Con Fcn educazione finanziaria per over 65 e donne vittime di violenza

In collaborazione con Uni3 e Liberazione e Speranza. Maggi: «Conoscenza è patrimonio che può essere dono per altri». In programma anche corso nelle scuole

Educazione al consapevole utilizzo del denaro e del risparmio, in particolare rivolta – con diverso approccio – alle donne più in difficoltà e alle persone che hanno raggiunto o stanno raggiungendo l’età della pensione: questa l’iniziativa promossa dalla Fondazione Comunità del Novarese con il supporto del FEduF e il duplice canale di Liberazione Speranza e dell’Università delle Tre Età di Novara.

Si tratta del progetto di diffusione di consapevolezza economica, presentato mercoledì mattina alla sede di FCN, sulla base del fatto che da una indagine condotta dall’Ocse (2020), l’Italia risulta il Paese con il più basso livello di alfabetizzazione finanziaria. «Vogliamo toccare un tema molto rilevante come la finanza – ha affermato Davide Maggi, presidente della Fondazione nonché docente universitario di materie economiche – di cui troppo spesso si parla con problematicità, perché non la si conosce, mentre riguarda tutti e permette l’evoluzione delle società. Gli effetti della disinformazione hanno ripercussioni personali e familiari, ad esempio nei momenti di spese impreviste e soprattutto in situazioni critiche, ma incidono anche sul progresso del Paese».

Da qui la necessità di creare conoscenza, che genera coesione. «La conoscenza è un patrimonio che nessuno può portarci via – ha concluso Maggi – e che anzi possiamo solo donare agli altri. E questa è la dimensione di dono che è propria della nostra Fondazione e che ci ha spinto a promuovere il progetto».

Da sinistra: Impaloni, Vacchini, Boggio Robutti, Turchelli, Maggi

COLLABORAZIONE CON FEDUF

Operativamente l’iniziativa viene attuata con il coinvolgimento della Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio (FEduF) con attività rivolte, per il momento, a due dei tre obiettivi individuati sul nostro territorio: donne in difficoltà perché vittime di tratta o di violenze alle quali spiegare tematiche basilari di gestione economica e persone di età over 65 con cui affrontare aspetti concreti su risparmio, assicurazioni e previdenza. Un terzo ambizioso obiettivo futuro riguarderà l’educazione dei giovani nelle scuole.

«Operiamo da quasi dieci anni – ha spiegato il direttore generale FEduf, Giovanna Boggio Robutti – con l’obiettivo di creare in Italia una maggiore cultura finanziaria di base per contrastare una situazione che crea inefficienze e iniquità. Questo progetto di Novara è molto lungimirante, perché porta sul territorio figure competenti attraverso soggetti del territorio, e importante attraverso una mediazione culturale condotta da divulgatori che usano un linguaggio comprensibile». L’educazione finanziaria parte dalla relazione che si ha con il denaro. «Vogliamo far capire che parliamo di cose che servono nella vita quotidiana – ha concluso Boggio Robutti – auspicando che in particolare gli anziani lo trasmettano a figli e nipoti. L’educazione passa dalla famiglia per far comprendere ai più giovani il valore etico del denaro, che è strumento di benessere e diritto costituzionale, ma dietro al quale c’è il lavoro, l’impegno e il sacrificio che comporta».

INSIEME ALLE DONNE

Primo percorso è “Insieme alle donne”, con tre incontri in dicembre, dedicati a persone seguite da Liberazione Speranza per affrontare il tema della relazione con il denaro; poi la questione degli stili di vita e di consumo, dando consigli per risparmiare; infine gli aspetti di relazione con la banca e i sistemi di pagamento, indebitamento e risparmio.

Il percorso è stato preparato con una giornata di formazione per le operatrici di Liberazione e Speranza, la cui presidente Elia Impaloni, ha spiegato: «Sarà un’occasione per aiutare a crescere e ad avviare le donne su percorsi privi di una logica assistenziale. Intanto ci ha portato a conoscere quali inedite capacità di risparmio hanno donne in povertà assoluta, e sarà anche occasione di incontro in cui condivideranno temi e interessi diversi».

