Novara, popolazione stabile. Controtendenza Sant’Agabio quartiere più giovane

Anziani in aumento, stranieri fondamentali per la crescita demografica

I tecnici di Ires, l’istituto di ricerche socio economico della Regione Piemonte, hanno prodotto un’analisi demografica della città di Novara. I dati sono stati riportati in aula a Palazzo Cabrino ieri mattina, 7 marzo, durante una delle numerose commissioni dedicate al progetto di revisione del Piano regolatore generale (Prg) che ormai da vent’anni viene portato avanti dai tecnici del comune di Novara e che dovrebbe approdare in consiglio comunale tra circa un anno.

Lo studio demografico è fondamentale per la revisione del Prg, il principale strumento urbanistico che i Comuni adottano per regolare lo sviluppo degli edifici della città e che, quindi, non può ignorare l’analisi del contesto per la programmazione delle politiche pubbliche. 

A illustrare la relazione è stato Alessandro Dianin che ha spiegato come i residenti al 31 dicembre 2023 (ultimo dato disponibile) risultano essere 103.577, di cui 50.320 maschi e 53.257 femmine. Rispetto all’anno precedente, la popolazione è cresciuta di 252 residenti, ma la cifra di 100mila abitanti è più o meno la stessa dal 1970. Ciò che cambia è l’età della popolazione residente: quella prevalente è tra i 55-59 anni (8% del totale), seguita dalle classi 60-64 anni (7,6%) e 50-54 (7,6%) e dai 45-49 anni (6,9%). La classe under 25 più numerosa è quella dei 20-24, con 5.161 residenti (5%) mentre sono solo 3.752 i bambini di 0-4 anni (il 3,7%).

Accorpando le classi di età si nota una diminuzione del 2,5% tra 0-14 anni, una flessione del 5,9% tra 15-29 anni e del 34% tra 30-44 anni, mentre cresce del 66% la popolazione over 80. Dati che si riflettono anche nella crescita dell’età media che nell’ultimo decennio si è alzata di 1,5 anni raggiungendo i 46,2 anni. Positivo invece il saldo migratorio che esprime la differenza tra persone immigrate nel comune (sia da altri paesi che da altre città) e quelle emigrate. Rispetto al 2012, quando la differenza era di 291 immigrati in più rispetto agli emigrati, nel 2022 il saldo è stato di 732, confermando il risultato ottenuto nel 2021 (+848).

Uno degli aspetti centrali per Novara e per la sua crescita diventa, dunque, l’apporto dell’immigrazione sia italiana che estera. In questo senso, la popolazione straniera assume un ruolo fondamentale. Nel 2022 quella di origine straniera costituiva il 15,9% del totale. Dei 16.441 stranieri in città, 8.255 sono maschi e 8.186 femmine. La comunità più rappresentata è quella marocchina (l’11,4%), seguita da quella pakistana (10,9%), albanese (8,3%), ucraina (8,3%), rumena (6,9%) e nigeriana (5,9%).

L’analisi si è poi concentrata sui dati dei quartieri che a Novara sono 13. Nello specifico, il Centro è quello cresciuto più costantemente nel tempo, aumentando del 20% il numero di abitanti nel ventennio 2002-2022. Sant’Agabio, circoscrizione e quartiere con più residenti in assoluto, è cresciuta del 13,2% nei vent’anni considerati, passando dagli 11.786 abitanti ai 13.338 del 2022, per un totale di 1.552 nuovi residenti. Tra le circoscrizioni che invece registrano una popolazione ridotta rispetto al 2002, San Martino è l’unica che lo fa solo nel 2022, nel quale ha perso lo 0,6%, rimanendo ancora sopra i 9.000 residenti. Analogamente, il quartiere Sacro Cuore ha conosciuto un lento ma costante declino demografico pari al -3,5%.

Gli indici demografici legati all’età dei residenti rispecchiano anche la percentuale di popolazione straniera sul totale. Dalle analisi emerge che Sant’Agabio è l’unità territoriale più giovane e dinamica di Novara. È quella più popolata, con 13.338 residenti, e il peso delle classi di età sul totale è più distribuito che altrove: la fascia di età più presente è quella dei 45-49enni (il 7,3%), la seconda classe per percentuale sul totale è quella dei 50-54enni (il 7,1%) mentre la terza è dei 40-44enni (il 7,0%). A Sant’Agabio si registra anche la quota maggiore di bambini tra gli 0 e i 4 anni (5,1%) e più bassa degli ultranovantenni (appena lo 0,9%).

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Luca Galuppini

24 anni, laureato con lode in Politics, Philosophy and Public Affairs presso l'Università degli Studi di Milano, lavora come addetto stampa.

