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Tentato omicidio alla Bicocca: accoltellatore dovrà scontare 9 anni

La Corte di Cassazione ha confermato la sentenza di condanna per l'episodio avvenuto il 14 agosto 2021

Dovrà scontare 9 anni di reclusione. La Corte di Cassazione ha confermato la sentenza di condanna per il tentato omicidio avvenuto alla Bicocca di Novara il 14 agosto 2021: Leonardo Fiannaca, 39 anni, residente in città, aveva concordato in Appello uno sconto rispetto ai 12 anni inflitti in primo grado con rito abbreviato, e il suo ultimo ricorso è stato respinto dai giudici romani, che non gli hanno concesso le generiche e nemmeno escluso l’aggravante della recidiva.

L’accoltellamento era avvenuto per strada, in corso 23 Marzo. Secondo quanto ricostruito dalla polizia, nonostante la reticenza di molte delle persone coinvolte e dei testimoni ascoltati, la sera dei fatti la vittima, un trentottenne residente a Borgomanero, era stato pugnalato più volte al torace e alla testa, ed era stato accompagnato in fin di vita all’ospedale da un amico che l’aveva soccorso trovandolo agonizzante a terra. Il testimone non aveva fornito molte informazioni utili né sul luogo dell’accaduto né su chi potesse esserne l’autore. Le ricerche avevano consentito alla polizia di identificare il posto preciso del ferimento: c’erano ancora macchie di sangue e una lama di coltello sporca. Lo stesso imputato era stato incrociato poco distante: diceva di essere stato minacciato in precedenza da persone poco raccomandabili e di essere tornato alla Bicocca perché preoccupato per la compagna che lavorava in zona.

Nacque il sospetto che l’uomo potesse essere legato all’aggressione. Ma poco dopo di lui si erano perse le tracce perché si era reso latitante. Era stato trovato e arrestato in provincia di Messina a distanza di mesi. Durante le indagini era emerso che tutte le persone coinvolte si conoscevano già, l’accoltellatore, la vittima (anche lei piuttosto reticente nel ricostruire quanto avvenuto quel 14 agosto), e anche il soccorritore di quest’ultima. Probabilmente, questa l’ipotesi degli inquirenti, c’era stato un diverbio per cause che nessuno ha voluto spiegare, e dalle parole si era passati ai fatti, visto che Fiannaca. si era presentato all’incontro armato di un coltello.

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