Pablo Gershanik apre Le Notti di Cabiria con “52”: unica tappa italiana

La stagione teatrale inaugura nei giardini del Museo Faraggiana

Una miniatura. Un attore solo. Una città da ricostruire, pezzo dopo pezzo. Con “52”, Pablo Gershanik apre la stagione 2025 di Le Notti di Cabiria, martedì 10 giugno alle 21.30 nel suggestivo giardino del Museo Faraggiana. Uno spettacolo intimo e visionario, che è al tempo stesso atto teatrale e rito di memoria, e che arriva in Italia per un’unica tappa europea.

Chi è Pablo Gershanik? Attore, regista, pedagogo, argentino. Un artista che ha attraversato accademie e palcoscenici di mezzo mondo, e che porta con sé una storia personale segnata dalla violenza politica: suo padre, medico impegnato civilmente, fu assassinato dalla dittatura militare argentina. Ma è proprio da questa ferita che nasce “52”: un’opera che non chiede di dimenticare, ma di trasformare il dolore in consapevolezza collettiva.

Al centro della scena, una maquette in scala della città di La Plata: la città in cui tutto è accaduto, ricostruita minuziosamente, quartiere per quartiere. Non è solo un plastico. È una macchina del tempo. Uno spazio scenico fatto di dettagli e di ombre, in cui ogni figura evoca un ricordo, ogni oggetto restituisce una voce. Un teatro che si fa dispositivo emotivo, per interrogare il passato e ricomporne il senso.

Prodotto nello stile inconfondibile della Compagnia Finzi Pasca, “52” si inserisce in quella tradizione di teatro visivo e poetico che da oltre quarant’anni mescola corpo, oggetti, luce e memoria. Uno spettacolo che è anche un incontro: con l’arte, con la Storia, con le possibilità che ancora restano quando tutto sembra perduto.

🎟 Info e biglietti su: www.cabiriateatro.com

Condividi:

Facebook
WhatsApp
Telegram
Email
Twitter

© 2025 La Voce di Novara - Riproduzione Riservata
Iscrizione al registro della stampa presso il Tribunale di Novara

Picture of Cecilia Colli

Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

Condividi l'articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Pablo Gershanik apre Le Notti di Cabiria con “52”: unica tappa italiana

La stagione teatrale inaugura nei giardini del Museo Faraggiana

Una miniatura. Un attore solo. Una città da ricostruire, pezzo dopo pezzo. Con “52”, Pablo Gershanik apre la stagione 2025 di Le Notti di Cabiria, martedì 10 giugno alle 21.30 nel suggestivo giardino del Museo Faraggiana. Uno spettacolo intimo e visionario, che è al tempo stesso atto teatrale e rito di memoria, e che arriva in Italia per un’unica tappa europea.

Chi è Pablo Gershanik? Attore, regista, pedagogo, argentino. Un artista che ha attraversato accademie e palcoscenici di mezzo mondo, e che porta con sé una storia personale segnata dalla violenza politica: suo padre, medico impegnato civilmente, fu assassinato dalla dittatura militare argentina. Ma è proprio da questa ferita che nasce “52”: un’opera che non chiede di dimenticare, ma di trasformare il dolore in consapevolezza collettiva.

Al centro della scena, una maquette in scala della città di La Plata: la città in cui tutto è accaduto, ricostruita minuziosamente, quartiere per quartiere. Non è solo un plastico. È una macchina del tempo. Uno spazio scenico fatto di dettagli e di ombre, in cui ogni figura evoca un ricordo, ogni oggetto restituisce una voce. Un teatro che si fa dispositivo emotivo, per interrogare il passato e ricomporne il senso.

Prodotto nello stile inconfondibile della Compagnia Finzi Pasca, “52” si inserisce in quella tradizione di teatro visivo e poetico che da oltre quarant’anni mescola corpo, oggetti, luce e memoria. Uno spettacolo che è anche un incontro: con l’arte, con la Storia, con le possibilità che ancora restano quando tutto sembra perduto.

🎟 Info e biglietti su: www.cabiriateatro.com

© 2025 La Voce di Novara
Riproduzione Riservata

Picture of Cecilia Colli

Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore