
La pulce nell’orecchio
Non nascondo che mi aveva creato una certa curiosità la scenografia “playgorund” di Guido Buganza, mi dava una certa tranquillità la regia di Carmelo Rifici,
Non nascondo che mi aveva creato una certa curiosità la scenografia “playgorund” di Guido Buganza, mi dava una certa tranquillità la regia di Carmelo Rifici,
Per il suo ultimo film (almeno secondo le stesse recenti dichiarazioni del grande regista britannico), Ken Loach ha scelto di girare un film “in purezza”,
Il commento ad un concerto della Scala rischia sempre di diventare un peana sulla musica, sugli interpreti e sul teatro, ma è un rischio che
Ammetto una debolezza (una delle tante), ovvero che quando sul retro di copertina di un libro leggo “È stato in grado di incarnare un certo
Ormai non è più una novità che la natura e l’ambiente siano diventati soggetti artistici molto frequentati. Si dirà che la natura è sempre stata
Non nascondo che mi aveva creato una certa curiosità la scenografia “playgorund” di Guido Buganza, mi dava una certa tranquillità la regia di Carmelo Rifici, mentre il testo di Feydeau non mi entusiasmava certo, ma comunque, se vogliamo, anche il vaudeville ha il suo fascino, e un po’ di teatro
Per il suo ultimo film (almeno secondo le stesse recenti dichiarazioni del grande regista britannico), Ken Loach ha scelto di girare un film “in purezza”, come si direbbe per il vitigno di un un vino
Dalla rubrica Chez Mimich
Il commento ad un concerto della Scala rischia sempre di diventare un peana sulla musica, sugli interpreti e sul teatro, ma è un rischio che va corso, poiché il piacere di scriverne è sempre di gran lunga superiore al rischio
Ammetto una debolezza (una delle tante), ovvero che quando sul retro di copertina di un libro leggo “È stato in grado di incarnare un certo esprit tutto parigino …” allora metto da parte ogni indugio
Dalla rubrica Chez Mimich
Ormai non è più una novità che la natura e l’ambiente siano diventati soggetti artistici molto frequentati. Si dirà che la natura è sempre stata un soggetto privilegiato dell’arte, e ciò è indubitabilmente vero, ma non nello stesso modo di oggi