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Condannato per irruzioni a casa della ex: «Mi ha presa per la gola. Non riuscivo a respirare»

La vittima aveva fatto ascoltare agli agenti anche i messaggi di minaccia che il compagno le aveva mandato. Aveva anche dovuto bloccarlo sui social

Lei vuole troncare la relazione e lui, che non accetta la fine del rapporto, inizia a minacciarla e insultarla: «Una volta è piombato in casa, mi ha preso per il collo e poi, afferrandomi per i capelli, mi ha spinta violentemente contro il muro». Processato per quanto denunciato nell’ottobre del 2022 da una trentenne novarese, l’ex fidanzato C.A., 35 anni, residente a Novara, è stato condannato a 3 anni di reclusione per stalking, lesioni personali e violazione di domicilio ai danni dell’ex compagna.

A casa della coppia, già prima della fine delle relazione, la polizia era intervenuta in varie occasioni. In aula la donna ha ripercorso una serie di episodi che hanno caratterizzato il periodo della convivenza: «Ha avuto comportamenti violenti perché non voleva andarsene. Anzi, a volta è capitato che per qualche settimana sia andata io fuori casa. Poi quando gli ho detto che volevo lasciarlo, è andato su tutte le furie».

La vittima, negli uffici della questura, aveva fatto ascoltare agli agenti anche i messaggi di minaccia che il compagno le aveva mandato. Aveva anche dovuto bloccarlo sui social perché la contattava in tutti i modi anche lì, con messaggi fastidiosi, molesti. L’episodio più grave fra quelli raccontati è avvenuto poco prima della denuncia di due anni fa, quando lui aveva fatto irruzione in casa, l’aveva stretta alla gola e presa per i capelli: «Mi aveva fatto quasi mancare il fiato. Diceva che senza di lui io non contavo nulla». Per il tribunale la versione della donna è credibile: da qui la condanna.

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Redazione

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