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Per i piccoli Comuni 4,7 milioni di fondi regionali

Presentata nel pomeriggio di ieri nell'aula consiliare di Palazzo Natta dall'assessore regionale Marnati. La misura riguardante l'area di Novara interessa 41 comuni

La Regione Piemonte, nell’ambito di un progetto a più ampio respiro teso al rafforzamento della coesione economica, sociale ed ambientale dei propri territori, ha varato una programmazione integrata per lo sviluppo delle Aree territoriali omogenee attraverso fondi europei, nazionali e propri, che h provveduto a integrare attraverso un ulteriore fondo di sviluppo e coesione.

Per Aree territoriali omogenee occorre tenere però presente che queste realtà non corrispondono alle circoscrizioni provinciali. Quella novarese racchiude 41 degli 87 comuni della nostra provincia e tutti insieme potranno beneficiare risorse pari a 4,7 milioni di euro. Altri dieci nostri comuni ricadono invece nell’Area denominata Laghi insieme a 36 località del Verbano Cusio Ossola. Per questa zona la dotazione sarà invece di 5,9 milioni di euro.

I contenuti dell’iniziativa sono stati illustrati in un incontro tenutosi nel pomeriggio di ieri, giovedì 22 febbraio, nell’aula consiliare di Palazzo Natta dall’assessore regionale Matteo Marnati davanti a una folta platea di sindaci e amministratori locali. Diverse le linee guida presentate, dall’individuazione di soggetti “capofila” all’interno di sub-ambiti (formati almeno da una decina di centri, territorialmente omogenei e confinanti, già accomunati dalla condivisione di particolari servizi; in questo caso Novara ne potrà costituire quattro) che dovranno essere definiti entro il prossimo 14 marzo.

Quali saranno le funzioni del capofila? Garantire coordinamento e supporto ai centri coinvolti nella fase di definizione e attuazione del piano degli interventi, interfacciandosi con gli uffici regionali per tutte le fase della programmazione. Ogni area, entro il successivo 31 maggio, dovrà proporre un piano di interventi che coinvolga i comuni interessati, che si basi sulle principali vocazioni del territorio e che preveda interventi di un valore di contributo non inferiore a 50 mila e non superiore ai 500 mila euro.

Le spese ammissibili dovranno essere investimenti coerenti con le aree tematiche interessate, che comprendono digitalizzazione, competitività delle imprese, energia, ambiente e risorse naturali, cultura, trasporti e mobilità, riqualificazione urbana, welfare e salute, istruzione e formazione, capacità amministrativa.


I successivi step saranno i seguenti: quella del 31 dicembre 2028 sarà la data entro la quale gli interventi dovranno essere conclusi in base a un cronoprogramma concordato. Per ogni intervento dovrà essere garantito un co-finanziamento minimo del 10% e, infine, i beni oggetto di intervento dovranno mantenere la loro destinazione d’uso per almeno cinque anni.

I 41 comuni rientranti nell’Area di Novara sono Agrate Conturbia, Barengo, Biandrate, Bogogno, Bporgolavezzaro, Briona, Caltignaga, Carpignano Sesia, Casalbeltrame, Casaleggio Novara, Casalino, Casalvolone, Castellazzo Novarese, Cavaglietto, Cavaglio d’Agogna, Cressa, Divignano, Fara Novarese, Fontaneto d’Agogna, Garbagna Novarese, Gattico-Veruno, Ghemme, Granozzo con Monticello, Landiona, Mandello Vitta, Mezzomerico, Momo, Nibbiola, Recetto, San Nazzaro Sesia, San Pietro Mosezzo, Sillavengo, Sizzano, Sozzago, Suno, Terdobbiate, Tornaco, Vaprio d’Agnogna, Vespolate, Vicolungo e Vinzaglio. I dieci rientranti in quella denominata Laghi, invece, Ameno, Armeno, Colazza, Miasino, Orta San Giulio, Pella, Pettenasco, Pogno, San Maurizio d’Opaglio e Soriso.

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Luca Mattioli

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