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“Amleto principe dei palazzi” e della Rizzottaglia va in scena con Cabiria Teatro

Lo spettacolo è inserito nel cartellone di Le Notti di Cabiria e della rassegna Nu Arts&Community

“Amleto principe dei palazzi” non è solo uno spettacolo teatrale, è molto di più. È un progetto nato grazie alla collaborazione di una rete di partner, promossa da Cabiria Teatro, insieme a Territorio e Cultura con il sostegno di Fondazione Cariplo, assegnatario del contributo Emblematico Provinciale dal titolo “Stagelife – il palcoscenico della vita”, un percorso di produzione di spettacoli teatrali contemporanei che si pone l’obiettivo di superare la dicotomia tra distanza e presenza in scena con una proposta teatrale immersiva tra performance dal vivo e in streaming, tutto in diretta, valorizzando spazi comunitari periferici.

Ne è nata una produzione, inserita nel cartellone di Le Notti di Cabiria e della rassegna Nu Arts&Community, che andrà in scena sabato 23 settembre alle 20.30 alla Corte degli Speziali (tetti verdi) proprio nel rione della Rizzottaglia.

«Abbiamo intervistato una quindicina di persone – tra chi ha avuto ruoli di responsabilità nelle associazioni e persone che non fanno parte di alcuna rete – spiegano Elena Ferrari e Mariano Arenella, direttori artistici di Cabiria Teatro –. Il testo non è nato dalle interviste, ma la voce degli abitanti del quartiere ha creato il substrato da cui è originato lo spettacolo. E, come per “Romeo e Giulietta”, abbiamo riscritto “Amleto” lavorando sul rapporto che il singolo cittadino ha con il potere, in particolare il cittadino che è escluso dai momenti collettivi decisionali, che è messo da parte per cui è arrabbiato e frustrato. Non parliamo della Rizzottaglia, ma di una qualunque periferia italiana. Il tutto partendo da Shakespeare: quando Amleto torna e scopre che il padre è stato ucciso, non si vendica e le interpretazioni che si possono dare del suo gesto sono tante: non lo fa, e questa è la nostra ipotesi, perché governare è un problema. Sarebbe facile distruggere lo zio, ma poi dovrebbe prendere il suo posto. Uno spettacolo molto comico, con scene divertenti e si riderà tanto. Grazie allo smartphone gli spettatori lo vivranno in maniera più interattiva: non solo scegliendo quale scena seguire, perché al pubblico è richiesto anche di votare e commentare. Il cast è quello che ha già proposto con successo “Romeo e Giulietta”: confermare gli attori è stato naturale vista l’alchimia che si è creata sul palco».

Questo Amleto, infatti, è giunto dopo la pièce “Romeo e Giulietta Opera Ibrida”, proposta lo scorso anno a Casa Bossi sempre nell’ambito del progetto “Stagelife”, come evento che declina il teatro con le nuove tecnologie.

Il testo è di Maurizio Patella, la recitazione è affidata a Luigi Aquilino, Mariano Arenella, Erica Camiolo, Elena Ferrari, Claudio Pellerito, Alberto Pirazzini, Matteo Sangalli e con la partecipazione di alcuni abitanti del quartiere.

«La messa in scena dello spettacolo “Amleto Principe dei Palazzi” rappresenta per noi una tappa importante che segna un passo avanti rispetto ad almeno due obiettivi della collaborazione avviata con Cabiria – raccontano Davide Servetti e Giacomo Balduzzi, ricercatori universitari e collaboratori di Territorio e Cultura -. Il primo era quello di trasformare uno spazio, un interstizio della città, individuato nel Villaggio Artigiani, nella zona Sud, in un luogo di teatro e di socialità. “Amleto Principe dei Palazzi” è il terzo spettacolo realizzato qui, dopo “In macchina” a giugno e “Pluto e Pace” a luglio, entrambi eventi che hanno avuto notevole successo e hanno visto una grande partecipazione della comunità. Inoltre, la compagnia da un po’ di settimane ha affittato in loco una sala prove così i Tetti Verdi sono diventati una sede non solo di rappresentazione, ma anche di produzione. Il secondo obiettivo era quello di favorire e accompagnare la realizzazione di uno spettacolo co-prodotto con la comunità locale che abita questa zona della città. L’esperienza di “Amleto Principe dei Palazzi” non è solo quella di aver messo in scena uno spettacolo in un luogo e non consiste nemmeno nell’aver inserito la vita del vicinato tra i temi della commedia, nell’ambientazione o nelle scenografie. Lo spettacolo è davvero emerso dal quartiere, si è trattato di una vera e propria co-generazione artistica e teatrale».

Questo il link per l’acquisto dei biglietti https://link.dice.fm/E7f8636ec232. Per partecipare allo spettacolo è necessario portare con sé smartphone e auricolari.

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Cecilia Colli

Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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