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Trecate, scontri fra bande latinos: condannato a 4 mesi per le bottigliate all’avversario

tribunale il caldo
La «Ms 13» e la «Barrio 18» sono organizzazioni criminali multietniche originarie dell’America centrale più volte protagoniste di aggressioni e rapine

Uno scontro fra bande contrapposte di «latinos» attive per lo più in Lombardia ma arrivate fino a Trecate, ovvero la «Ms 13» e la «Barrio 18», organizzazioni criminali multietniche originarie dell’America centrale più volte protagoniste di aggressioni e rapine per affermare la propria supremazia. Ha fatto da sfondo, in tribunale a Novara, al processo in cui il ventisettenne K.E.L. è stato condannato a 4 mesi di reclusione per lesioni personali ai danni di due fratelli salvadoregni, uno dei quali presunto componente del gruppo rivale – sempre Ms 13 contro Barrio 18 – e attualmente in carcere con una condanna per tentato omicidio.

Una sorta di «missione punitiva», quindi. Simile a quella per cui l’imputato è già stato condannato tempo fa a 1 anno: si trattava di una lite a mano armata avvenuta durante le feste di Natale del 2015. L’episodio al centro del nuovo processo, invece, risale alla notte dell’8 aprile 2018. Quella sera tre persone avevano suonato sotto la casa dei fratelli a Trecate. Uno dei due era sceso a vedere cosa volessero; l’altro, invece, era rimasto sul balcone assieme alla madre. Aveva visto che i tre impugnavano una bottiglia, e subito si è capito quali erano le loro intenzioni. Nella colluttazione generale – era poi sceso in strada anche l’altro fratello – erano state riportate delle ferite. E a impugnare la bottiglia, secondo le vittime, era stato l’imputato.

Sul substrato di bande rivali, più volte monitorato dai carabinieri a Trecate, i testimoni hanno però sorvolato. Di fatto, però, in quel periodo le forze dell’ordine avevano a che fare molto spesso con liti, minacce, scontri tra gruppi di latinos. Il più grave, quello del 31 agosto 2019, quando tre salvadoregni avevano fermato per strada un connazionale simpatizzante del gruppo «Ms 13»: lo avevano massacrato di botte con un bastone, ferito con un coltello da cucina, e poi cercato di tagliargli la testa con un machete, fortunatamente senza riuscirvi. Poi ancora la rissa nella notte del 2 agosto 2020 in piazza Cattaneo e vicolo Bordiga fra una decina di persone. Dopo anni di tensioni, solo con la pandemia è iniziato un periodo di calma.

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Redazione

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