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Sicurezza, Pnrr, risorse, sociale. Canelli e Fonzo dibattono in consiglio

Il capogruppo del Pd: «Conti in ordine, ma Novara non è una città felice come volete far credere». Il primo cittadino: «Per il 2024 mi sento tranquillo, qualche problematica potrebbe intervenire sui due anni successivi»

Il dibattito fra il sindaco Alessandro Canelli e il capogruppo del Pd Nicola Fonzo – questa volta pacato nei toni – è stato forse il momento di maggiore interesse che ha caratterizzato il dibattito nella seduta di consiglio comunale di ieri, giovedì 28 settembre, dedicata all’approvazione del Dup 2024-’26.

Scegliendo di intervenire per ultimo nella sessione del mattino (quella del pomeriggio è stata dedicata all’esame dei vari emendamenti), Fonzo ha esordito ricordando che «oggi si aprono le danze, ma si concluderanno solo a dicembre quando si voterà l’ultimo assestamento». Occhi e orecchie, per Fonzo devono essere sempre attenti alla quotidianità di quello che accade a Roma: «Dopodomani potreste decidere che modificare o ridurre l’impatto sul testo attuale. Perché proprio ieri (mercoledì 27, ndr) il Governo ha approvato la nota al Def. Il quel documento il ministro Giorgetti sostanzialmente dice che l’esecutivo farà più debito, cercando tra le tante cose dette in campagna elettorale, di provare a salvarne una. Il cuneo fiscale, che a noi va bene. Però credo che stiate imparando che la campagna elettorale è una cosa, governare è un’altra; e quando si governa avendo pochi spiccioli sia ancora peggio».


«Poi c’é un altro grande tema, quello del Pnrr – ha aggiunto entrando nello specifico – per il quale due sono i canali di finanziamento: il primo a fondo perduto, un altro sono debiti; e si pagano. Sul Pnrr andrei cauto nel dire che va tutto bene, perché i segnali che arrivano non sono poi così incoraggianti. Stiamo cauti con i grandi annunci e i messaggi di serenità, perché alcuni nodi stanno venendo al pettine».

Nel merito Fonzo non ha avuto problemi nel ribadire quanto già detto in altre occasioni: «Il bilancio del Comune di Novara è in ordine, le cifre non ci danno motivo di preoccupazione, ma non significa che stia andando tutto bene. Penso però che ci siano due aspetti su cui la lettera delle cifre divergono nel giudizio fra voi e noi. Il primo è quello del cosiddetto “inverno demografico”. Noi rischiamo di diventare da qui a qualche tempo dei superstiti perché non facciamo più alcun investimento sul futuro, e siamo consapevoli che non si tratta di una partita in mano unicamente alle amministrazioni comunali».

Altro tema è quello dell’occupazione: «Il sindaco ha detto che ci sono dati incoraggianti dalle entrate dell’addizionale comunale. Non è vero che che non ci sia offerta di lavoro. Abbiamo bisogno di alcune categorie ma le graduatorie sono esaurite e mancano diverse persone in tanti ruoli». Nell’insieme, però, «il Dup contiene una serie di elementi condivisibili, ma stiamo attenti a dire che va tutto bene, che Novara è una città felice, perché ci sono dati che ci dicono il contrario».

Nella sua replica Canelli ha detto prima di tutto «di aver apprezzato il tono e in parte anche i contenuti espressi dal capogruppo del Pd. Mi sento abbastanza sicuro sul fatto che le risorse che prevediamo di poter avere nel 2024 potranno essere confermate, con addirittura la speranza di un miglioramento. La problematica potrebbe intervenire sui due anni successivi. Certo, tranquillo nella misura in cui le esigenze che conosciamo sono queste. Per quanto riguarda il Pnrr, Fonzo si riferisce all’ipotesi ormai quasi certa di una sua rimodulazione che potrebbe intaccare alcuni progetti strategici di piccole – medie opere già assegnati ai Comuni. Abbiamo avuto ampie rassicurazioni da parte del Governo su quanto già approvato e infatti andiamo avanti».

Più in generale anche il primo cittadino ha riconosciuto le difficoltà – di carattere nazionale – sui temi demografici, occupazionali e di disagio giovanile che sta provocando da un lato l’aumento del consumo di sostanze stupefacenti e dall’altro un ricorso “patologico” al gioco d’azzardo: «Si tratta di situazioni che toccano tutte le città. Non voglio dire che Novara sia il “paese dei balocchi”, ma che esista un miglioramento. Sul sociale non bisogna mollare, così come sulla disabilità, dove ci vorrebbero più risorse e maggiormente razionalizzate».

Infine un passaggio legato alla sicurezza: «I fatti specifici che sono accaduti recentemente nelle zone della Stazione e al Valentino sono particolari. Rappresentano la punta dell’iceberg di alcune situazioni. Sono preoccupato dal fatto che vedere andare in giro tanti irregolari sul territorio italiano non può che portare problemi. Non siamo contrari a un’immigrazione “sana”, ma quasi tutte le volte che ci si trova davanti a un problema di ordine pubblico si ha a che fare con extracomunitari senza permesso di soggiorno»

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Luca Mattioli

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