Piscina di Trecate, la maggioranza scricchiola. Bricco (Lega) vota con le minoranze

Respinta, non senza attriti, in consiglio la mozione delle opposizioni che chiedevano di fermare l'iter di ristrutturazione

La tensione in aula era palpabile ieri sera, 28 novembre, durante il consiglio comunale di Trecate che ha discusso la mozione presentata dalle minoranze per chiedere di fermare l’iter di ristrutturazione della piscina coperta chiusa da ormai due anni.

È stato Marco Uboldi (Pd) ad aprire la discussione sulla mozione, presentando le motivazioni che hanno spinto le minoranze a richiedere di sospendere l’iter. Nel suo intervento il capogruppo dem ha comparato le proposte pervenute da parte della società proponente «che dimostrano come con le nuove modifiche il progetto costerà alle tasche dei cittadini 6 milioni di euro. La nostra posizione è che la piscina vada aperta, ma senza impegni di spesa gravosi per i conti pubblici come dimostrano i conti arrivati ieri e valutando altre soluzioni possibili».

La discussione è avvenuta tra i movimenti e le chiamate della maggioranza tra i cui banchi spiccava l’uscita di scena di Michele Musone, capogruppo di Fdi, allontanatosi dall’aula per circa mezz’ora. Chiamate, sussurri, bisbigli, capannelli di consiglieri e la spola tra l’aula e i corridoi dell’assessore Rosa Criscuolo che cercava di ricompattare la maggioranza sulla questione della piscina che già aveva generato degli attriti tra i consiglieri, specialmente tra Tiziana Napoli (Fdi) e Mattia Felicetta (Lega).

Dopo l’attacco di Uboldi, dai banchi della Lega è arrivata la stoccata alla giunta e ai consiglieri, con l’intervento del consigliere Mauro Briccoche aveva rassegnato le deleghe in disaccordo sul progetto – il quale ha dichiarato la sua contrarietà a un impianto progettuale «che in base ai nuovi numeri dimostra che le tanto sospirate integrazioni ci dicono che dovremo spendere più di sei milioni. A parte le cifre, è l’impianto che non mi convince, il leasing in costruendo è pericoloso» e ha aggiunto «inutile che raccontiamo balle, l’assurdo è che ci si è rifiutati di fare un progetto nostro che avrebbe potuto farci fare ciò che volevamo, mentre il leasing prevede che il Comune dia un bene pubblico nelle mani di una banca che fa parte della stessa società che ha fatto la proposta».

Un intervento duro, rivolto anche all’assessore della Lega Alessandro Pasca che aveva pubblicamente preso le distanze dai commenti di Bricco sul progetto, e al sindaco Federico Binatti che secondo Bricco «in due anni con la maggioranza non è riuscito a fare niente per la piscina». A cercare di stemperare gli animi è stato lo stesso primo cittadino che ha invitato più volte le minoranze a ritirare la mozione e portare il confronto in commissione, sempre sulla base del progetto di leasing così come modificato dal proponente e della «corposa documentazione» (otto pagine, ndr) che secondo Binatti non poteva essere analizzata in meno di ventiquattro ore.

Una scelta criticata dalle minoranze che hanno contestato all’amministrazione la pericolosità del leasing in costruendo come modello economico e finanziario. «Stiamo decidendo di spendere sei milioni di euro per ristrutturare una piscina degli anni 90. È come decidere di investire dei soldi per un’auto degli anni 90 pur di avere l’automobile. Forse dovremmo ragionare su un progetto serio e di lungo respiro» ha dichiarato nella discussione Raffaele Sacco (Trecate Domani) che ha aggiunto «il sindaco rilascia interviste e di aperture previste, quindi la scelta delle modalità è già stata presa e i consiglieri di maggioranza ne sono complici».

Anche il consigliere di minoranza Giorgio Capoccia ha espresso le sue perplessità in merito a «una proposta che è peggiorativa perché prevede maggiori spese e potrebbe rappresentare un mare di sangue per le casse del comune di Trecate. Lasciamo da parte questa follia e valutiamo degli assetti più appetibili per questo progetto».

«È evidente che questo impianto suscita allarme anche tra la maggioranza e gli stessi consiglieri si devono prendere la responsabilità delle posizioni che esprimono e dei voti che effettuano» ha commentato Filippo Sansottera (Pd) che è stato seguito da Emanuela Cazzadore che ha chiaramente chiesto «il parere della consigliera Tiziana Napoli e del consigliere Vincenzo Salerno che avevano espresso delle perplessità in merito al progetto su cui dobbiamo fermarci insieme a riflettere per il bene della città».

Interpellata, la consigliera Napoli ha dichiarato che «dobbiamo fermarci un attimo, prenderci il nostro tempo e parlarne in commissione. Non sono completamente d’accordo con la proposta, ma credo che dobbiamo confrontarci tutti quanti prima di bocciare la proposta della ditta proponente» e con lei anche Vincenzo Salerno è intervenuto dichiarando ai microfoni «io voterò questa mozione perché sono una persona onesta che non volta la faccia e si nasconde dietro a un palo».

Entrambi hanno votato contro la mozione delle minoranze, con il voto del consigliere Salerno espresso grazie alla mano della consigliera Napoli che ha aiutato il collega con i problemi tecnici del tablet. La mozione è stata respinta, ma sembra proprio che la piscina sia l’argomento su cui l’amministrazione Binatti è più in bilico.

