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Da Comoli Ferrari otto borse di studio agli alunni dell’istituto Omar

In memoria del fondatore dell’azienda Cavaliere di Gran Croce Paolo Ferrari

Si è rinnovato per il 25esimo anno un appuntamento ormai tradizionale per Comoli Ferrari, voluto da Giuseppe e Giampaolo Ferrari, figli del fondatore dell’azienda Cavaliere di Gran Croce Paolo Ferrari: la consegna delle borse di studio agli studenti dell’istituto tecnico Omar di Novara.

«Non si tratta solo di portare avanti una tradizione a cui siamo molto legati, che mosse i primi passi ormai nel lontano 1998, dalla volontà di mio padre e mio zio in memoria di mio nonno, ma di proseguire una strada che ci definisce come azienda – ha dichiarato Paolo Ferrari, AD di Comoli Ferrari, durante al premiazione -. Il settore, in questo momento, sta vivendo una sfida importante: quella di trovare le competenze e le attitudini giuste, nelle persone che possono davvero portare le imprese nel futuro. E noi, come Comoli Ferrari, siamo assolutamente convinti che buona parte di questo percorso andrà fatto con le nuove generazioni».

Le borse di studio, del valore di mille euro a studente, sono state assegnate a otto allievi, due in più rispetto agli ultimi anni, di formazione Elettrotecnica, Elettronica, Robotica e in ambito Automazione per l’anno scolastico 2023-24. Sono stati premiati, per le classi quinte, Matteo Lupi e Andrea Gincu; oltre a Francesco Spateri, Jaskaran Singh e Federico Nosotti, che hanno ottenuto il riconoscimento per il secondo anno di fila; per le classi quarte invece Pietro Galanti, Emanuele Di Monte, Tommaso Caligari, tutti con una media tra l’otto e il nove ottenuta lo scorso anno.

«Comoli Ferrari, con cui personalmente ho l’onore di collaborare da 15 anni e con cui la nostra scuola ha un rapporto che si perde nel tempo, non ci ha mai abbandonato, e l’evento di oggi ne è un brillante esempio – ha sottolineato il dirigente scolastico, Franco Ticozzi -. Sono ben otto gli allievi che quest’anno vengono premiati per i loro meriti scolastici, li conosco ad uno ad uno e so che avranno un brillante futuro da giocarsi. Il 2023 per noi è stato un anno molto bello ma anche molto difficile: a giugno è crollato il tetto della manica C, hanno dovuto abbattere la parte più recente della scuola dove c’erano i laboratori del Dipartimento di elettronica e di meccanica, ma ci siamo rimboccati le maniche e siamo ripartiti, contando solo sulle nostre forze. Ad oggi abbiamo 6 sedi, l’ultima di Lumellogno è stata aperta giovedì scorso, e proprio lì ci sono i ragazzi dell’indirizzo di Robotica. Sembra quasi che le difficoltà ci aiutino a superare i nostri limiti».

A premiare gli studenti i vertici dell’azienda, la vicepresidente Federica Cristina con Anastasia, Margherita e Paolo Ferrari, nipoti del fondatore. In rappresentanza dell’istituto tecnico, il dirigente Francesco Ticozzi con i professori Gianni Denetto eFrancesca Bergamaschi.

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