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Inaugurata la scuola per prototipisti: un “tassello” in più per l’alta moda

Questa mattina, sabato 24 settembre, presso le ex officine grafiche di corso della Vittoria sono stati presenti gli spazi che ospiteranno i corsi dell'Istituto Secoli. Il sindaco Canelli: «Dobbiamo fare squadra per difendere una delle eccellenza che già possediamo sul nostro territorio»

Il distretto cittadino dell’alta moda possiede da oggi un “tassello” in più. Questa mattina, sabato 24 settembre, sono stati ufficialmente inaugurati, presso le ex officine grafiche di corso dell Vittoria, gli spazi che ospiteranno la scuola per prototipisti curata dall’Istituto Secoli. Lezioni, che prenderanno il via all’inizio del prossimo mese di ottobre, alle quali faranno seguito stage nelle aziende che partecipano alla formazione come Gucci, Versace, Alexander McQueen, Zamasport, Herno e Zegna. Qui gli studenti dovranno imparare sul campo un ruolo cruciale come quello di trasformare il bozzetto dello stilista in un vero e proprio capo di abbigliamento.


«Oggi nasce qualcosa di vivo – ha detto Matteo Secoli, presidente dell’omonimo istituto – grazie alla richiesta del sindaco e dalla dalla sua visione, che ci ha cercato, raccontandoci quali erano le esigenze, aprendoci le porte, aiutandoci in qualche modo a rendere oggi questa speranza qualcosa di reale». Su come sia nata questa idea ha voluto ricordarlo lo stesso primo cittadino novarese: «Uno dei punti cardine dello sviluppo di Novara, oltre ad attrarre nuovi investimenti, è rappresentato dalla difesa delle eccellenze che già ci sono, fra tutti il distretto della moda, presente con marchi importantissimi. Nostro compito, quello del pubblico, è stato quello di “accompagnare” gli imprenditori senza peraltro entrare nelle loro dinamiche interne».


Da quella che Canelli ha definito una “chicchierata” con Claudio Marenzi, già presidente di Sistema moda Italia, è emerso che un tallone di Achille era rappresentato dalla carenza di prototipisti: «Mancava questa professionalità e qui è nata l’idea di creare questo percorso formativo specifico che poi si potrà allargare e arricchire con nuove proposte per i nostri ragazzi, in uno spazio dove si è fatta tanta industria in passato e che doveva essere riqualificato, vicinissimo all’autostrada e al distretto della moda, che ora non potrà contare solo sulla produzione ma anche sulla logistica». Dopo produzione e logistica mancava insomma la “terza gamba”, quella della formazione, «che rende un distretto forte, solido e con la prospettiva di un duratura nel tempo importante».


Ancora Secoli ha proposto due riflessioni: «Le aziende sono qui a testimoniare che l’industria della moda è un settore che ha necessità di giovani. Dobbiamo raccontarlo a chi in domani dovrebbe diventare parte integrante di questo mondo. Poi non è vero che non esiste in Italia gente che non abbia voglia di cucire. Lo stiamo dimostrando. Siamo partiti nello scorso marzo con venti studenti ma senza una scuola, senza un progetto formativo. Il messaggio che lanciamo alle aziende è quello che serve gente che non solo sappia cucire, ma che abbia competenza sul prodotto. Molti pensano alla sfilata di moda, ma la vera magia è conoscere quello che sta dietro».


Preddendo spunto dalle parole del sindaco il presidente di Herno, Claudio Marenzi, ha parlato di competenza e magia: «La prima la stiamo perdendo ma qui bisognerà imparare a realizzare un capo intero, dal disegno alla modellistica sino alle nuove applicazioni. Si parte dal cucire per arrivare ad essere dei responsabili di produzione, dei dirigenti. Però bisogna avere pazienza, non fretta».


Una scuola di alta formazione destinata anche alla creazione di nuovi posti di lavori. Al termine del primo ciclo didattico farà seguito il già accennato stage della durata di un paio di mesi nei laboratori delle aziende partner e ognuna di essa si è impegnata a garantire almeno tre percorsi finalizzati all’assunzione.

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Luca Mattioli

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