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Nelle case dei novaresi arriva il contatore intelligente per ridurre le perdite di acqua

Presentata a Palazzo Cabrino la campagna “Smart meter”, che punta all'installazione di apparecchi di nuova generazione per la rilevazione idrica. Nel capoluogo la dispersione è attestata fra il 30 e il 35%, ma nelle località montane arriva sino all'80%

«Il consumo di acqua dei novaresi arriva a 225 litri al giorno pro capite, ma in città la dispersione oscilla tra il 30 e il 35%, dato non preoccupante, ma si può certamente fare di più, soprattutto sul fronte dello spreco». Ha esordito così il sindaco Alessandro Canelli presentando insieme al presidente di Acqua Novara Vco Daniele Barbone la campagna “Smart meter”, un progetto da 22 milioni di euro (di cui 16 finanziati con i fondi del Pnrr) che dal punto di vista pratico punta a sostituire i vecchi contatori con un apparecchio intelligente di ultimissima generazione, in grado di registrare in maniera più puntuale consumi e anomalie.


In Italia lo spreco di acqua rimane sempre molto alto, se rapportato alla particolare situazione di questo ultimo periodo. Anche nel territorio servito da Acqua Novara Vco la dispersione raggiunge in media il 45%, ma se nel capoluogo il dato, come detto, oscilla fra il 30 e il 35%, nelle località montane si toccano punte sino dell’80%.


La sostituzione dei contatori ha già interessato diverse località della provincia e nei giorni scorsi è partita anche a Novara città, operazione che si prevede di concludere entro l’anno: «L’obiettivo è quello di sostituirne duemila al mese, un centinaio al giorno – ha spiegato Barbone – Tutti i cittadini saranno avvertiti con almeno 48 ore di anticipo e gli addetti saranno facilmente individuabili da un tesserino di riconoscimento, da una lettere di incarico e per il fatto di indossare una caratteristica pettorina arancione».


Il progetto “Smart meter” è in ogni caso una delle operazioni di investimento con il quale Acqua Novara Vco (circa 176 milioni nel periodo 2020 – 2026, oltre 32 nell’anno in corso) punta a un ammodernamento della rete e di conseguenza del servizio, con l’obiettivo di ridurre di un terzo la dispersione. Ancora Canelli: «In città saranno eseguiti entro il 2026 interventi per una trentina di milioni, con la realizzazione di nuovi pozzi in via Valsesia e l’ampliamento del serbatoio. Poi provvederemo anche alla manutenzione straordinaria della fognatura di via Fauser, all’impianto di depurazione di e alla riqualificazione del “Cavo romano” di via Generali». Su una cosa in ogni caso i novaresi non dovranno preoccuparsi: «La situazione riguardante l’approvvigionamento è sotto controllo. L’acqua non mancherà». Meglio comunque evitare di sprecarla.

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Luca Mattioli

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