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Al Circolo dei lettori il mese di marzo è con “Voci di donna”

Il festival letterario che da anni accompagna il mese dedicato alle donne. L'8 marzo incontro con le poesie di Sylvia Plath dedicate alle giornaliste scomparse Cristina Meneghini e Valeria Balossini

Al Circolo dei lettori il mese di marzo è con “Voci di donna”, Il festival letterario che da anni accompagna il mese dedicato alle donne. Anche questa volta sono molte le voci di autrici italiane e internazionali protagoniste del progetto “Storie di ogni genere” che vede affiancati autori e autrici di saggi e romanzi a dialogare su temi emergenti nella loro declinazione al femminile quali famiglia e maternità, lavoro, successo e star system.

Mercoledì 6 marzo alle 18 due avvocati Monica Bombelli e Carlotta Campanini dialogheranno con la giornalista Serena Fiocchi sul tema “L’infedeltà coniugale – dal mito alla giurisprudenza”: una prospettiva storica sull’infedeltà, da Eva al XX secolo, attraverso gli scandali che hanno fatto più scalpore. Se ne approfondisce l’implicazione valoriale a livello sociale e l’evoluzione giuridica oggi che la giurisprudenza deve tener conto dei cambiamenti delle relazioni dovuti anche al progresso tecnologico.

È stato posticipato a data da destinarsi, invece, l’incontro con la storica Eva Cantarella in programma il 7 marzo all’Arengo.

Ad aprire ufficialmente la programmazione di “Voci di donna”, la giornata dell’8 marzo alle 18 dedicata alle giornaliste scomparse Cristina Meneghini e Valeria Balossini. Durante uno speciale reading dell’opera di Sylvia Plath realizzato da Paola Zoppi, scorreranno sul nostro maxischermo citazioni di letteratura e di poesie scelte.

Sabato 9 marzo alle 17 tre autrici sono protagoniste di una maratona di riflessioni intorno a quel corpo con cui ognuna e ognuno di noi deve relazionarsi. Una dopo l’altra, a partire dal proprio libro, si raccontano nel rapporto intimo e a volte difficile con sé stesse. Le loro storie, solo apparentemente diverse, rivelano parola dopo parola il filo che le intreccia. L’inglese Anna Metcalfe e la spagnola Rosario Villajos dialogheranno con Beatrice Galluzzi.

Di seguito gli altri appuntamenti di “Voci di donna”. Tutti sono in programma alle 18 al castello di Novara in sala Sibilla Aleramo, nella Sala della Mura o nella Sala delle Vetrate

Lunedì 11 marzo – Sala delle Vetrate
Gabriella Greison e “La donna della bomba atomica”: Leona Woods ha 23 anni e un dottorato in fisica quando viene coinvolta nella creazione della bomba atomica. Il suo è un personaggio dimenticato e questo libro ne ripercorre la vicenda e parallelamente racconta i momenti più importanti dell’evento che ha spostato i confini della natura.

Martedì 12 marzo – Sala delle Vetrate
Essere o non essere genitori con Ilaria Maria Dondi, Libere (Einaudi), Matteo Bussola, Notti in bianco, baci a colazione (Einaudi) e Simonetta Sciandivasci, I figli che non voglio (Mondadori). La genitorialità non è solo una questione di figli ma di riflessioni su futuro e responsabilità. Quattro differenti voci si confrontano intorno a posizioni diverse, spesso stigmatizzate, sull’avere figli. Pensieri che ognuno, probabilmente, nel corso della propria vita si trova ad affrontare.

Mercoledì 13 marzo – Sala delle Mura
Melissa Panarello con “Storia dei miei soldi”: a raccontare questa storia è una scrittrice, resa famosa in gioventù da un romanzo audace e dissacrante. Quando va alla ricerca dell’attrice che interpretò il suo ruolo nell’omonimo film, trova una persona che deve fare i conti con la mancanza di soldi. Comincia da qui un percorso con al centro un grande tabù: quello del denaro fra le mani di una donna.

Giovedì 14 marzo – Sala delle Mura
“Il ritratto mondano” con con Silvia Capponi: una delle cinque conferenze d’arte ideate a corredo della mostra Boldini, De Nittis et les italiens de Paris, organizzata da Associazione Mets – percorsi d’arte, Comune di Novara e Fondazione Castello di Novara.

