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Trecate, la minoranza: «Emergenza Covid, rivediamo il bilancio»

Rivedere il bilancio e focalizzarsi su tre linee guida: è questa la proposta dei consiglieri trecatesi di minoranza Partito democratico e Nel cuore di Trecate per fronteggiare l’emergenza Coronvirus. «Ci è stata negata le commissioni Bilancio e Servizi sociali ma ci sono state negate. Non vogliamo fare polemiche, sebbene sia una decisione della maggioranza assolutamente ingiusta, – dice il consigliere Marco Uboldi a nome dei due gruppi – vogliamo comunque essere propositivi».

Queste le linee guida da seguire secondo la loro analisi, ancor per andare incontro ai 123mila euro del Governo ritenuti non sufficienti per aiutare tutti: sospensione di tutti gli investimenti rinviabili agli anni successivi e delle spese derogabili come feste ed eventi; chiusura delle scuole e dei servizi ai cittadini per due mesi produce sicuramente delle economie di spesa, a esempio le utenze delle scuole, il servizio di pre e dopo scuola, i contributi sulle mense scolastiche, isola ecologica. Il comune deve procedere al calcolo di tutti questi risparmi e procedere al riutilizzo per i cittadini e le famiglie in difficoltà; riduzione di tutte le tasse comunali per negozianti e piccole imprese, non un rinvio dei pagamenti  ma una reale riduzione dell’importo da pagare sulla base degli effettivi mesi lavorati nel 2020.

 

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Per i servizi sociali: «Immediato potenziamento del settore, con l’aiuto di personale di altri settori che possono, temporaneamente, ridurre al minimo le proprie attività; dare precedenza a chi si trova in situazione di difficoltà economica proprio per effetto dell’emergenza in corso (nell’assegnazione dei buoni spesa, differenziando tra vecchie e nuove emergenze economiche, raggiungendo anche chi non era mai stato aiutato dal nostro Comune; – continuano – destinare all’emergenza alimentare tutti i benefit Markas e non solo le derrate del Pane quotidiano e i pacchi e supportare i nostri volontari Caritas e/o Cri anche dal punto di vista logistico con punti di distribuzione, magazzino e trasporto; istituire un numero verde dedicato alle richieste di aiuto alimentare al fine di configurare al meglio la composizione delle borse a seconda delle caratteristiche del nucleo familiare e di regolamentare l’accesso ai punti di distribuzione; assistenza per i bambini dei nuclei familiari sottoposti a isolamento e/o ospedalizzazione: organizzare un centro di assistenza anche residenziale, con il supporto di personale dedicato, anche attraverso il Cisa; assistenza allo studio, anche coinvolgendo ragazzi per aiuto online con i compiti a casa».

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Elena Mittino

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