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Consulenti del Lavoro di Novara a sostegno delle pari opportunità

Professioniste, imprenditrici e lavoratrici tra difficoltà e iniziative per raggiungere insieme l’obiettivo

Su 100 iscritti ad oggi all’Ordine dei Consulenti del Lavoro provinciale di Novara, 56 sono donne Nel 2018, erano 52 su 99. Dieci anni fa, nel 2013, le professioniste erano 57 su 111 iscritti totali. Nel 2022 ci sono stati quattro abilitati alla professione e sono tutte donne. I dati territoriali confermano una tendenza in atto a livello nazionale: sempre più donne scelgono la professione di Consulente del Lavoro e, almeno numericamente parlando, in questa professione la parità di genere è stata raggiunta. Ma anche qui, come in molti altri ambiti lavorativi, gli ostacoli per le donne sembrano essere posizionati più in alto rispetto a quelli che incontrano gli uomini lungo lo stesso percorso.

«Per le donne – ha commentato Annalisa Coda Zabetta (in foto), presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Novara dall’ottobre 2021, prima donna presidente della storia dell’Ordine novarese – sembra a volte più difficile raggiungere credibilità, autorevolezza e affidabilità, ovvero quei traguardi che ogni professionista si prefigge in ambito lavorativo. Professioniste, imprenditrici e lavoratrici trovano ancora maggiori difficoltà ad affermarsi per molti motivi. Oggi soprattutto perché mancano una rete sociale e delle valide politiche di welfare che aiutino le donne nella gestione e cura dei figli, della famiglia e dei genitori anziani, perché è innegabile che ancora oggi questi compiti ricadano principalmente sulle donne. Anche sulle Consulenti del Lavoro: tanto che, a volte, le nostre colleghe professioniste scelgono di inserirsi in strutture già organizzate, magari anche come lavoratrici dipendenti, piuttosto di scegliere la libera professione, in cerca di una qualche facilitazione nell’organizzazione del tempo di vita che invece negli Studi professionali rischia di non potersi verificare».

A questi problemi irrisolti, Coda Zabetta aggiunge una questione culturale non ancora superata, che si manifesta più negli ambiti dei rapporti d lavoro con minore professionalità. «A parità di mansioni e competenze – ha affermato – a volte il datore di lavoro in fase di assunzione di personale si trova a preferire il profilo che probabilmente presenterà meno criticità in termini di presenza, assiduità e costanza. È spesso quello è il profilo maschile. Sarebbe riduttivo e fuorviante sostenere che questo tipo di scelta sia soltanto il frutto di una cultura discriminatoria. La verità è che esistono ancora poche tutele che garantiscano ai profili professionali femminili di poter esercitare la propria attività lavorativa contando su una rete di supporto che copra tutti gli ambiti di necessità. Questo è tutto ciò che serve per modificare gli atteggiamenti negativi ed invertire questa direzione».

Quella del Consulente del Lavoro è una professione declinata al femminile da molto tempo «tanto che – ha aggiunto Coda Zabetta – da più di quindici anni fino a pochi mesi fa la nostra presidente nazionale è stata una donna, Marina Elvira Calderone, oggi Ministro del Lavoro. Questo ci rende orgogliosi come categoria professionale, certamente. È la conferma che la professionalità e la competenza, unite ad empatia e sostegno quali quelli che ha sempre dimostrato per i colleghi tutti, siano doti che possono essere coniugate al femminile offrendo anche un valore aggiunto. Il fatto più positivo che noi abbiamo acquisito dalla carriera della nostra presidente è che il fatto che sia donna non sia mai stato percepito come elemento discriminante. Marina Calderone è sempre stata considerata come una brava professionista, non come una professionista donna. Il principio delle pari opportunità è sempre stato molto presente nelle sue decisioni, caratterizzando nel profondo la sua presidenza».

Anche i Consulenti del Lavoro di Novara sono sensibili al tema delle pari opportunità. Ne sono prova i convegni ai quali hanno partecipato e dove la presidente Coda Zabetta è intervenuta parlandone diffusamente, come quello del 26 ottobre 2022 a Novara all’auditorium BPN ‘Tempi e strumenti delle professioni al femminile’, organizzato insieme agli Ordini degli Architetti, degli Avvocati, dei Commercialisti e alle Commissioni Pari Opportunità del territorio. O il recente incontro a Roma dell’8 febbraio 2023, al quale hanno partecipato tutte le presidenti donne dei Consigli Provinciali degli Ordini dei Consulenti territoriali, per confrontarsi sulle iniziative intraprese e da progettare su questi fronti sul territorio e con le istituzioni locali.

Oltre alle parole, per i Consulenti del Lavoro ci sono iniziative concrete proprio a sostegno delle pari opportunità. Tra queste spicca il progetto ‘Welcome’, acronimo di ‘Welfare dei Consulenti del Lavoro Misure Efficienti’, avviato nel 2017 a livello nazionale e portato a Novara dall’ex presidente Bartolomeo La Porta. Dopo un primo periodo di rodaggio e lo stop forzato dall’emergenza pandemica, sono attualmente all’esame integrazioni e modifiche per rendere lo strumento ancora più attuale e affidabile.

Questo progetto è coordinato dalla Commissione Pari Opportunità dei Consulenti del Lavoro provinciale e ha lo scopo di aiutare i Consulenti che per motivi personali, familiari e di salute possono trovarsi in difficoltà nello svolgimento della propria attività professionale. I colleghi che danno la loro disponibilità li possono affiancare o sostituire temporaneamente in diversi casi, tra questi anche la maternità e il sostegno ai compiti genitoriali. «Ed è molto significativo notare – ha concluso Coda Zabetta – come un simile strumento sia pensato non solo per le donne ma per incontrare le esigenze di tutti i colleghi, qualora si trovino in un momento di particolare criticità. Noi siamo paladini della legalità, dell’equità, del lavoro serio, sano e regolare. Crediamo nelle pari opportunità, nella collaborazione e siamo convinti che si può crescere solo se si sceglie di aprirsi verso gli altri e non di chiudersi».   


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