Sabato 16 marzo – Sala Sibilla Aleramo
Corinne Baroni con “Mia madre, donna sciamana”: «Rovistando tra le cose di mia madre, curiosando tra i suoi appunti, nei suoi scaffali, nei miei stessi ricordi, ho ricomposto la figura di una donna che soffre, che impara, che ascolta, e che alla fine guarisce sé e gli altri. Raccontando di lei, ho intrapreso il viaggio alla ricerca del mio equilibrio».

Martedì 19 marzo – Sala delle Vetrate
“Lavorare per vivere o vivere per lavorare?” con Peppe Fiore, Nessuno è indispensabile (Einaudi), Annalisa Monfreda, Quali soldi fanno la felicità (Feltrinelli) e Ilaria Rossetti, La fabbrica delle ragazze (Bompiani), modera Alberto Infelise. Negli ultimi anni si parla sempre più di smart working, disparità salariale, settimane corte e altri temi sempre più urgenti. È davvero necessario lavorare così tanto o siamo figli di un pensiero legato a una produttività malsana oltre che insensata? È possibile un nuovo modo di lavorare?

Mercoledì 20 marzo – Sala Sibilla Aleramo
Ilaria Gaspari con “La reputazione”: Marie-France apre una boutique che va a gonfie vele finché non idea una linea per adolescenti: compaiono strani messaggi e minacce, nel quartiere cresce l’ostilità. Una ragazzina scompare: c’è una relazione con quello che si dice in giro? Che succede quando la diffidenza rende labile il confine tra colpa e pettegolezzo?

Giovedì 21 marzo – Sala Sibilla Aleramo
Jennifer Guerra con “Il Femminismo non è un brand. Il saggio si interroga sulla recente emersione del soggetto politico femminista in un paradigma economico che non si fa scrupoli a capitalizzare i temi sociali. Le aziende e i marchi si meritano il «patentino» del femminismo? Che influenza esercita la nuova postura della brand identity sulla pratica femminista?

Sabato 23 marzo – Sala delle Mura
Maria Pia Pagani con “Creatura di poesia”. La biografia in versi di Eleonora Duse è costruita attraverso i testi di poeti e poetesse che l’hanno conosciuta e che così ci restituiscono frammenti di vita della grande attrice, le interpretazioni più famose, gli amori, la forza del suo mito.

Lunedì 25 marzo – Sala delle Mura
Annarita Briganti con “Maria Callas. La diva umana”. In queste pagine, a cento anni dalla nascita, vengono raccontati gli amori, il desiderio di maternità e tutta l’umanità che la rendeva una grande artista. La storia della divina arriva fino a Avenue Georges Mandel, dov’è morta nel ‘77, e al Cimitero di Père-Lachaise a Parigi.

Martedì 26 marzo – Sala Sibilla Aleramo
Claudia Durastanti con “Missitalia”. Amalia è un’avventuriera che, lontana dai tumulti della nuova Italia,
nella sua casa tra i calanchi, accoglie creature diseredate e ribelli. Poi c’è l’antropologa Ada che nel
Dopoguerra esplora la Basilicata del sortilegio e del petrolio. Cento anni più tardi, nella base per la colonizzazione della Luna si trova A, donna solitaria che ridà vita a oggetti non più voluti»

Mercoledì 27 marzo – Sala Sibilla Aleramo
Elena Granata con “Il senso delle donne per la città”. Tenute lontane dall’architettura e dalla pianificazione urbanistica, le donne hanno trovato mille modi per raccontare le persone e i luoghi urbani. Oggi che dobbiamo ripensare la relazione tra spazi e vita, la prospettiva da cui guardano il mondo appare cruciale.
in collaborazione con Ordine degli Architetti Novara VCO

Giovedì 28 marzo – Sala delle Vetrate
Stereotipo triste con Sara Marzullo, Sad girl (66thand2nd), Laura Pezzino, A New York con Patti Smith (Giulio Perrone editore) e Federico Sacchi, This Girl is a Prime Mover. Come si costruisce l’identità di una donna artista? E poi, è vero che tutte le donne artiste sono malinconiche e tristi o è soltanto come siamo abituate a pensarle? Due autrici e un musicteller provano a rispondere attraverso storie personali e quelle di grandi star.

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Cecilia Colli

Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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