Novara e il dramma degli affitti: le esperienze di studenti e famiglie

Rispetto alla vicina Milano il mercato immobiliare a Novara vive un’altra situazione, ma anche in città non mancano i problemi, soprattutto riguardo all’aumento spropositato del prezzo degli affitti e alla carenza di offerta.

Una delle categorie più colpite è quella degli studenti che, complice l’incremento dell’offerta formativa dell’università, sempre più cerca alloggi a Novara con parecchie difficoltà.

Christian è uno di loro e a La Voce ha raccontato la sua esperienza di ricerca di un alloggio: «Mi sono trasferito a Novara al terzo anno del corso di medicina, perché ho iniziato a frequentare il tirocinio e quindi avevo bisogno di essere stabilmente in città. All’inizio vivevo in una casa insieme ad altre otto persone e pagavo circa 400 euro di affitto, escluse le spese, per la mia stanza. Adesso, invece, insieme a un collega sono riuscito a trovare un trilocale al prezzo di 300 euro a testa sempre escluse le spese, ma la ricerca è stata faticosa. I problemi maggiori si verificano tra agosto e settembre quando l’offerta schizza e spesso non è all’altezza delle nostre esigenze, che non sono normali, non non pretese».

LEGGI IL SERVIZIO SUL CARO AFFITTI A NOVARA Caro affitti a Novara: la crisi abitativa peggiora, appartamenti a ruba e prezzi alle stelle

Tra gli studenti le agenzie immobiliari non vanno per la maggiore, si preferisce il passa parola per risparmiare sui costi di intermediazione, come racconta Martina, anche lei studentessa di medicina che vive insieme ad altre tre compagne in una casa nei pressi della stazione: «Il costo dell’affitto è di 380 euro al mese, escluse le spese, ma la parte più difficile è stata riuscire a trovare una casa vivibile. Durante la mia ricerca ho visto soluzioni che non consiglierei nemmeno al mio peggior nemico».

Nel capoluogo, quindi, la domanda di abitazioni è più alta rispetto all’offerta che e molto spesso non risponde a standard minimi di qualità, non solo quando si tratta di studenti, ma anche in situazioni diverse come quella di Massimo, 50enne, papà separato, a riposo lavorativo a causa di un problema di salute, che percepisce una pensione seppur non elevata, che non riesce a trovare un alloggio: «Nessuno vuole affittare a una persona nelle mie condizioni, non riesco a permettermi una casa degna di questo nome: affitti per monolocali dignitosi non scendono sotto i 550/600 euro al mese, i bilocali 700/800, io percepisco 950 euro di pensione: come potrei fare? Sono stato costretto a trasferirmi dalla città in provincia dove ho trovato un bilocale, con standard minimi di vivibilità, a 500 euro. La maggior parte delle volte non riesco ad arrivare a fine mese. Non si può andare avanti così».

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Luca Galuppini

24 anni, laureato con lode in Politics, Philosophy and Public Affairs presso l'Università degli Studi di Milano, lavora come addetto stampa.

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Novara e il dramma degli affitti: le esperienze di studenti e famiglie

Rispetto alla vicina Milano il mercato immobiliare a Novara vive un’altra situazione, ma anche in città non mancano i problemi, soprattutto riguardo all’aumento spropositato del prezzo degli affitti e alla carenza di offerta.

Una delle categorie più colpite è quella degli studenti che, complice l’incremento dell’offerta formativa dell’università, sempre più cerca alloggi a Novara con parecchie difficoltà.

Christian è uno di loro e a La Voce ha raccontato la sua esperienza di ricerca di un alloggio: «Mi sono trasferito a Novara al terzo anno del corso di medicina, perché ho iniziato a frequentare il tirocinio e quindi avevo bisogno di essere stabilmente in città. All’inizio vivevo in una casa insieme ad altre otto persone e pagavo circa 400 euro di affitto, escluse le spese, per la mia stanza. Adesso, invece, insieme a un collega sono riuscito a trovare un trilocale al prezzo di 300 euro a testa sempre escluse le spese, ma la ricerca è stata faticosa. I problemi maggiori si verificano tra agosto e settembre quando l’offerta schizza e spesso non è all’altezza delle nostre esigenze, che non sono normali, non non pretese».

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Tra gli studenti le agenzie immobiliari non vanno per la maggiore, si preferisce il passa parola per risparmiare sui costi di intermediazione, come racconta Martina, anche lei studentessa di medicina che vive insieme ad altre tre compagne in una casa nei pressi della stazione: «Il costo dell’affitto è di 380 euro al mese, escluse le spese, ma la parte più difficile è stata riuscire a trovare una casa vivibile. Durante la mia ricerca ho visto soluzioni che non consiglierei nemmeno al mio peggior nemico».

Nel capoluogo, quindi, la domanda di abitazioni è più alta rispetto all’offerta che e molto spesso non risponde a standard minimi di qualità, non solo quando si tratta di studenti, ma anche in situazioni diverse come quella di Massimo, 50enne, papà separato, a riposo lavorativo a causa di un problema di salute, che percepisce una pensione seppur non elevata, che non riesce a trovare un alloggio: «Nessuno vuole affittare a una persona nelle mie condizioni, non riesco a permettermi una casa degna di questo nome: affitti per monolocali dignitosi non scendono sotto i 550/600 euro al mese, i bilocali 700/800, io percepisco 950 euro di pensione: come potrei fare? Sono stato costretto a trasferirmi dalla città in provincia dove ho trovato un bilocale, con standard minimi di vivibilità, a 500 euro. La maggior parte delle volte non riesco ad arrivare a fine mese. Non si può andare avanti così».

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