Il novarese don Guenzi nuovo Consultore del Dicastero Dottrina della Fede

La Sala Stampa Vaticana ha reso nota oggi la nomina voluta dal Papa, con altri 27 Consultori, tra cui sei donne. Il sacerdote novarese ha tre lauree e diverse docenze in Teologia morale

Il sacerdote novarese don Pierdavide Guenzi è stato nominato dal Papa tra i nuovi Consultori del Dicastero per la Dottrina della Fede, prima della riforma di papa Paolo VI noto come Sant’Uffizio. Un riconoscimento molto importante, annunciato oggi nel bollettino della Sala Stampa Vaticana.

Don Pierdavide Guenzi (nella foto in alto, con la sede del Dicastero a Roma) è nato a Novara e ha 59 anni, ordinato sacerdote nel 1989. Ha conseguito il Baccellierato in Teologia nello stesso anno e nel 1991 La Licenza in Teologia, “summa cum laude”, con specializzazione in Teologia Morale, presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma, dove, nel 2013 ha conseguito, “summa cum laude”, il titolo di Dottore in Teologia (PhD).

Ha un lungo curriculum di incarichi: oggi è presidente dell’Associazione Teologica Italiana per lo Studio della Morale ed è professore ordinario di Teologia morale del matrimonio e della famiglia presso il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per le Scienze del matrimonio e della famiglia, oltre che docente di teologia morale alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale (sedi di Milano e Torino) e all’Università Cattolica del S. Cuore di Milano. Nella nostra diocesi ha lavorato all’Ufficio Catechistico ed è stato responsabile della Pastorale della Salute, rimanendo assistente spirituale della locale Associazione Medici Cattolici, e vicino all’Opera Federativa Trasporto Ammalati a Lourdes e al Centro Volontari della Sofferenza. Dal 1991 insegna teologia morale allo Studio teologico San Gaudenzio e all’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Novara.

Negli scorsi anni ha fatto parte del Comitato Etico dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria “Maggiore della Carità di Novara”, fino a diventarne presidente.

CHE COSA E’ IL DICASTERO

I nuovi Consultori sono 28, in gran parte italiani e tra loro figurano sei donne, religiose e laiche.

Il Dicastero è guidato dal prefetto card. Víctor Manuel Fernández e ha una sezione dottrinale (tra i vari compiti deve promuovere la teologia e la catechesi, comprendere il significato dell’esistenza alla luce della fede a fronte delle domande poste dal progresso, infine esaminare i documenti degli altri dicasteri vaticani) e una sezione disciplinare (che si occupa dei “delitti” contro la fede, la morale e i sacramenti e promuove iniziative di formazione per i vescovi).

Per i suoi studi il Dicastero è coadiuvato da un gruppo di Consultori, esperti cattolici, le cui Adunanze si tengono periodicamente e i loro pareri o analisi vengono discussi dalla Sessione Ordinaria del Dicastero con voto deliberativo. Ogni decisione è poi sottoposta all’approvazione definitiva del Papa.

Condividi:

Facebook
WhatsApp
Telegram
Email
Twitter

Condividi l'articolo

© 2020-2024 La Voce di Novara - Riproduzione Riservata
Iscrizione al registro della stampa presso il Tribunale di Novara

Redazione

Redazione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Il novarese don Guenzi nuovo Consultore del Dicastero Dottrina della Fede

La Sala Stampa Vaticana ha reso nota oggi la nomina voluta dal Papa, con altri 27 Consultori, tra cui sei donne. Il sacerdote novarese ha tre lauree e diverse docenze in Teologia morale

Il sacerdote novarese don Pierdavide Guenzi è stato nominato dal Papa tra i nuovi Consultori del Dicastero per la Dottrina della Fede, prima della riforma di papa Paolo VI noto come Sant’Uffizio. Un riconoscimento molto importante, annunciato oggi nel bollettino della Sala Stampa Vaticana.

Don Pierdavide Guenzi (nella foto in alto, con la sede del Dicastero a Roma) è nato a Novara e ha 59 anni, ordinato sacerdote nel 1989. Ha conseguito il Baccellierato in Teologia nello stesso anno e nel 1991 La Licenza in Teologia, “summa cum laude”, con specializzazione in Teologia Morale, presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma, dove, nel 2013 ha conseguito, “summa cum laude”, il titolo di Dottore in Teologia (PhD).

Ha un lungo curriculum di incarichi: oggi è presidente dell’Associazione Teologica Italiana per lo Studio della Morale ed è professore ordinario di Teologia morale del matrimonio e della famiglia presso il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per le Scienze del matrimonio e della famiglia, oltre che docente di teologia morale alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale (sedi di Milano e Torino) e all’Università Cattolica del S. Cuore di Milano. Nella nostra diocesi ha lavorato all’Ufficio Catechistico ed è stato responsabile della Pastorale della Salute, rimanendo assistente spirituale della locale Associazione Medici Cattolici, e vicino all’Opera Federativa Trasporto Ammalati a Lourdes e al Centro Volontari della Sofferenza. Dal 1991 insegna teologia morale allo Studio teologico San Gaudenzio e all’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Novara.

Negli scorsi anni ha fatto parte del Comitato Etico dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria “Maggiore della Carità di Novara”, fino a diventarne presidente.

CHE COSA E’ IL DICASTERO

I nuovi Consultori sono 28, in gran parte italiani e tra loro figurano sei donne, religiose e laiche.

Il Dicastero è guidato dal prefetto card. Víctor Manuel Fernández e ha una sezione dottrinale (tra i vari compiti deve promuovere la teologia e la catechesi, comprendere il significato dell’esistenza alla luce della fede a fronte delle domande poste dal progresso, infine esaminare i documenti degli altri dicasteri vaticani) e una sezione disciplinare (che si occupa dei “delitti” contro la fede, la morale e i sacramenti e promuove iniziative di formazione per i vescovi).

Per i suoi studi il Dicastero è coadiuvato da un gruppo di Consultori, esperti cattolici, le cui Adunanze si tengono periodicamente e i loro pareri o analisi vengono discussi dalla Sessione Ordinaria del Dicastero con voto deliberativo. Ogni decisione è poi sottoposta all'approvazione definitiva del Papa.