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«Prima dose, studenti penalizzati. Errore bloccare l’accesso diretto»

I consiglieri regionali del Pd Rossi e Valle denunciano i ritardi nella campagna vaccinale e il metodo di convocazione degli utenti

«Prima dose, studenti penalizzati. Errore bloccare l’accesso diretto». Alla luce delle nuove norme emanate dal Governo, la Regione ha rimodulato gli accessi diretti per gli adulti. Da questa settimana, infatti, l’accesso agli hub senza prenotazione è consentita, oltre che alle professioni con obbligo vaccinale (operatori sanitari, personale scolastico e Forze dell’Ordine) per la terza dose, a coloro a cui scade il green pass entro le 72 ore successive o è già scaduto, e agli over 80 che devono eseguire la prima dose.

Tutte le altre fasce di età che devono eseguire la prima dose non potranno più accedere direttamente, ma dovranno prenotarsi sul portale www.ilpiemontetivaccina.it 

«Si tratta di un errore grave che ricadrà soprattutto sugli studenti, proprio nei giorni in cui arriva anche l’allarme dei pediatri, sui danni fisici e psicologici per i più giovani – affermano i consiglieri regionali del Pd Domenico Rossi e Daniele Valle -. Il Piemonte, con il 72,9% della popolazione completamente vaccinata nella fascia tra i 12 e i 19 anni, è 14esimo tra le regioni italiane, sotto la media nazionale (75,3%). Sopra la media italiana, purtroppo, per la percentuale di chi deve ancora ricevere la prima dose nella stessa fascia di età: ben il 18,6% contro il 17,7%. Decimo per la somministrazione della terza dose. Basta guardare alle dosi giornaliere per capire il ritardo piemontese: tra il 7 e il 10 gennaio il Piemonte ha somministrato 7.346 dosi in questa fascia contro le 11.698 del Veneto, le 10.632 dell’Emilia e le 14.745 del Lazio.

Come già segnalato più volte, le cose vanno peggio per la fascia 5-11: «Da terzultimi, ora siamo penultimi in Italia con ben il 91,1% di popolazione che deve ricevere la prima dose. Solo le Marche stanno facendo peggio di noi – proseguono i dem -. Indicativi i numeri assoluti degli ultimi giorni: il Piemonte ne fa circa la metà di Toscana, Emilia, Veneto, Lazio. Serve una forte accelerazione sulla fascia 5-11 anni, sulla terza dose per la fascia di 12-19, ma soprattutto va ripristinato immediatamente l’accesso libero per le prime dosi di tutti, a partire dagli studenti che hanno il diritto di continuare a svolgere le attività per cui è richiesto il super-green pass e di frequentare la scuola in presenza».

Infine una nota sui tamponi. «Dopo le nostre sollecitazioni, la Regione ha annunciato la possibilità di caricare in autonomia sulla piattaforma i tamponi positivi fatti in casa per i vaccinati e si è fatta carico del costo dei tamponi fatti in farmacia per liberarsi dalla quarantena . concludono i consiglieri -. Assurdo, però, che ancora non ci sia la possibilità di prenotare direttamente l’appuntamento per il vaccino come in tutte le altre regioni. Solo in Piemonte ci si iscrive e poi si aspetta un sms, col risultato che un terzo degli appuntamenti va deserto, con una gravissima inefficienza del servizio, perché nel frattempo le persone fanno il covid, accedono a un accesso diretto o non prendono visione del messaggio».

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