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Novara, popolazione stabile. Controtendenza Sant’Agabio quartiere più giovane

Anziani in aumento, stranieri fondamentali per la crescita demografica

I tecnici di Ires, l’istituto di ricerche socio economico della Regione Piemonte, hanno prodotto un’analisi demografica della città di Novara. I dati sono stati riportati in aula a Palazzo Cabrino ieri mattina, 7 marzo, durante una delle numerose commissioni dedicate al progetto di revisione del Piano regolatore generale (Prg) che ormai da vent’anni viene portato avanti dai tecnici del comune di Novara e che dovrebbe approdare in consiglio comunale tra circa un anno.

Lo studio demografico è fondamentale per la revisione del Prg, il principale strumento urbanistico che i Comuni adottano per regolare lo sviluppo degli edifici della città e che, quindi, non può ignorare l’analisi del contesto per la programmazione delle politiche pubbliche. 

A illustrare la relazione è stato Alessandro Dianin che ha spiegato come i residenti al 31 dicembre 2023 (ultimo dato disponibile) risultano essere 103.577, di cui 50.320 maschi e 53.257 femmine. Rispetto all’anno precedente, la popolazione è cresciuta di 252 residenti, ma la cifra di 100mila abitanti è più o meno la stessa dal 1970. Ciò che cambia è l’età della popolazione residente: quella prevalente è tra i 55-59 anni (8% del totale), seguita dalle classi 60-64 anni (7,6%) e 50-54 (7,6%) e dai 45-49 anni (6,9%). La classe under 25 più numerosa è quella dei 20-24, con 5.161 residenti (5%) mentre sono solo 3.752 i bambini di 0-4 anni (il 3,7%).

Accorpando le classi di età si nota una diminuzione del 2,5% tra 0-14 anni, una flessione del 5,9% tra 15-29 anni e del 34% tra 30-44 anni, mentre cresce del 66% la popolazione over 80. Dati che si riflettono anche nella crescita dell’età media che nell’ultimo decennio si è alzata di 1,5 anni raggiungendo i 46,2 anni. Positivo invece il saldo migratorio che esprime la differenza tra persone immigrate nel comune (sia da altri paesi che da altre città) e quelle emigrate. Rispetto al 2012, quando la differenza era di 291 immigrati in più rispetto agli emigrati, nel 2022 il saldo è stato di 732, confermando il risultato ottenuto nel 2021 (+848).

Uno degli aspetti centrali per Novara e per la sua crescita diventa, dunque, l’apporto dell’immigrazione sia italiana che estera. In questo senso, la popolazione straniera assume un ruolo fondamentale. Nel 2022 quella di origine straniera costituiva il 15,9% del totale. Dei 16.441 stranieri in città, 8.255 sono maschi e 8.186 femmine. La comunità più rappresentata è quella marocchina (l’11,4%), seguita da quella pakistana (10,9%), albanese (8,3%), ucraina (8,3%), rumena (6,9%) e nigeriana (5,9%).

L’analisi si è poi concentrata sui dati dei quartieri che a Novara sono 13. Nello specifico, il Centro è quello cresciuto più costantemente nel tempo, aumentando del 20% il numero di abitanti nel ventennio 2002-2022. Sant’Agabio, circoscrizione e quartiere con più residenti in assoluto, è cresciuta del 13,2% nei vent’anni considerati, passando dagli 11.786 abitanti ai 13.338 del 2022, per un totale di 1.552 nuovi residenti. Tra le circoscrizioni che invece registrano una popolazione ridotta rispetto al 2002, San Martino è l’unica che lo fa solo nel 2022, nel quale ha perso lo 0,6%, rimanendo ancora sopra i 9.000 residenti. Analogamente, il quartiere Sacro Cuore ha conosciuto un lento ma costante declino demografico pari al -3,5%.

Gli indici demografici legati all’età dei residenti rispecchiano anche la percentuale di popolazione straniera sul totale. Dalle analisi emerge che Sant’Agabio è l’unità territoriale più giovane e dinamica di Novara. È quella più popolata, con 13.338 residenti, e il peso delle classi di età sul totale è più distribuito che altrove: la fascia di età più presente è quella dei 45-49enni (il 7,3%), la seconda classe per percentuale sul totale è quella dei 50-54enni (il 7,1%) mentre la terza è dei 40-44enni (il 7,0%). A Sant’Agabio si registra anche la quota maggiore di bambini tra gli 0 e i 4 anni (5,1%) e più bassa degli ultranovantenni (appena lo 0,9%).

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Luca Galuppini

24 anni, laureato con lode in Politics, Philosophy and Public Affairs presso l'Università degli Studi di Milano, lavora come addetto stampa.