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L’iscrizione alla Guerra

Vicino alla scuola nella bacheca del Comune c’è il manifesto firmato dal Sindaco che informa la cittadinanza che è in corso l’iscrizione alle liste di leva.

È una prassi burocratica, una routine normale, tutti gli anni, sempre, un atto dovuto per legge.

L’occhio del ragazzo casualmente si distrae per un attimo però dal telefonino e legge il manifesto e allora chiama i suoi compagni.

Guarda dice: chiamano la gente per la guerra. 

Un ragazzo dice: “ No, non è possibile, il servizio di leva è stato abolito da un pezzo “.

Un altro : “ Deve essere una fake news, uno scherzo, bisogna avvisare il Sindaco che lo faccia togliere “.

Certo, un altro ancora: “ Il Sindaco è contro la guerra, lo ha detto anche su Facebook, lo ha sentito mia nonna”.

Beata Gioventù che pensa che il servizio militare, indossare una divisa, imparare a sparare e non solo a marciare sia una cosa solo dei ricordi dei papà , la guerra una cosa dei nonni o dei bisnonni oppure degli ucraini, poverini .

Che questa ingenuità e perfino ignoranza rimanga per loro tutta la vita. 

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Pier Luigi Tolardo

Pier Luigi Tolardo

54 anni, novarese da sempre, passioni: politica, scrittura. Blogger dal 2001.

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