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La maggioranza si spacca a Palazzo Cabrino. Il “caso” dell’interrogazione (non discussa) sulla scorta al consigliere

La proposta del dem Fonzo di prendere in esame l'argomento modificando l'ordine dei lavori ha ottenuto il consenso di quasi tutto il gruppo di Fratelli d'Italia e dell'ex leghista Ricca, ora nel misto

Il clima prepasquale all’inizio apparentemente sereno del consiglio comunale di ieri, giovedì 6 aprile, non ha fatto mancare attimi di tensione, sfociati fra l’ilarità e il grottesco. Il capogruppo del, Pd Nicola Fonzo, quando stava ormai per scadere l’ora concordata destinata alle interrogazioni, ha molto astutamente provato a saggiare il terreno della controparte proponendo una parziale modifica all’ordine dei lavori chiedendo l’immediata discussione del documento più gustoso della seduta: la richiesta del consigliere di Forza Novara Umberto Piscitelli di poter usufruire di una scorta per la sicurezza personale dopo essersi sentito “minacciato” dai componenti del Comitato per Pernate.

«Visto che le interrogazioni ancora da discutere sono tutte del nostro gruppo – ha detto Fonzo – proponiamo di prendere in esame prima questa o in alternativa di portarla come prima interrogazione nel prossimo consiglio». Qualche attimo di imbarazzo si è registrato fra o banchi della maggioranza, con il diretto interessato – Piscitelli – che, in un clima dove i toni si sono improvvisamente accesi, si è lasciato andare a un comportamento poco edificante per un’aula istituzionale. E se il leghista Arduino Pasquini ha replicato sostenendo che l’argomento non avrebbe suscitao più di tanto «l’interesse dei novaresi», alla fine si è convenuto di passare ai voti.

Umberto Piscitelli in aula consiliare


È stato al momento del voto che la maggioranza ha dato segni di spaccatura: tra la sorpresa generale, la proposta del Pd ha trovato consenso, oltre che fra tutti i consiglieri di minoranza, anche nel gruppo di Fratelli d’Italia, con l’eccezione del presidente dell’assemblea Edoardo Brustia e di Barbara Pace, oltre che dell’ex leghista Francesca Ricca. Proprio su quest’ultima si era concentrata l’attenzione all’inizio dei lavori, quando Brustia aveva ufficializzato il passaggio della diretta interessata nel Misto, cosa che le darà diritto non di formare – essendo sola – un gruppo a parte ma almeno di essere prossimamente informata su quanto verrà deciso nelle conferenze di capigruppo. Dal canto suo Ricca ha lasciato il posto precedentemente occupato fra gli altri esponenti del Carroccio per sedersi in una posizione più centrale, davanti al banco riservato alla stampa e al pubblico.

Il voto ha avuto un esito inusuale di parità (14 sì e altrettanti no) e l’interrogazione sarà discussa prossimamente, facendo registrare un indubbio successo politico da parte dell’opposizione, anche se in seguito il centrodestra ha poi votato compattamente tutte le delibere, con l’astensione – però – di Ricca.

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Luca Mattioli

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