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Una mozione urgente di solidarietà all’Emilia Romagna “accende” il Consiglio. La minoranza: «Un monito per Novara»

Il documento, poi votato all'unanimità, ha portato la situazione nazionale nell'aula di Palazzo Cabrino. I rappresentanti del Pd: «Queste cose accadono a causa dei cambiamenti climatici. Non si tratta di una fatalità. Quanto accaduto un domani potrebbe succedere a noi»

Un minuto di silenzio e una mozione urgente (poi votata da tutta l’assemblea di Palazzo Cabrino) di solidarietà alle popolazioni dell’Emilia Romagna e delle Marche colpite dall’alluvione dei giorni scorsi. Si è aperta così la seduta di ieri mattina, giovedì 18 maggio, del Consiglio comunale di Novara.


Sull’argomento il dibattito è stato aperto da Mauro Gigantino (Fratelli d’Italia) che, «oltre a esprimere la vicinanza istituzionale del nostro Comune», ha voluto «rimarcare l’operato delle forze dell’ordine, oltre che del personale dell’Esercito, Vigili del fuoco, Protezione civile nel prendersi cura delle persone i difficoltà, senza risparmiarsi e con il sorriso sulle labbra».


Arduino Pasquini (Lega), che nell’amministrazione provinciale ricopre l’incarico di consigliere con delega alla Protezione civile, ha spiegato che da Novara «sono undici le persone partite alla volta delle zone colpite dall’alluvione. In occasione di una recente esercitazione svoltasi a Bolzano Novarese ho avuto modo ancora una volta di riscontrare la professionalità e l’importanza del mondo del volontariato nell’ambito del “sistema Italia”». Pasquini ha quindi informato che i soccorsi partiti da Novara si trovano nel comune di Molinella (località all’estremità nord-orientale del Bolognese), dove il personale viene attualmente impiegato nelle operazioni di soccorso agli abitanti e nella costruzione di argini artificiali per contenere eventuali future esondazioni».


Sul fronte delle minoranze la “dem” Cinzia Spilinga, unendosi ai ringraziamenti, ha però voluto fare una riflessione: «Non nascondiamo la testa sotto la sabbia e non dimentichiamoci che queste cose accadono a causa dei cambiamenti climatici, non si tratta di un semplice maltempo. La politica non si deve dimenticare che le sue scelte influenzano certe situazioni. Anche a Novara purtroppo si stanno facendo scelte che forse in futuro potrebbero creare la stessa cosa. Oltre alla solidarietà dobbiamo ricordarci anche di questo».


«Oggi ci sono loro, domani potremmo esserci noi – ha aggiunto la collega di partito Emanuela Allegra – Purtroppo le conseguenze erano prevedibili, perché quando si fanno delle scelte contro la natura, questa prima o poi si ribella. Quando gli alvei dei fiumi non vengono puliti l’acqua non può essere contenuta». E ancora: «Non possiamo più permetterci di fare delle scelte che non siano sostenibili. Rispetto alla questione di Pernate ci siamo schierati, perché anche quella zona ha questo problema. Eppure sono state fatte scelte di insediamenti, di cementificazione. Se si cominciasse ad ascoltare la voce degli esperti certi disastri si potrebbero prevenire». «In Italia chi governa ha la memoria corta – così Rossano Pirovano – Sarebbe importane investire in prevenzione».

«Quello al quale stiamo assistendo è un evento climatico estremo – ha chiuso gli interventi Mattia Colli Vignarelli – diretta conseguenza dell’impatto dell’umanità sul clima. Non si tratta di una fatalità. Più andiamo verso questa strada, più la temperatura globale aumenta. Noi possiamo ancora mitigare gli effetti creati, cercando di limitare questi eventi in futuro. Occorre proteggere la biodiversità, smettere dio consumare suolo. Si tratta di una preoccupazione esistenziale. Se vogliamo raggiungere certi biettivi, e Novara se li è dati, dobbiamo prendere sul serio certe azioni con politiche di adattamento. Questo documento deve essere per noi un monito».

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Luca Mattioli

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