CURA I TUOI SOLDI

Più vicino al concetto comune di finanza il ciclo di incontri “Cura i tuoi soldi” in collaborazione con Università delle Tre Età di Novara, ideato per accompagnare gli over 65 lungo un percorso formativo teso ad esplorare alcuni aspetti concreti dell’educazione finanziaria. Si tratta di sei incontri tutti nella fascia oraria dalle 16 alle 18, (qui il programma completo) che si terranno nell’aula 205 dell’Università Piemonte Orientale di Novara, in via Perrone 18, con ingresso libero, ogni due settimane, tra il 19 gennaio e il 22 marzo 2024. Tra i temi il bilancio famigliare e la pianificazione finanziaria, come difendersi dalle truffe, i mercati finanziari, il risparmio e le criptovalute, le caratteristiche di prodotti assicurativi e previdenziali.

«Siamo una realtà da mille iscritti e quasi cento corsi per un insieme di 5mila frequentazioni a momenti di incontro e di confronto. Questo progetto – ha affermato la presidente di Uni3 Paola Turchelli –  per noi un dono e un’occasione per arricchire il nostro piano di offerta formativa che va a coprire ulteriori aspetti e può anche essere utile a coinvolgere maggiormente. Lo scorso anno venne il prof. Andreoli a sottolineare come l’età della vecchiaia deve continuare a guardare al futuro. Questo è un nuovo tassello che arricchisce la nostra storia».

PRESTO UN PROGETTO PER I GIOVANISSIMI

Infine il presidente Maggi ha rimarcato come «la collaborazione con FEduF ha per noi un grande valore e lavoriamo affinché si possa coinvolgere anche il terzo target individuato tra i più fragili, ossia quello dei giovani e giovanissimi».

«Tenevamo molto da anni a questo progetto – ha anticipato il segretario FCN, Gianluca Vacchini – e presto potremo annunciare l’avvio di un percorso nelle scuole sul territorio della provincia, avendo fatto la scelta di sostenere la scuola pubblica come la sanità pubblica».

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Antonio Maio

Antonio Maio

Nato a Lecco il 26 febbraio 1957, vive a Novara dal 1966. Giornalista dal 1986 ha svolto la professione quasi esclusivamente ai settimanali della Diocesi di Novara fino a diventarne direttore.

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Con Fcn educazione finanziaria per over 65 e donne vittime di violenza

In collaborazione con Uni3 e Liberazione e Speranza. Maggi: «Conoscenza è patrimonio che può essere dono per altri». In programma anche corso nelle scuole

Educazione al consapevole utilizzo del denaro e del risparmio, in particolare rivolta – con diverso approccio - alle donne più in difficoltà e alle persone che hanno raggiunto o stanno raggiungendo l’età della pensione: questa l’iniziativa promossa dalla Fondazione Comunità del Novarese con il supporto del FEduF e il duplice canale di Liberazione Speranza e dell’Università delle Tre Età di Novara.

Si tratta del progetto di diffusione di consapevolezza economica, presentato mercoledì mattina alla sede di FCN, sulla base del fatto che da una indagine condotta dall’Ocse (2020), l’Italia risulta il Paese con il più basso livello di alfabetizzazione finanziaria. «Vogliamo toccare un tema molto rilevante come la finanza – ha affermato Davide Maggi, presidente della Fondazione nonché docente universitario di materie economiche – di cui troppo spesso si parla con problematicità, perché non la si conosce, mentre riguarda tutti e permette l’evoluzione delle società. Gli effetti della disinformazione hanno ripercussioni personali e familiari, ad esempio nei momenti di spese impreviste e soprattutto in situazioni critiche, ma incidono anche sul progresso del Paese».

Da qui la necessità di creare conoscenza, che genera coesione. «La conoscenza è un patrimonio che nessuno può portarci via – ha concluso Maggi – e che anzi possiamo solo donare agli altri. E questa è la dimensione di dono che è propria della nostra Fondazione e che ci ha spinto a promuovere il progetto».

Da sinistra: Impaloni, Vacchini, Boggio Robutti, Turchelli, Maggi

COLLABORAZIONE CON FEDUF

Operativamente l’iniziativa viene attuata con il coinvolgimento della Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio (FEduF) con attività rivolte, per il momento, a due dei tre obiettivi individuati sul nostro territorio: donne in difficoltà perché vittime di tratta o di violenze alle quali spiegare tematiche basilari di gestione economica e persone di età over 65 con cui affrontare aspetti concreti su risparmio, assicurazioni e previdenza. Un terzo ambizioso obiettivo futuro riguarderà l’educazione dei giovani nelle scuole.

