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Volley, la Igor a Treviso alla ricerca di un’altra impresa

Dopo l'esaltante successo al tie-break in garadue mercoledì sera le ragazze di Bernardi impegnate questa sera nella “bella” contro l'Imoco Conegliano per accedere alla finale scudetto. Il discorso “motivazionale” alla squadra di patron Leonardi e il pensiero di Danesi: «Anche loro sono umane»

E’ davvero l’ultimo atto, imprevedibile ma forse per questo da vivere ancora più intensamente. Dopo l’esaltante successo al tie-break di mercoledì sera in garadue (nella foto LVF) la Igor Novara è tornata a Treviso dove questa sera al “Pala Verde” (fischio d’inizio alle 20,30 con diretta contemporanea su Rai Sport, Sky Sport e VBTV e direzione arbitrale affidata alla coppia internazionale Vagni – Goitre) si giocherà contro la Prosecco Doc Imoco Conegliano la “bella” che darà diretto a sfidare a partire da mercoledì prossimo la Savino Del Bene Scandicci nella finale per lo scudetto 2024.


E’ forse trascorso poco tempo per metabolizzare quanto sia davvero successo tre sere fa. I ritmi incalzanti di questi play off non concedono molti spazi, sia in caso di sconfitte che di vittorie. Ma la nella squadra azzurra la consapevolezza di aver compiuto qualcosa di eccezionale è viva. L’impresa di mercoledì ha caricato ulteriormente Cristina Chirichella e compagne, più che mai alla ricerca di un’altra impresa in un palazzetto come quello trevigiano, da tempo avaro di soddisfazioni per i colori novaresi (l’ultimo successo risale a sei anni fa), dove potranno contare sul sostegno di un centinaio di tifosi.


Nella mattinata di ieri, prima della partenza della squadra alla volta del Veneto, patron Fabio Leonardi ha tenuto un discorso “motivazionale” alle ragazze: «Ho detto loro che hanno compiuto un’impresa, dando un’ondata di entusiasmo a tutta Novara. La gente è impazzita. In dodici anni non ho mai visto un tifo come quello di mercoledì sera, neppure nella stagione dello scudetto o in quella della Champions».


«Le ragazze – ha continuato Leonardi – hanno dimostrato di avere coraggio, qualità, resistenza, concentrazione e freddezza mentale dino alla fine. Passare dal 2-0 al 2-2 per poi vincere al tie-break stando sempre davanti non è stato facile. Devo ringraziare ancora una volta il nostro coach per un’annata, indipendentemente da come finirà questa sfida contro Conegliano, da incorniciare. Con tutti gli infortuni che abbiamo avuto, giocando alcune partite con le ragazze contate, siamo riusciti a migliorare la posizione finale in regular season con la soddisfazione di vincere a Milano; abbiamo conquistato una Challange Cup, cosa tutt’altro che facile perché abbiamo trovato squadre forti. Alla squadra ho detto solo che ci dovranno provare, hanno dimostrato che Conegliano non è invincibile e imbattibile. Però dovranno andare in campo spingendo in tutti i fondamentali, lottare, difendere, aiutarsi. Siamo tutti molto fiduciosi».


Messaggio recepito dal gruppo: «Da parte nostra – ha detto Anna Danesi, una delle ex insieme a Eleonora Fersino – l’intenzione è ancora quella di mettere in campo la miglior prestazione possibile. Siamo consapevoli – ha aggiunto la centrale bresciana – che potrebbe non bastare, perché di fronte abbiamo la squadra più forte del mondo, ma anche che questo sia l’unico modo per uscire senza alcun rimpianto. Per questo dovremo prenderci qualche rischio in più». Cosa è cambiato rispetto all’inizio della serie? «Non l’ostacolo da affrontare, però abbiamo mostrato a noi e a loro che sono umane, quando sembravano non esserlo. Abbiamo mostrato a noi stesse che siamo in grado di batterle e questo ora lo sanno anche loro».

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Luca Mattioli

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