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Palazzo Cabrino: l’aula consiliare inizia a rifarsi il trucco con un avanzo di amministrazione

Una determina della scorsa settimana della Segreteria generale del Comune ha affidato a una ditta di Barletta l'incarico per la fornitura di un sistema multimediale integrato audio – video, registrazione e votazione elettronica con servizi di supporto per un importo di circa 80 mila euro

Quasi 80 mila euro (per la precisione 79.946,60, Iva inclusa): é l’importo della determina dello scorso 27 luglio con la quale l’amministrazione comunale ha affidato – tramite trattativa diretta su Mepa – a una ditta di Barletta, la Write System Srl, l’incarico per la fornitura di un sistema multimediale integrato audio – video, registrazione e votazione elettrocnica con servizi di supporto, il tutto destinato a migliorare la funzionalità dell’aula di Palazzo Cabrino in occasione delle sedute del Consiglio comunale.


Si tratta del primo passo verso una totale riqualificazione del locale che ospita le riunioni dell’assemblea cittadina, delle commissioni consiliari, delle conferenze stampa e, a volte, anche delle cerimonie nuziali civili quando non trovano spazio nel certamente più suggestivo Arengo del Broletto.


L’attuale sistemazione della sala consiliare risale al periodo fra gli anni ’70 e ’80. Da parecchio si parla di un suo ammodernamento, sostituendo un mobilio decisamente vintage e ridisegnando gli spazi destinati alla presidenza, alla giunta e ai due schieramenti (maggioranza e minoranza), così come quelli riservati agli organi di stampa e al pubblico, al momento pochi e decisamente scomodi; con i consiglieri diverse volte alle prese con il cattivo (se on proprio impossibile) funzionamento del microfono personale e costretti a ricorrere a quello del vicino.


L’ultimo in ordine di tempo ad avanzare qualche proposta è stato l’assessore Valter Mattiuz, ma anche il suo progetto ha finito per incagliarsi di fronte alla problematica dei costi. Oggi, in ogni caso, è stato compiuto un primo passo. E l’aula di Palazzo Cabrino potrà iniziare a rifarsi un parziale trucco grazie a un “avanzo libero”, che consentirà un adeguamento in rima battuta dell’impianto audio – video (la qualità delle immagini, a detta di chi segue le sedute del Consiglio in streaming è comunque già migliorata) e la possibilità del voto elettronico. Poi, quando le casse comunali lo consentiranno, si passerà al resto. Ammesso che nel frattempo non sia andato in porto il trasferimento della stessa sede comunale, altro progetto del quale si parla da tempo immemorabile.

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Luca Mattioli

Luca Mattioli

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