Condividi:

Facebook
WhatsApp
Telegram
Email
Twitter

Condividi l'articolo

© 2020-2024 La Voce di Novara - Riproduzione Riservata
Iscrizione al registro della stampa presso il Tribunale di Novara

Picture of Redazione

Redazione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Condividi

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Piscina di Trecate, la maggioranza scricchiola. Bricco (Lega) vota con le minoranze

Respinta, non senza attriti, in consiglio la mozione delle opposizioni che chiedevano di fermare l’iter di ristrutturazione

La tensione in aula era palpabile ieri sera, 28 novembre, durante il consiglio comunale di Trecate che ha discusso la mozione presentata dalle minoranze per chiedere di fermare l'iter di ristrutturazione della piscina coperta chiusa da ormai due anni.

È stato Marco Uboldi (Pd) ad aprire la discussione sulla mozione, presentando le motivazioni che hanno spinto le minoranze a richiedere di sospendere l'iter. Nel suo intervento il capogruppo dem ha comparato le proposte pervenute da parte della società proponente «che dimostrano come con le nuove modifiche il progetto costerà alle tasche dei cittadini 6 milioni di euro. La nostra posizione è che la piscina vada aperta, ma senza impegni di spesa gravosi per i conti pubblici come dimostrano i conti arrivati ieri e valutando altre soluzioni possibili».

La discussione è avvenuta tra i movimenti e le chiamate della maggioranza tra i cui banchi spiccava l'uscita di scena di Michele Musone, capogruppo di Fdi, allontanatosi dall'aula per circa mezz'ora. Chiamate, sussurri, bisbigli, capannelli di consiglieri e la spola tra l'aula e i corridoi dell'assessore Rosa Criscuolo che cercava di ricompattare la maggioranza sulla questione della piscina che già aveva generato degli attriti tra i consiglieri, specialmente tra Tiziana Napoli (Fdi) e Mattia Felicetta (Lega).

Dopo l'attacco di Uboldi, dai banchi della Lega è arrivata la stoccata alla giunta e ai consiglieri, con l'intervento del consigliere Mauro Bricco - che aveva rassegnato le deleghe in disaccordo sul progetto - il quale ha dichiarato la sua contrarietà a un impianto progettuale «che in base ai nuovi numeri dimostra che le tanto sospirate integrazioni ci dicono che dovremo spendere più di sei milioni. A parte le cifre, è l'impianto che non mi convince, il leasing in costruendo è pericoloso» e ha aggiunto «inutile che raccontiamo balle, l'assurdo è che ci si è rifiutati di fare un progetto nostro che avrebbe potuto farci fare ciò che volevamo, mentre il leasing prevede che il Comune dia un bene pubblico nelle mani di una banca che fa parte della stessa società che ha fatto la proposta».

Un intervento duro, rivolto anche all'assessore della Lega Alessandro Pasca che aveva pubblicamente preso le distanze dai commenti di Bricco sul progetto, e al sindaco Federico Binatti che secondo Bricco «in due anni con la maggioranza non è riuscito a fare niente per la piscina». A cercare di stemperare gli animi è stato lo stesso primo cittadino che ha invitato più volte le minoranze a ritirare la mozione e portare il confronto in commissione, sempre sulla base del progetto di leasing così come modificato dal proponente e della «corposa documentazione» (otto pagine, ndr) che secondo Binatti non poteva essere analizzata in meno di ventiquattro ore.

Una scelta criticata dalle minoranze che hanno contestato all'amministrazione la pericolosità del leasing in costruendo come modello economico e finanziario. «Stiamo decidendo di spendere sei milioni di euro per ristrutturare una piscina degli anni 90. È come decidere di investire dei soldi per un'auto degli anni 90 pur di avere l'automobile. Forse dovremmo ragionare su un progetto serio e di lungo respiro» ha dichiarato nella discussione Raffaele Sacco (Trecate Domani) che ha aggiunto «il sindaco rilascia interviste e di aperture previste, quindi la scelta delle modalità è già stata presa e i consiglieri di maggioranza ne sono complici».

Anche il consigliere di minoranza Giorgio Capoccia ha espresso le sue perplessità in merito a «una proposta che è peggiorativa perché prevede maggiori spese e potrebbe rappresentare un mare di sangue per le casse del comune di Trecate. Lasciamo da parte questa follia e valutiamo degli assetti più appetibili per questo progetto».

«È evidente che questo impianto suscita allarme anche tra la maggioranza e gli stessi consiglieri si devono prendere la responsabilità delle posizioni che esprimono e dei voti che effettuano» ha commentato Filippo Sansottera (Pd) che è stato seguito da Emanuela Cazzadore che ha chiaramente chiesto «il parere della consigliera Tiziana Napoli e del consigliere Vincenzo Salerno che avevano espresso delle perplessità in merito al progetto su cui dobbiamo fermarci insieme a riflettere per il bene della città».

Interpellata, la consigliera Napoli ha dichiarato che «dobbiamo fermarci un attimo, prenderci il nostro tempo e parlarne in commissione. Non sono completamente d'accordo con la proposta, ma credo che dobbiamo confrontarci tutti quanti prima di bocciare la proposta della ditta proponente» e con lei anche Vincenzo Salerno è intervenuto dichiarando ai microfoni «io voterò questa mozione perché sono una persona onesta che non volta la faccia e si nasconde dietro a un palo».

Entrambi hanno votato contro la mozione delle minoranze, con il voto del consigliere Salerno espresso grazie alla mano della consigliera Napoli che ha aiutato il collega con i problemi tecnici del tablet. La mozione è stata respinta, ma sembra proprio che la piscina sia l'argomento su cui l'amministrazione Binatti è più in bilico.

© 2020-2024 La Voce di Novara
Riproduzione Riservata