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Ampliamento discarica di Maggiora, interrogazione in Regione. Rossi: «Non si tutela il territorio»

Il consigliere regionale, primo firmatario, punta il dito contro l'assessore all'Ambiente Marnati: «Si fa scudo con questioni strettamente tecniche»

L’ampliamento dell’impianto di raccolta di inerti di Maggiora approda in Regione con un’interrogazione presentata dal gruppo consiliare del Partito Democratico. Dopo il parere favorevole del consiglio comunale alla richiesta di allargamento del sito da parte della società di gestione , ora la commissione provinciale è in attesa di ricevere integrazioni da parte della società stessa.

«Ogni volta che l’esecutivo si trova a dover gestire una situazione delicata sceglie di lavarsene le mani e scaricare le responsabilità» commenta così il consigliere regionale e segretario del Pd, Domenico Rossi, primo firmatario dell’interrogazione rivolta all’assessore all’Ambiente, Matteo Marnati, sul progetto che prevede l’espansione dell’attuale impianto di raccolta di inerti con tre nuove aree di conferimento per 41.885 metri quadrati di superficie e 220.027 metri cubi di rifiuti tra i comuni di Maggiora e Cureggio.

«L’assessore ha liquidato l’interrogazione sottolineando che “la Regione non è coinvolta nel procedimento per gli aspetti relativi alla gestione dei rifiuti’” che “la programmazione regionale non può comunque introdurre vincoli e limitazioni specifici” e che “la sede opportuna per considerare la proposta dell’ampliamento della discarica risulta essere la Conferenza dei servizi’ a cui, guarda caso, ‘la Regione non è tenuta a partecipare” – specifica Rossi -. Marnati si fa scudo con questioni strettamente tecniche ma ci saremmo aspettati una presa di posizione politica chiara a favore del territorio e della salute dei cittadini anche considerato che la provincia di Novara, ente su cui vengono scaricate le responsabilità della procedura, è guidata dalla stessa maggioranza che governa, al momento, la Regione.

«L’area oggetto del possibile ampliamento è parte integrante di un territorio di pregio agricolo, vitivinicolo, turistico – aggiunge Rossi -. Un intervento tanto invasivo potrebbe rappresentare un danno, oltre che per la flora e la fauna locale, anche per i numerosi progetti di valorizzazione messi in atto dalle amministrazioni locali così come per le aziende che operano nel settore agroalimentare».

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Cecilia Colli

Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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