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Centro Gazza Ladra, raccolti oltre 30 mila euro. Il fondatore: «A breve una nuova struttura»

Dal 2004 il Centro si occupa di l’inclusione delle persone con bisogni educativi speciali e disabilità

Gazza Ladra è una realtà – impegnata nel sociale – in costante crescita ed espansione. I numeri parlano chiaro: la fondazione che dal 2004 si prende cura di ragazzi e bambini fragili con uno sguardo esteso anche alle loro famiglie, registra costantemente un rialzo delle richieste di adesione. 

«Dopo la pandemia le richieste da parte di famiglie che hanno bisogno sono aumentate – afferma uno dei fondatori Ermanno Corradi – questo anche grazie alle campagne che regolarmente organizziamo e finalizziamo ai nostri servizi di punta ossia l’assistenza a bambini e ragazzi affetti da patologie invalidanti. Nella fattispecie l’ultima raccolta natalizia ci ha permesso di raccogliere oltre 30 mila euro che sosterranno il nostro impegno. Più nel dettaglio, il Centro Gazza Ladra, per assistere questi soggetti fragili, ha messo in piedi diversi servizi, come lo “Spazio Gioco”, servizi di carattere scolastico, terapeutico e supporti psicologici, anche per le famiglie dei bambini. Abbiamo un’espressione di servizi a 360 gradi sui bisogni delle persone che si trovano in difficoltà. Dunque, questi nuovi fondi, verranno destinati principalmente all’espansione dello Spazio Gioco, visto che i numeri sono in costante crescita: dopo la pandemia abbiamo ricevuto una media di 15 richieste al mese di ingresso, numeri che generalmente registravamo nell’arco di un anno; a oggi contiamo circa 60 bambini nel nostro spazio gioco. Sono invece 250 le famiglie che seguiamo come struttura».

«Con questi numeri – continua Corradi – ovviamente lo spazio a nostra disposizione e necessario per ampliare i servizi è insufficiente. Difatti, per questo 2023, abbiamo due grandi obbiettivi: il primo è l’acquisizione di altri 350 metri di superficie che sono collocati fisicamente sopra l’attuale Centro Gazza Ladra per collocarci ulteriori spazi per gestire questa mole di richieste. Nel progetto di ampliamento, desideriamo aprirci al territorio, allestendo un’area prevista per il benessere delle persone e come persone si intendono tutti, dalle famiglie agli operatori passando per i professionisti e la comunità. Sempre per una questione di inserimento sempre più attivo nel territorio prevediamo anche un’area dedicata a divenire polo formativo. Vogliamo fecondare il territorio con le nostre conoscenze e appoggiare anche altre realtà che si mettono a disposizione nell’estensione di rete di servizi, perché non dobbiamo avere il monopolio di queste azioni, anche perché sarebbe riduttivo e contravviene a quella che è la mia logica di fondatore, ovvero che deve essere il territorio preparato ad accogliere le difficoltà e non il Centro Gazza Ladra». 

«Il secondo grande obbiettivo per quest’anno – conclude il fondatore – è il primo appartamento che la fondazione Centro Gazza Ladra ha chiamato Moka Uno, nasce per favorire la vita indipendente delle persone con disabilità: faranno un percorso di un paio di anni dove gli operatori intervengono alla maturità di vita indipendente degli abitanti che occupano il Moka, in modo graduale, e si “tireranno indietro” lasciando il gruppo sempre più autonomo. Non verranno mai abbandonati, intendiamoci, però saranno liberi di gestirsi da soli, mantenendo una vigilanza leggera come supporto, la propria esistenza. Per noi sarà l’ennesimo traguardo importante e vi invitiamo a seguirci, perché in primavera avvieremo la nuova campagna per i progetti appena descritti»

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Paolo Pavone

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