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Rigenerazione di pannelli fotovoltaici a favore dell’Africa: Comoli Ferrari partecipa al progetto

Il progetto è stato presentato ala fiera di Rimini all’evento “Social Purpose For Solar Revamping – Un modello per creare valore sostenibile”

Nell’ambito della Fiera di Rimini “KEY – The Energy Transition Expo” (il più importante evento europeo dedicato alle tecnologie, ai servizi, alle soluzioni integrate per l’efficienza energetica e le energie rinnovabili) l’azienda novarese Comoli Ferrari è intervenuta nei giorni scorsi all’evento “Social Purpose For Solar Revamping – Un modello per creare valore sostenibile”: si tratta del progetto di economica circolare ideato da Erg che per la rigenerazione di pannelli fotovoltaici donati alle ONG a supporto delle comunità locali nel continente africano.

Il lancio dei primi due progetti che coinvolgono le comunità africane è stato al centro del convegno
organizzato a Rimini nel contesto della Fiera Key Energy che ha visto la partecipazione dei partner
che lo hanno reso possibile: MSC Foundation per la logistica, Comoli Ferrari e Uflex per gli aspetti
tecnici e le Onlus destinatarie delle attività, Comunità di Sant’Egidio e Boky Mamiko ETS.

A raccontare al pubblico il ruolo di Comoli Ferrari, è stata Benedetta Ragazzola, strategy advisor dell’azienda: «In questo progetto abbiamo inserito due elementi a nostro parere virtuosi, la costruzione di una soluzione integrata e lo sviluppo di un modello collaborativo. Il primo aspetto, noi partner industriali, non l’abbiamo affrontato semplicemente come la progettazione di un impianto fotovoltaico, ma abbiamo affrontato il tema del creare una soluzione integrata in base anche alla complessità della soluzione, in termini di contesto, di Paese e di tipologia di end user. Per questo ci siamo concentrati su questioni come la necessità di creare un impianto che fosse assolutamente sicuro e affidabile, in relazione alle condizioni ambientali del luogo; e che fosse semplice, tenendo conto, da un lato degli standard di sicurezza differenti da quelli del mondo Occidentale, e dall’altra della necessità di semplificare per una questione di accessibilità: ovvero, permettere alle competenze degli impiantisti locali di essere autonomi nell’installazione e nella manutenzione futura dell’impianto».

E ha concluso: «Il senso del contributo di Comoli Ferrari è stato quello di accompagnare i partner nella definizione della soluzione, avendo l’esperienza e la conoscenza di quelli che sono i bisogni dell’end user, attivando il nostro network – con il quale lavoriamo ogni giorno – per poter offrire una soluzione a partire dalla progettazione fino all’ottimizzazione della soluzione stessa, finanche dedicandosi alla cura e all’attenzione della preparazione dei materiali, per assicurarci un arrivo integro oltreoceano. Tutto ciò considerato crediamo che questa collaborazione risponda in modo concreto all’obiettivo 17 “Partnership per gli obiettivi” dell’Agenda 2030, che richiede di ‘rafforzare le modalità di attuazione e rilanciare il partenariato globale per lo sviluppo sostenibile’ “ la vera sfida è l’integrazione di sistemi, di punti di osservazione, di competenze e di nuovi modelli di business all’interno delle imprese. Si deve e si può Fare sistema in una logica win win».

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