Le Librerie di una volta a Novara 

A Novara una grande libreria storica è stata ed è tuttora ” La Casa del Libro”, oggi Mondadori Bookstore fondata da Ottavio Lazzarelli, un uomo che a prima vista ti sembrava Kirk Douglas, bello come un attore americano, sotto i portici del Teatro Coccia.

Ottavio Lazzarelli , libraio discendente di una famiglia di bancarellai, venditori ambulanti toscani di libri, fondatori del Premio Bancarella, insieme alla sua squisita e dolce sposa, la Signora Matilde, ha venduto per decenni libri a tutta Novara.

Era questa la grande e unica Libreria Novarese.

Si affiancava a questa la Libreria De Agostini, dell’omonima casa editrice, sita prima in Via Rosselli e poi dopo che la De Agostini costruì , al posto dei suoi vecchi stabilimenti, l’attuale edificio circolare, per tutti i Novaresi, il Colosseo, si trasferì in uno spazio molto più grande al piano terra del palazzo, dove oggi c’è un bar pasticceria e altri esercizi.

A fare concorrenza a Lazzarelli negli anni ’70 arrivò in un seminterrato di Via Solaroli la Libreria La Talpa, di Settembri, Buscaglia e Martelli, allora giovani che si rivolgevano ad altri giovani che amavano l’editoria politicamente impegnata e anche alternativa, erano gli anni del dominio della saggistica.

Oggi La Talpa è in Viale Roma, non la gestiscono più loro e si è fusa con la De Agostini.

Libreria specializzata in libri religiosi era quella delle Suore Paoline, altra libreria antica, ormai fra i negozi più antichi del centro storico e della città.

Le buone Suore erano prima in Corso Italia in uno spazio ristretto miracolosamente stipato di libri, poi si allargarono prima in una traversa del Corso e oggi sempre alla fine dello stesso in una location più ampia e luminosa.

Agli inizi degli anni ’80 fu la volta dei giovani fratelli Marco e Gianni Malerba che aprirono una Libreria sul Corso Garibaldi vicino alla Stazione, in posizione strategica, prima in un locale più piccolo che oggi ospita un negozio di strumenti musicali e poi prendendo il posto del Bar Ligure dove oggi c’è una panetteria all’angolo con Via dei Caccia.

I fratelli Malerba avevano imparato sul campo a fare i librai gestendo fin da giovani studenti liceali, ancora minorenni, il mercatino dei libri scolastici usati, iniziativa di successo del Movimento studentesco che in tutta Italia formò generazioni di nuovi librai.

Malerba successivamente affiliandosi anche a grandi catene nazionali si trasferì poi in Piazzetta delle Erbe, dove ora insiste una profumeria.

Ora Librami ha chiuso a Novara ma continua ad essere una libreria importante ad Arona.

Con gli anni Duemila sempre in Corso Italia arrivò Ibs, oggi Ubik, punto venduta fisico di una catena di successo on Line .

Anche a Novara le Librerie sono passate dall’essere un numero ristrettissimo a qualcuna di più, con la scolarizzazione di massa e la crescita dei consumi culturali, e ora a ridursi di nuovo, come alle origini, in seguito all’avvento del commercio on Line e al crescere della grande distribuzione dove si trova sempre uno scaffale solo con le novità del momento ma che sono più quelle che il grande pubblico cerca di più.

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Pier Luigi Tolardo

54 anni, novarese da sempre, passioni: politica, scrittura. Blogger dal 2001.

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Le Librerie di una volta a Novara 

A Novara una grande libreria storica è stata ed è tuttora ” La Casa del Libro”, oggi Mondadori Bookstore fondata da Ottavio Lazzarelli, un uomo che a prima vista ti sembrava Kirk Douglas, bello come un attore americano, sotto i portici del Teatro Coccia.

Ottavio Lazzarelli , libraio discendente di una famiglia di bancarellai, venditori ambulanti toscani di libri, fondatori del Premio Bancarella, insieme alla sua squisita e dolce sposa, la Signora Matilde, ha venduto per decenni libri a tutta Novara.

Era questa la grande e unica Libreria Novarese.

Si affiancava a questa la Libreria De Agostini, dell’omonima casa editrice, sita prima in Via Rosselli e poi dopo che la De Agostini costruì , al posto dei suoi vecchi stabilimenti, l’attuale edificio circolare, per tutti i Novaresi, il Colosseo, si trasferì in uno spazio molto più grande al piano terra del palazzo, dove oggi c’è un bar pasticceria e altri esercizi.

A fare concorrenza a Lazzarelli negli anni ’70 arrivò in un seminterrato di Via Solaroli la Libreria La Talpa, di Settembri, Buscaglia e Martelli, allora giovani che si rivolgevano ad altri giovani che amavano l’editoria politicamente impegnata e anche alternativa, erano gli anni del dominio della saggistica.

Oggi La Talpa è in Viale Roma, non la gestiscono più loro e si è fusa con la De Agostini.

Libreria specializzata in libri religiosi era quella delle Suore Paoline, altra libreria antica, ormai fra i negozi più antichi del centro storico e della città.

Le buone Suore erano prima in Corso Italia in uno spazio ristretto miracolosamente stipato di libri, poi si allargarono prima in una traversa del Corso e oggi sempre alla fine dello stesso in una location più ampia e luminosa.

Agli inizi degli anni ’80 fu la volta dei giovani fratelli Marco e Gianni Malerba che aprirono una Libreria sul Corso Garibaldi vicino alla Stazione, in posizione strategica, prima in un locale più piccolo che oggi ospita un negozio di strumenti musicali e poi prendendo il posto del Bar Ligure dove oggi c’è una panetteria all’angolo con Via dei Caccia.

I fratelli Malerba avevano imparato sul campo a fare i librai gestendo fin da giovani studenti liceali, ancora minorenni, il mercatino dei libri scolastici usati, iniziativa di successo del Movimento studentesco che in tutta Italia formò generazioni di nuovi librai.

Malerba successivamente affiliandosi anche a grandi catene nazionali si trasferì poi in Piazzetta delle Erbe, dove ora insiste una profumeria.

Ora Librami ha chiuso a Novara ma continua ad essere una libreria importante ad Arona.

Con gli anni Duemila sempre in Corso Italia arrivò Ibs, oggi Ubik, punto venduta fisico di una catena di successo on Line .

Anche a Novara le Librerie sono passate dall’essere un numero ristrettissimo a qualcuna di più, con la scolarizzazione di massa e la crescita dei consumi culturali, e ora a ridursi di nuovo, come alle origini, in seguito all’avvento del commercio on Line e al crescere della grande distribuzione dove si trova sempre uno scaffale solo con le novità del momento ma che sono più quelle che il grande pubblico cerca di più.

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