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L’artista Michele Viana premiato a Monte Carlo

Il neurologo ha sbaragliato la concorrenza in un contest indetto dalla prestigiosa rivista di arte Biancoscuro

Dagli esperti del settore è ormai considerato il “pittore dall’anima rock” per la sua capacità di adattarsi a plurime tecniche artistiche abbinata all’energia di un tratto moderno ed evocativo. Michele Viana, neurologo originario di Oleggio ma di stanza a Novara, ha da poco ricevuto l’ennesimo riconoscimento – la vittoria in un contest indetto dalla prestigiosa rivista di arte Biancoscuro – di una carriera che negli ultimi due anni ha letteralmente preso il volo.

«Non me lo aspettavo, sinceramente – racconta un elettrizzato Michele Viana – Biancoscuro per gli addetti ai lavori è una rivista di grande rilievo e attirare la loro attenzione, addirittura vincendo un contest, beh mi riempie senz’altro di gioia. Un contest – con premiazione finale che si è svolta alcune settimane fa a Monte Carlo – che ha visto la giuria critica della rivista premiare artisti provenienti da ogni parte del mondo. Sto vivendo un periodo carico di emozioni, perchè la mia pittura sta godendo di vetrine che mai mi sarei aspettato di guadagnarmi quando ho iniziato a dipingere. Per esempio, a settembre, è uscito Il catalogo d’arte contemporanea “Grandi Artisti contemporanei 2023” (“Letteratura alternativa”) che è la summa di un’attenta e mirata selezione degli artisti visivi che hanno esposto durante il programma Biennale di Internazionale d’Arte della città di Asti. Sono stato inserito tra gli artisti valevoli, peraltro posizionato come primo artista del catalogo cui sono state dedicate due pagine».

«Lunedì 31 ottobre, invece, è terminata la mostra “Paesaggi ed Emozioni” che si è tenuta nelle splendide sale di Palazzo Bellini di Oleggio. E’ ancora in corso la mostra “External Landscapes” al bar ristorante “Broletto Food and Drink” all’interno dell’omonimo complesso monumentale nel cuore di Novara. Il titolo si riferisce ai soggetti delle opere esposte, ovvero ad una serie di paesaggi “esterni”. L’esposizione, inaugurata il 30 settembre avrebbe dovuto concludersi il 25 ottobre ma vista la grande affluenza e interesse dimostrato dai visitatori si è deciso di prolungare l’esposizione ancora per alcune settimane». 

Ma la pittura, riuscirà mai a rubarti dal tuo lavoro attuale di neurologo? «No, rimane una grande passione che ho la fortuna di far conoscere a tantissime persone. I premi che sto ricevendo, ovviamente, mi lusingano, ma la neurologia rimane la mia priorità. L’arte è un canale che utilizzo per esprimere le mie emozioni, i tratti più intimi della mia persona e rimane una connessione indissolubile tra me e mio padre: è suo infatti il merito se mi sono avvicinato alla pittura».

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Paolo Pavone

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