Recensioni online, una giungla digitale: il 9% è falso anche a Novara. La battaglia parte da una legge italiana

Il presidente di Fipe Confcommercio Alto Piemonte: «Nelle nostre sedi di Novara e Vco è attivo lo sportello SOS Recensioni»

È un fenomeno nazionale, ma riguarda da vicino anche il territorio di Novara: secondo i dati del Centro Studi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e dell’Ufficio Studi di FIPE Confcommercio, il 70% dei consumatori italiani sceglie un ristorante sulla base delle recensioni online e queste possono incidere fino al 30% sul fatturato di un locale. Numeri che raccontano quanto il giudizio digitale conti nel mondo reale della ristorazione. Ma non tutto è oro ciò che luccica: nel 2024, quasi il 9% delle recensioni pubblicate è risultato falso (dati TripAdvisor), e il 66% dei clienti ha dichiarato di imbattersi spesso in commenti inattendibili.

Anche a Novara le percentuali sono in linea con quelle nazionali: 9-10% di recensioni false. Nessun caso eclatante, ma qualche episodio isolato su Tripadvisor o Google viene segnalato, come raccontano alcuni ristoratori locali. Il vero allarme, però, riguarda un fenomeno più strisciante: le offerte da parte di agenzie che propongono pacchetti di recensioni positive (per sé) o negative (per la concorrenza). Un sistema che in realtà, sul territorio novarese, appare poco diffuso. «Qui sarebbe troppo evidente – spiega un gestore – magari succede più facilmente nelle grandi città».

Proprio per rispondere a questo scenario sempre più opaco nasce la proposta normativa italiana contenuta nel Capo IV del disegno di legge annuale sulle PMI, attualmente in discussione al Senato. Il testo prevede misure concrete: le recensioni dovranno essere pubblicate entro 15 giorni dalla fruizione del servizio, saranno soggette a verifiche sull’autenticità e le imprese avranno diritto di replica e di rimozione dei commenti ingannevoli o superati. Per la prima volta si introduce anche un “diritto all’oblio digitale” per le attività commerciali e si vieta espressamente il commercio di recensioni.

«Siamo di fronte a un passaggio decisivo per la credibilità del mercato digitale e per la tutela di migliaia di imprese, in particolare micro e piccole, che non possono difendersi da recensioni false o malevole – afferma Massimo Sartoretti, presidente di Fipe Confcommercio Alto Piemonte –. Il Governo ha avuto il merito di affrontare con coraggio un tema troppo a lungo ignorato. Ora è fondamentale non arretrare di fronte alle pressioni delle grandi piattaforme internazionali»

Non a caso la proposta italiana ha sollevato un acceso confronto con le istituzioni europee e colossi del web come TripAdvisor e Trustpilot, che hanno espresso parere contrario. A sostegno della norma, FIPE e HOTREC (associazione europea di riferimento per il turismo) hanno avviato la campagna “Stop Fake Reviews”, per chiedere un quadro normativo più chiaro, che tuteli sia chi legge che chi lavora.

Nel frattempo, anche sul territorio, ci si organizza: «Nelle nostre sedi di Novara e Vco è attivo lo sportello SOS Recensioni – conclude Sartoretti – uno strumento a disposizione di esercenti e operatori per segnalare recensioni sospette e difendersi da un sistema sempre più esposto alla manipolazione. Serve una concorrenza basata sul merito, non sulla distorsione delle opinioni».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Recensioni online, una giungla digitale: il 9% è falso anche a Novara. La battaglia parte da una legge italiana

Il presidente di Fipe Confcommercio Alto Piemonte: «Nelle nostre sedi di Novara e Vco è attivo lo sportello SOS Recensioni»

È un fenomeno nazionale, ma riguarda da vicino anche il territorio di Novara: secondo i dati del Centro Studi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e dell’Ufficio Studi di FIPE Confcommercio, il 70% dei consumatori italiani sceglie un ristorante sulla base delle recensioni online e queste possono incidere fino al 30% sul fatturato di un locale. Numeri che raccontano quanto il giudizio digitale conti nel mondo reale della ristorazione. Ma non tutto è oro ciò che luccica: nel 2024, quasi il 9% delle recensioni pubblicate è risultato falso (dati TripAdvisor), e il 66% dei clienti ha dichiarato di imbattersi spesso in commenti inattendibili.

Anche a Novara le percentuali sono in linea con quelle nazionali: 9-10% di recensioni false. Nessun caso eclatante, ma qualche episodio isolato su Tripadvisor o Google viene segnalato, come raccontano alcuni ristoratori locali. Il vero allarme, però, riguarda un fenomeno più strisciante: le offerte da parte di agenzie che propongono pacchetti di recensioni positive (per sé) o negative (per la concorrenza). Un sistema che in realtà, sul territorio novarese, appare poco diffuso. «Qui sarebbe troppo evidente – spiega un gestore – magari succede più facilmente nelle grandi città».

Proprio per rispondere a questo scenario sempre più opaco nasce la proposta normativa italiana contenuta nel Capo IV del disegno di legge annuale sulle PMI, attualmente in discussione al Senato. Il testo prevede misure concrete: le recensioni dovranno essere pubblicate entro 15 giorni dalla fruizione del servizio, saranno soggette a verifiche sull’autenticità e le imprese avranno diritto di replica e di rimozione dei commenti ingannevoli o superati. Per la prima volta si introduce anche un “diritto all’oblio digitale” per le attività commerciali e si vieta espressamente il commercio di recensioni.

«Siamo di fronte a un passaggio decisivo per la credibilità del mercato digitale e per la tutela di migliaia di imprese, in particolare micro e piccole, che non possono difendersi da recensioni false o malevole – afferma Massimo Sartoretti, presidente di Fipe Confcommercio Alto Piemonte –. Il Governo ha avuto il merito di affrontare con coraggio un tema troppo a lungo ignorato. Ora è fondamentale non arretrare di fronte alle pressioni delle grandi piattaforme internazionali»

Non a caso la proposta italiana ha sollevato un acceso confronto con le istituzioni europee e colossi del web come TripAdvisor e Trustpilot, che hanno espresso parere contrario. A sostegno della norma, FIPE e HOTREC (associazione europea di riferimento per il turismo) hanno avviato la campagna “Stop Fake Reviews”, per chiedere un quadro normativo più chiaro, che tuteli sia chi legge che chi lavora.

Nel frattempo, anche sul territorio, ci si organizza: «Nelle nostre sedi di Novara e Vco è attivo lo sportello SOS Recensioni – conclude Sartoretti – uno strumento a disposizione di esercenti e operatori per segnalare recensioni sospette e difendersi da un sistema sempre più esposto alla manipolazione. Serve una concorrenza basata sul merito, non sulla distorsione delle opinioni».

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore