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Lega alle regionali, a casa gli uscenti Lanzo e Perugini. Esclusioni eccellenti o volontari passi indietro?

Sabato il Carroccio novarese ufficializza i tre nomi in corsa nel collegio provinciale per un seggio a Palazzo Lascaris

Domani mattina, sabato 17 febbraio, la Lega novarese presenterà ufficialmente i tre candidati in corsa per le elezioni regionali. Sono tre nomi che si conoscono da giorni, maturati anche alla luce del «no grazie, rimango a fare il sindaco» pronunciato la scorsa settimana da Alessandro Canelli e che ora hanno ricevuto la “benedizione” del partito. Sono quelli dell’assessore uscente Matteo Marnati, seguiti da due donne: la consigliera provinciale e sindaco di Vicolungo Marzia Vicenzi (in lizza come indipendente) e la consigliera comunale di Novara Maria Cristina Stangalini.

Un rinnovamento quasi totale se si considera che cinque anni fa Marnati venne poi chiamato a far parte della giunta guidata da Alberto Cirio senza partecipare in prima persona alla competizione elettorale, e che la Lega novarese fece quasi il… pieno, eleggendo Federico Perugini e Riccardo Lanzo (nella foto), ai quali si aggiunse Letizia Nicotra, inserita un po’ a sorpresa nel “listino” collegato al candidato presidente e che quindi si ritrovò automaticamente eletta grazie al successo dell’ex europarlamentare di Alba.

Esclusioni eccellenti o semplicemente volontari passi indietro da parte dei diretti interessati? Se il nome di Marnati è stato da tempo “blindato” dal Carroccio locale, con l’esponente della giunta Cirio che in questa circostanza dovrà farsi carico dell’onere di andarsi a prendere le preferenze, ha destato non poca sorpresa la mancata ricandidatura degli altri due consiglieri uscenti, in particolare Perugini. L’ex assessore della prima amministrazione Canelli negli ultimi mesi lo si era visto particolarmente attivo, tanto nell’aula di Palazzo Lascaris quanto sul territorio. Indizio che non poteva essere che giustificato da una sua partecipazione diretta alla elezioni.

«Si è venuta a concretizzare una importante opportunità di lavoro – dichiara Perugini – di per sé non incompatibile con l’incarico di consigliere regionale, ma che almeno inizialmente mi terrà occupato perché dovrò affrontare un percorso a livello formativo. Chi mi conosce sa che affronto ogni impegno con la massima serietà e in questa circostanza non ho davvero potuto fare diversamente. Il mio impegno nel partito non verrà comunque meno neppure in occasione delle prossime elezioni, alle quali offrirò il mio contributo come semplice militante».

Un po’ diversa la situazione di Lanzo: «Il segretario provinciale (Massimo Giordano, ndr) ha fatto le sue scelte. Sapevo già da mesi che non mi avrebbe ricandidato, era stato molto chiaro con me e ho sempre apprezzato la sua schiettezza. Di conseguenza ho scelto quindi di dedicarmi a tempo pieno al mio lavoro». In ogni caso anche lui conferma il suo impegno «per la Lega per le regionali e le europee. La rosa di candidati scelta è davvero forte e valida; avranno il mio sostegno pieno». Infine un ringraziamento: «Sarò sempre riconoscente a Canelli e Giordano, così come nei confronti del segretario regionale Riccardo Molinari, per avermi scelto nel 2019 e dato l’opportunità di vivere questa esperienza in Regione».

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Luca Mattioli

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