«Operiamo da quasi dieci anni – ha spiegato il direttore generale FEduf, Giovanna Boggio Robutti – con l’obiettivo di creare in Italia una maggiore cultura finanziaria di base per contrastare una situazione che crea inefficienze e iniquità. Questo progetto di Novara è molto lungimirante, perché porta sul territorio figure competenti attraverso soggetti del territorio, e importante attraverso una mediazione culturale condotta da divulgatori che usano un linguaggio comprensibile». L’educazione finanziaria parte dalla relazione che si ha con il denaro. «Vogliamo far capire che parliamo di cose che servono nella vita quotidiana – ha concluso Boggio Robutti – auspicando che in particolare gli anziani lo trasmettano a figli e nipoti. L’educazione passa dalla famiglia per far comprendere ai più giovani il valore etico del denaro, che è strumento di benessere e diritto costituzionale, ma dietro al quale c’è il lavoro, l’impegno e il sacrificio che comporta».

INSIEME ALLE DONNE

Primo percorso è “Insieme alle donne”, con tre incontri in dicembre, dedicati a persone seguite da Liberazione Speranza per affrontare il tema della relazione con il denaro; poi la questione degli stili di vita e di consumo, dando consigli per risparmiare; infine gli aspetti di relazione con la banca e i sistemi di pagamento, indebitamento e risparmio.

Il percorso è stato preparato con una giornata di formazione per le operatrici di Liberazione e Speranza, la cui presidente Elia Impaloni, ha spiegato: «Sarà un’occasione per aiutare a crescere e ad avviare le donne su percorsi privi di una logica assistenziale. Intanto ci ha portato a conoscere quali inedite capacità di risparmio hanno donne in povertà assoluta, e sarà anche occasione di incontro in cui condivideranno temi e interessi diversi».

CURA I TUOI SOLDI

Più vicino al concetto comune di finanza il ciclo di incontri “Cura i tuoi soldi” in collaborazione con Università delle Tre Età di Novara, ideato per accompagnare gli over 65 lungo un percorso formativo teso ad esplorare alcuni aspetti concreti dell’educazione finanziaria. Si tratta di sei incontri tutti nella fascia oraria dalle 16 alle 18, (qui il programma completo) che si terranno nell’aula 205 dell’Università Piemonte Orientale di Novara, in via Perrone 18, con ingresso libero, ogni due settimane, tra il 19 gennaio e il 22 marzo 2024. Tra i temi il bilancio famigliare e la pianificazione finanziaria, come difendersi dalle truffe, i mercati finanziari, il risparmio e le criptovalute, le caratteristiche di prodotti assicurativi e previdenziali.

«Siamo una realtà da mille iscritti e quasi cento corsi per un insieme di 5mila frequentazioni a momenti di incontro e di confronto. Questo progetto – ha affermato la presidente di Uni3 Paola Turchelli –  per noi un dono e un’occasione per arricchire il nostro piano di offerta formativa che va a coprire ulteriori aspetti e può anche essere utile a coinvolgere maggiormente. Lo scorso anno venne il prof. Andreoli a sottolineare come l’età della vecchiaia deve continuare a guardare al futuro. Questo è un nuovo tassello che arricchisce la nostra storia».

PRESTO UN PROGETTO PER I GIOVANISSIMI

Infine il presidente Maggi ha rimarcato come «la collaborazione con FEduF ha per noi un grande valore e lavoriamo affinché si possa coinvolgere anche il terzo target individuato tra i più fragili, ossia quello dei giovani e giovanissimi».

«Tenevamo molto da anni a questo progetto – ha anticipato il segretario FCN, Gianluca Vacchini – e presto potremo annunciare l’avvio di un percorso nelle scuole sul territorio della provincia, avendo fatto la scelta di sostenere la scuola pubblica come la sanità pubblica».

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Antonio Maio

Antonio Maio

Nato a Lecco il 26 febbraio 1957, vive a Novara dal 1966. Giornalista dal 1986 ha svolto la professione quasi esclusivamente ai settimanali della Diocesi di Novara fino a diventarne direttore.