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Fp Cgil sul nuovo ospedale: «La sospensione non ci sorprende ma chi tutela la sanità?»

Il segretario Del Vecchio interviene nel dibattito sulla sospensione della gara d'appalto per la costruzione della Città della salute e della scienza di Novara

«La notizia della sospensione della gara d’appalto non ci coglie di sorpresa. Tutti i fatti accaduti in questi anni, e soprattutto da questo settembre in poi, indicavano chiaramente quale sarebbe stato il risultato. Semmai ci si deve interrogare su quali siano state le cause (che partono da lontano, da molto prima di questa ultima direzione generale dell’ospedale) hanno portato a questa situazione». Così il segretario della Fp Cgil Novara Vco, Paolo Del Vecchio (in foto), commenta la conclusione della gara d’appalto per la Città della salute e della scienza che si è chiusa con un nulla di fatto.

«Ci sono fattori esterni che sicuramente hanno inciso su costi, reperimento materiali e materie prime, aumento costi energetici, ma anche, fattori interni relativi alla politica sia locale che regionale» prosegue Del Vecchio che punta il dito anche contro il governo: «Tagli alla sanità con la finanziaria per l’anno 2024 e successivi, l’assenza di un piano straordinario di assunzioni nel pubblico impiego, i mancati investimenti nel contratto di lavoro nazionale di alto profilo e la penalizzazione delle pensioni future dei professionisti sanitari e più in generale dei dipendenti pubblici».

Su fronte Pnrr, il segretario sottolinea: «A oggi ancora non sappiamo quali saranno i tagli sulle case di comunità e non vi è nessun finanziamento per assumere poi il personale che dovrà andare a gestire i nuovi presidi territoriali. C’è il forte rammarico da parte del personale dell’ospedale Maggiore di non avere la prospettiva di poter svolgere la propria attività in una struttura migliore per ambienti e tecnologia e di non vedere costruire ponti con la sanità territoriale per diminuire gli accessi impropri alla struttura ospedaliera, con particolare riferimento agli accessi al pronto soccorso di pazienti che potrebbero essere trattati dalla medicina di base».

Il segretario conclude citando il celebre film di fantascienza “Matrix”: «Una certa politica vuole continuare a dare la pillola blu alle lavoratrici e cittadini, con il motto: pillola blu, fine della storia: domani ti sveglierai in camera tua, e crederai a quello che vorrai. Noi preferiamo prendere la pillola rossa, quella della realtà: resti nel paese delle meraviglie, e vedrai quant’è profonda la tana del Bianconiglio.

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