Saranno come sempre poco più di un migliaio – fra sindaci, assessori e consiglieri degli 87 Comuni del Novarese – i “grandi elettori” chiamati oggi, sabato 28 gennaio, a eleggere il nuovo presidente della Provincia di Novara. I seggi allestiti per quelle che probabilmente saranno le ultime elezioni di “secondo livello” come previsto dalla “legge Delrio” prima di una possibile revisione che dovrebbe restituire il voto a tutti i cittadini saranno anche in questa occasione due: a Novara, presso la sede dell’amministrazione provinciale di Palazzo Natta e a Borgomanero, a Palazzo Tornielli. Si potrà votare dalle 8 alle 20, mentre lo scrutinio è previsto nella mattinata di domani.
Due i candidati in lizza. Il presidente uscente Federico Binatti, sindaco di Trecate e sostenuto dalla sua coalizione di centrodestra, e Luciano Pigat, primo cittadino di Biandrate, indipendente di centrosinistra che può contare sull’appoggio ufficiale da parte di Pd e Terzo Polo (Azione e Italia Viva).
Binatti è sicuramente favorito e dovrebbe ottenere una larga affermazione, ma la curiosità maggiore è legata ai numeri che potrebbero uscire dalle urne. Pigat, oltre che sui suffragi della sua area politica e nonostante una campagna elettorale partita in ritardo rispetto al suo avversario, ha ammesso di puntare molto sul suo ruolo “civico” e sul rapporto personale costruito in tanti anni di esperienza con i colleghi amministratori, soprattutto della zona dell’Ovest Sesia. Senza dimenticare che, nel segreto della cabina elettorale, si potrebbe anche concretizzare qualche sorpresa. Non certo da impedire la rielezione di Binatti, ma se il risultato non dovesse raggiungere numericamente quello che Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia si attendono, ecco che la cosa potrebbe essere interpretata come un evidente segnale poco incoraggiante da parte del territorio.
