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Forza Italia, manifesti e iniziative per il “Berlusconi day”

L'onorevole Tarditi: «Ricordare il presidente è anche un obbligo morale». Sozzani: nel suo nome una scuola di formazione

Forza Italia novarese ricorda il presidente Silvio Berlusconi in occasione del primo 29 settembre – giorno della sua nascita nel 1936 – dopo la morte del quattro volte Premier italiano: in questi giorni, sui muri del capoluogo e dei principali centri della provincia, sono affissi manifesti che ricordano il Cavaliere con la scritta affettuosa “Tanti auguri, presidente!”. Assieme ai manifesti, diversi incontri nelle sedi locali del partito, anche perché si sta iniziando a costruire la prima campagna elettorale, regionale ed europea, senza il suo fondatore. Si sottolinea come il sindaco di Lesa ha portato il proprio Comune a conferire la cittadinanza onoraria “alla memoria”.

Ad aver pensato e voluto questo “Berlusconi day” è l’onorevole Vittorio Tarditi, noto avvocato novarese e deputato forzista della prima ora lungo tre legislature, a cui la struttura locale di Forza Italia ha subito dato il pieno appoggio.

«La volontà è di fare in modo che si ricordasse in città il nostro presidente. Da parte mia – ha detto Tarditi nel presentare l’iniziativa – è anche un obbligo morale perché fu proprio Berlusconi a farmi cercare nel lontano 1993 per farmi candidare. E nel 1994 venni eletto deputato per il collegio dell’Ovest Ticino. È un ricordo doveroso di una persona così unica per la politica nazionale e internazionale; purtroppo solo dopo la sua morte qualcuno si è reso conto dei suoi meriti».

Eguali sentimenti anche dall’onorevole Diego Sozzani, segretario provinciale di Fi, che spiega: «Novara vuole ricordare una leadership lunga 30 anni. Abbiamo anche avviato una scuola di formazione politica per riflettere su ciò che Berlusconi è stato nella storia e su come proseguirà il berlusconismo, che non muore ma è un’eredità lasciata per essere applicata nei prossimi anni».

«Forza Italia – prosegue Sozzani – è centro del centrodestra e ha il ruolo di raccordo fra le altre due forze dello schieramento, oggi sempre più contrastanti. Come diceva il presidente dobbiamo farci concavi e convessi per il dovere di fare sintesi. Vittorio è parte del passaggio fra Berlusconi e il berlusconismo e nel segno di questo anniversario vogliamo rilanciare il nostro progetto».

Vittorio Tarditi

Tarditi non manca un ricordo personale: «Per la sua discesa in campo Berlusconi cercava professionisti e imprenditori da prestare alla politica. Io fui contattato da due incaricati, tra cui Aldo Arroni, poi  europarlamentare, che vennero nel mio studio di Novara, che ben presto, divenne il centro per la creazione di Forza Italia in tutto il Piemonte. Andai, insieme a Silvano Boroli, a casa del presidente Berlusconi ad Arcore per un incontro dove in molti lo sconsigliavano a una sua diretta partecipazione politica. Io salii sul palco e dissi semplicemente che andava ringraziato per voler costruire un partito liberale di massa mettendo anche a rischio le proprie aziende. Berluscono mi ascoltò e poi mi disse: allora lei sta con me? Risposi di sì e li nacque la mia candidatura».

Vittorio Tarditi ha infine voluto ricordare il presidente emerito Giorgio Napolitano: «Nella mia ultima legislatura facemmo parte insieme del direttivo della Fondazione della Camera, da lui creata. Quando fu eletto Capo dello Stato mi chiamò a Roma per un nuovo incontro sulla fondazione e ricordo in particolare il grande affetto che mi manifestò».

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Antonio Maio

Antonio Maio

Nato a Lecco il 26 febbraio 1957, vive a Novara dal 1966. Giornalista dal 1986 ha svolto la professione quasi esclusivamente ai settimanali della Diocesi di Novara fino a diventarne direttore.

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