L’emergenza idrica è approdata in Consiglio provinciale: «Le perdite d’acqua arrivano al 50%»

Lo ha affermato l'esponente della minoranza Barbaglia presentando un'interrogazione sull'argomento. Monfrinoli (delegata all'Ambiente): «Acqua Novara Vco investirà nei prossimi anni fino a 150 milioni sulla rete, mentre noi abbiamo indicato altre forme di approvvigionamento»

Il tema dell’emergenza idrica è approdato in Consiglio provinciale. Nella seduta di stamattina, venerdì 29 luglio, tenutasi da “remoto”, il consigliere di minoranza Angelo Barbaglia ha presentato un’interrogazione per conoscere il punto della situazione. I problemi legati alla scarsità delle piogge, ha detto inoltre, «hanno portato a una vera e propria emergenza per l’approvvigionamento idrico, che per diversi comuni si è rivelato critico. Sono stati eseguiti una serie di interventi emergenziali, dai quali è emerso l’esistenza di un grosso problema alle condutture, con perdite che arrivano fino al 50%».


Per Barbaglia si tratta di una situazione grave che riguarda l’intero territorio della provincia: «E’ vero – ha aggiunto – che Acqua Novara Vco ha parlato di un impegno di investimento sulla rete, ma mi sembra che i fondi e gli interventi che intende eseguire non siamo chiari. Penso che la vastità di questo problema richieda che anche un soggetto come la Provincia possa intervenire e che si proceda con un programma di lavori sufficientemente rapido».


Nella sua risposta la consigliera delegata all’Ambiente Rosa Maria Monfrinoli, pur riconoscendo l’esattezza delle affermazioni del suo interlocutore, ha ribadito come l’ente di Palazzo Natta non possa andare oltre le sue competenze: «Certamente la mancanza di precipitazioni atmosferiche e le alte temperature ha fatto sì che ci trovassimo davanti a una situazione climatica veramente grave. Noi abbiamo fatto la nostra parte attraverso una serie di incontri negli ultimi mesi con Acqua Novara Vco, la Prefettura e la Regione. Cosa è emerso? Abbiamo indicato quali potessero essere altre forme di approvvigionamento rispetto a quelle tradizionali. Sono stati segnalati 78 sorgenti e fontanili di possibile nuova captazione e 846 nuove captazioni, dove il gestore avrebbe potuto collegarsi per dare un sollievo idrico alle zone colpite in maniera fondamentale dalla siccità. Il capoluogo e altri comuni per fortuna non hanno subito grandi ripercussioni».


«Il gestore – ha aggiunto – ha affermato più volte di aver chiesto attraverso il Pnrr una cifra di 22 milioni di euro per intervenire sulle perdite idriche che nel nostro territorio sono molto alte, giustificando alcuni interventi eseguiti sino ad oggi per quanto riguarda l’adeguamento dei depuratori. Nel suo piano finanziario è previsto nei prossimo anni un impegno di spesa di 150 milioni, dei quali più di 35 proprio per la verifica e i controlli, cercando di limitare la dispersione. Come settore Ambiente della Provincia non possiamo però non tenere in considerazione i cambiamenti climatici, ma anche il consumo del suolo deve essere tenuto sotto controllo con opere non di mitigazione ma di compensazione. E’ un obiettivo che ci siamo dati. Purtroppo siamo sempre indietro. Lavoriamo quando ci sono le emergenze, che sono sotto gli occhi di tutti da diversi anni».


Da parte sua Barbaglia, nel dichiararsi comunque soddisfatto, ha chiesto ancora che la Provincia, per il suo ruolo di “area vasta”, possa rappresentare al meglio i bisogni dei “piccoli” enti.

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L’emergenza idrica è approdata in Consiglio provinciale: «Le perdite d’acqua arrivano al 50%»

Lo ha affermato l’esponente della minoranza Barbaglia presentando un’interrogazione sull’argomento. Monfrinoli (delegata all’Ambiente): «Acqua Novara Vco investirà nei prossimi anni fino a 150 milioni sulla rete, mentre noi abbiamo indicato altre forme di approvvigionamento»

Il tema dell'emergenza idrica è approdato in Consiglio provinciale. Nella seduta di stamattina, venerdì 29 luglio, tenutasi da “remoto”, il consigliere di minoranza Angelo Barbaglia ha presentato un'interrogazione per conoscere il punto della situazione. I problemi legati alla scarsità delle piogge, ha detto inoltre, «hanno portato a una vera e propria emergenza per l'approvvigionamento idrico, che per diversi comuni si è rivelato critico. Sono stati eseguiti una serie di interventi emergenziali, dai quali è emerso l'esistenza di un grosso problema alle condutture, con perdite che arrivano fino al 50%».


Per Barbaglia si tratta di una situazione grave che riguarda l'intero territorio della provincia: «E' vero – ha aggiunto – che Acqua Novara Vco ha parlato di un impegno di investimento sulla rete, ma mi sembra che i fondi e gli interventi che intende eseguire non siamo chiari. Penso che la vastità di questo problema richieda che anche un soggetto come la Provincia possa intervenire e che si proceda con un programma di lavori sufficientemente rapido».


Nella sua risposta la consigliera delegata all'Ambiente Rosa Maria Monfrinoli, pur riconoscendo l'esattezza delle affermazioni del suo interlocutore, ha ribadito come l'ente di Palazzo Natta non possa andare oltre le sue competenze: «Certamente la mancanza di precipitazioni atmosferiche e le alte temperature ha fatto sì che ci trovassimo davanti a una situazione climatica veramente grave. Noi abbiamo fatto la nostra parte attraverso una serie di incontri negli ultimi mesi con Acqua Novara Vco, la Prefettura e la Regione. Cosa è emerso? Abbiamo indicato quali potessero essere altre forme di approvvigionamento rispetto a quelle tradizionali. Sono stati segnalati 78 sorgenti e fontanili di possibile nuova captazione e 846 nuove captazioni, dove il gestore avrebbe potuto collegarsi per dare un sollievo idrico alle zone colpite in maniera fondamentale dalla siccità. Il capoluogo e altri comuni per fortuna non hanno subito grandi ripercussioni».


«Il gestore – ha aggiunto – ha affermato più volte di aver chiesto attraverso il Pnrr una cifra di 22 milioni di euro per intervenire sulle perdite idriche che nel nostro territorio sono molto alte, giustificando alcuni interventi eseguiti sino ad oggi per quanto riguarda l'adeguamento dei depuratori. Nel suo piano finanziario è previsto nei prossimo anni un impegno di spesa di 150 milioni, dei quali più di 35 proprio per la verifica e i controlli, cercando di limitare la dispersione. Come settore Ambiente della Provincia non possiamo però non tenere in considerazione i cambiamenti climatici, ma anche il consumo del suolo deve essere tenuto sotto controllo con opere non di mitigazione ma di compensazione. E' un obiettivo che ci siamo dati. Purtroppo siamo sempre indietro. Lavoriamo quando ci sono le emergenze, che sono sotto gli occhi di tutti da diversi anni».


Da parte sua Barbaglia, nel dichiararsi comunque soddisfatto, ha chiesto ancora che la Provincia, per il suo ruolo di “area vasta”, possa rappresentare al meglio i bisogni dei “piccoli” enti.

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