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Omar, al via i lavori dopo il crollo. Il consigliere Crivelli: «Aule per tutti ma ognuno faccia la propria parte»

La sistemazione della mania C prevede il trasloco di 16 classi. Trattativa in corso con una parrocchia per la sistemazione degli alunni del liceo classico e linguistico Carlo Alberto

È stato aperto tra baluardo La Marmora, viale Ferrucci e via Lanino – quest’ultima chiusa al traffico – il cantiere per il ripristino e la messa in sicurezza della manica C dell’istituto Omar dopo il crollo del tetto avvenuto scorso 28 giugno. Un danno non solo alla struttura, ma anche ai materiale di robotica all’interno del laboratorio rimasto scoperchiato, del valore di migliaia di euro, che è andato perso nel crollo e poi rovinato dalle piogge delle ultimi giorni.

«Si tratta di lavori di somma urgenza che vanno ad aggiungersi a quelli già previsti per l’adeguamento sismico con i fondi del Pnrr – spiega il consigliere provinciale delegato all’Istruzione, Andrea Crivelli -. Sarà necessario il consenso del Ministero, che solitamente non approva modifiche a progetti finanziati dal Pnrr, ma vista la situazione si può immaginare che non ci saranno ostacoli».

Il crollo del tetto, però, ha inibito anche l’utilizzo della manica B, adiacente alla C. Da qui la necessità di trovare urgentemente nuovi spazi – un totale di 16 classi – per garantire le lezioni in presenza a tutti gli alunni dell’istituto che torneranno sui banchi esattamente fra 48 giorni. La scorsa settimana il dirigente scolastico Franco Ticozzi aveva inviato una lettera-appello al prefetto di Novara, Francesco Garsia, precisando che «la soluzione tampone proposta dal Comune, cioè l’edificio che fino a quest’anno ha ospitato la scuola media di San Rocco, non è adeguata dal punto di vista sei servizi igienici e comunque garantirebbe solo sei aule di capienza ridotta».

«Le aule sono state individuate e si trovano alla Pajetta di via Rivolta, dove l’Omar ha già un distaccamento e ha occupato otto aule su dodici, e alla ex scuola media di San Rocco che da settembre sarà vuota. Soluzioni che sono state discusse anche durante l’ultimo incontro in Prefettura – sottolinea Crivelli -. Le aule ci sono e basteranno per tutti, ma ognuno deve fare la propria parte: se ci sono scuole che hanno spazi vuoti, è giusto che li mettano a disposizione di chi ne ha bisogno. Il liceo sociale Bellini che ha sacrificato i laboratori per trasformarli in aule è un esempio virtuoso da cui tutti dovrebbero imparare. Non siamo in una situazione di emergenza scolastica».

Anche l’ipotesi di un doppio turno scolastico non era piaciuta al dirigente a causa della carenza di mezzi di trasporto in orari diversi da quelli tradizionalmente scolastici. «Questa, invece, non è una soluzione da scartare – aggiunge Crivelli -. Ogni anno l’azienda regionale dei trasporti chiede l’orario delle scuole per programmare il piano delle corse: se fosse necessario e valutando eventuali costi aggiuntivi, saremmo disposti a chiedere alcune modifiche in modo che gli studenti possano spostarsi agevolmente. Ripeto, le soluzioni ci sono, ma ognuno faccia la propria parte».

La ratifica dei lavori di somma urgenza sarà discussa mercoledì 26 luglio in commissione provinciale e lunedì 31 passerà in consiglio.

Non solo l’Omar. Anche il liceo classico e linguistico Carlo Alberto sarà interessato dal cantiere – per due anni a partire dal mese di dicembre – e si dovrà trovare una collocazione per 350 studenti. Al momento c’è in corso una trattativa con una parrocchia della città che ha a disposizione alcuni spazi: sono in corso le verifiche.

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Cecilia Colli

Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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