
Youssef Nabil, “one upon a dream”
Youssef Nabil è un fotografo egiziano contemporaneo (nato nel 1972 al Cairo), e la sua fotografia è profondamente egiziana, nonostante il suo cosmopolitismo. Direi che
Youssef Nabil è un fotografo egiziano contemporaneo (nato nel 1972 al Cairo), e la sua fotografia è profondamente egiziana, nonostante il suo cosmopolitismo. Direi che
L’avevo adocchiata la sera prima. Non era sola, era in compagnia di altre. Il giorno dopo, facendomi strada tra calli e callette, campi e campielli,
Pensare che nella ricerca fotografica di Carlo Benvenuto ci sia solo Giorgio Morandi è sicuramente riduttivo, anche se quando si parla di intimità degli oggetti,
“Torna Michel Foucault”, così si intitola il primo capitolo del volumetto di Bernard-Henri Lévy, edito da “La Nave di Teseo”, intitolato a sua volta “Il
Cosa ci fanno un veneziano e un milanese a Roma? Sembra l’inizio di una barzelletta, invece è l’inizio di una bella mostra che la Fondazione
Mi faccio sempre prendere per l’anima e ascolto sempre le voci del cuore. Quest’anno, dopo esattamente quarant’anni, per la prima volta, non vedrò Parigi. Ho
Chiunque di noi tenga traccia degli accadimenti della vita interiore ed esteriore attraverso un diario, un quaderno o magari un blog, ma anche su un
Ho il non irrilevante privilegio di essere tra uno dei duemila possessori di un volumetto di Umberto Eco. Si tratta di un libro edito nel
“…Anche quando vado nelle altre città, una delle cose che mi piace fare è guardare le case. Che bello sarebbe fare un film fatto solo
Da qualche settimana davanti ad una nota libreria del centro città (ma suppongo anche altrove), si vedono anomale code. Non si tratta solo di code
Youssef Nabil è un fotografo egiziano contemporaneo (nato nel 1972 al Cairo), e la sua fotografia è profondamente egiziana, nonostante il suo cosmopolitismo. Direi che “vuole” essere profondamente egiziana ed elaborato con la tecnica della tenue colorazione manuale delle stampe. Le sue fotografie sono esposte in una bella mostra dal
L’avevo adocchiata la sera prima. Non era sola, era in compagnia di altre. Il giorno dopo, facendomi strada tra calli e callette, campi e campielli, sono riuscito a ritrovarla. Mi sono reso conto che vivere senza di lei sarebbe stato triste. Mi sono fatto coraggio e sono entrato nel laboratorio
Pensare che nella ricerca fotografica di Carlo Benvenuto ci sia solo Giorgio Morandi è sicuramente riduttivo, anche se quando si parla di intimità degli oggetti, dei loro equilibri, della loro essenza e, persino, della loro “anima”, il confronto che per primo viene alla mente per chi ama le arti visive
“Torna Michel Foucault”, così si intitola il primo capitolo del volumetto di Bernard-Henri Lévy, edito da “La Nave di Teseo”, intitolato a sua volta “Il virus rende folli”. Perché questo virus renderebbe folli? Semplice, per l’ex “nouveau philosophe”, e sulla scorta del pensiero di Foucault, la follia a cui si
Cosa ci fanno un veneziano e un milanese a Roma? Sembra l’inizio di una barzelletta, invece è l’inizio di una bella mostra che la Fondazione Cini, nella sua estensione di Palazzo Vio a Venezia, presenta fino al 23 novembre. Cosa hanno in comune il veneziano e il milanese? Una straordinaria
Mi faccio sempre prendere per l’anima e ascolto sempre le voci del cuore. Quest’anno, dopo esattamente quarant’anni, per la prima volta, non vedrò Parigi. Ho rinunciato ad abitare la mia casetta, un po’ per paura del virus e un po’ per aiutare l’Italia. Siccome mi sforzo sempre di essere sincero,
Chiunque di noi tenga traccia degli accadimenti della vita interiore ed esteriore attraverso un diario, un quaderno o magari un blog, ma anche su un social, avrà certamente registrato, pensieri, stati d’animo, riflessioni vissuti durante il cosiddetto lockdown. Per chi non si fosse accorto, la letteratura, in senso molto lato,
Ho il non irrilevante privilegio di essere tra uno dei duemila possessori di un volumetto di Umberto Eco. Si tratta di un libro edito nel 2007 dalla piccola casa editrice Rovello. Le copie sono numerate ed io sono possessore della copia numero 727. Potreste tranquillamente dire “e chi se ne
“…Anche quando vado nelle altre città, una delle cose che mi piace fare è guardare le case. Che bello sarebbe fare un film fatto solo di case…” Sono le parole di Nanni Moretti in “Caro diario”, film-culto per i morettiani D.O.C. quale io sono. Il piano sequenza di Nanni sulla
Da qualche settimana davanti ad una nota libreria del centro città (ma suppongo anche altrove), si vedono anomale code. Non si tratta solo di code dovute alla pandemia. Sono code che, più o meno, si rivedono sempre in questo periodo dell’anno. Una volta si vedevano dopo ferragosto, ma adesso si
La Voce di Novara è un progetto nato nel 2017 con l’obiettivo di offrire una nuova Voce dei nostri territori.
Curiosità, innovazione, accessibilità, identità, comunità e socialità sono le parole che accomunano il nostro progetto e costituiscono l’essenza del nostro manifesto e della nostra linea editoriale.
Un giornale interamente online che nel tempo è stato sempre più riconosciuto dalla comunità locale per un’informazione accorta ed equilibrata, senza tesi precostituite e che trasmette semplicità e qualità al tempo stesso.
Un progetto frutto di persone libere e “normali”, partito dalla città capoluogo nella quale si fondano le nostre radici, ma aperto ai territori limitrofi e a tutto il Nord Ovest, allo scopo di coinvolgere anche le aree dei nostri laghi.
La dimostrazione che il web sa essere local e global allo stesso tempo.