La Legge italiana contro il cyberbullismo protagonista in Norvegia al World Anti-Bullying Forum 2025

Dal Piemonte all’Europa: a Stavanger riflettori puntati sulla normativa italiana e sulle buone pratiche per la tutela dei minori online

Sarà presentata il 13 giugno a Stavanger, in Norvegia, nel corso del World Anti-Bullying Forum 2025, la Legge italiana 71/2017 sul contrasto al cyberbullismo, primo provvedimento europeo dedicato specificamente alla protezione dei minori nell’ambiente digitale. A portare la voce dell’Italia sarà, tra gli altri, l’ex senatrice Elena Ferrara, prima firmataria della legge, originaria del novarese e tra le principali promotrici di un modello che oggi è riferimento a livello internazionale.

Il simposio, dal titolo “The Italian Law 71/2017 on Preventing and Contrasting Bullying: Protections, Strategies, Practices and Monitoring Activities for all and for each one”, si inserisce nel più ampio programma del Forum mondiale contro il bullismo, e sarà l’occasione per illustrare l’efficacia del sistema italiano, rafforzato nel 2024 con la legge 70, nel prevenire e contrastare il fenomeno del cyberbullismo attraverso strumenti concreti e strategie partecipative.

La legge 71/2017 – spiegano i promotori – non si limita a introdurre tutele legali, ma promuove una governance multilivello fondata su prevenzione educativa, formazione, interventi correttivi e attività di monitoraggio. In particolare, Elena Ferrara illustrerà due misure chiave previste dal testo: l’istanza di cancellazione dei contenuti lesivi e l’ammonimento del Questore, che danno risposta immediata alle esigenze di protezione dei minori coinvolti in episodi di cyberbullismo.

Tra le buone pratiche che verranno condivise nel corso dell’evento internazionale, spicca la “Patente dello smartphone”, iniziativa nata in Piemonte con il contributo dell’Associazione Contorno Viola e successivamente adottata in altre regioni italiane. Il progetto, sostenuto dalla legge regionale 2/2018, a prima firma di Domenico Rossi, ha già coinvolto oltre 100.000 studenti piemontesi e formato 4.000 docenti, distribuendo 140.000 “patenti digitali” nell’ambito di percorsi di educazione all’uso consapevole dei dispositivi tecnologici.

Durante il simposio interverrà anche Rosanna Di Gioia, del Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea, con la presentazione di Happy Onlife, un gioco educativo finalizzato a sviluppare il pensiero critico dei bambini e promuovere il dialogo famiglia-scuola sui rischi digitali. Non mancherà uno spazio dedicato alla giustizia riparativa, introdotta dalla legge italiana come modalità educativa e rielaborativa per i casi di bullismo e cyberbullismo. Attraverso il progetto MERCI, le giudici onorarie Guillermina Nora Carnicina e Cristina Baldi presenteranno la micropedagogia del disagio, un approccio basato sull’autobiografia per accompagnare vittime e autori in percorsi di consapevolezza e responsabilizzazione.

Chiuderà l’incontro l’intervento di Andrea Donati con un’esperienza di educazione di comunità avviata a Canegrate (MI): un progetto partecipativo che coinvolge scuole, famiglie e realtà del territorio nella costruzione condivisa di buone pratiche digitali. La presenza italiana al World Anti-Bullying Forum 2025 conferma l’impegno del nostro Paese, e in particolare del Piemonte, nel promuovere un modello educativo avanzato e inclusivo, in grado di affrontare con strumenti efficaci le sfide dell’era digitale. Un modello che, come sottolineato nelle linee guida della Commissione Europea 2024–2029, può e deve essere condiviso a livello internazionale.

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La Legge italiana contro il cyberbullismo protagonista in Norvegia al World Anti-Bullying Forum 2025

Dal Piemonte all’Europa: a Stavanger riflettori puntati sulla normativa italiana e sulle buone pratiche per la tutela dei minori online

Sarà presentata il 13 giugno a Stavanger, in Norvegia, nel corso del World Anti-Bullying Forum 2025, la Legge italiana 71/2017 sul contrasto al cyberbullismo, primo provvedimento europeo dedicato specificamente alla protezione dei minori nell’ambiente digitale. A portare la voce dell’Italia sarà, tra gli altri, l’ex senatrice Elena Ferrara, prima firmataria della legge, originaria del novarese e tra le principali promotrici di un modello che oggi è riferimento a livello internazionale.

Il simposio, dal titolo “The Italian Law 71/2017 on Preventing and Contrasting Bullying: Protections, Strategies, Practices and Monitoring Activities for all and for each one”, si inserisce nel più ampio programma del Forum mondiale contro il bullismo, e sarà l’occasione per illustrare l’efficacia del sistema italiano, rafforzato nel 2024 con la legge 70, nel prevenire e contrastare il fenomeno del cyberbullismo attraverso strumenti concreti e strategie partecipative.

La legge 71/2017 – spiegano i promotori – non si limita a introdurre tutele legali, ma promuove una governance multilivello fondata su prevenzione educativa, formazione, interventi correttivi e attività di monitoraggio. In particolare, Elena Ferrara illustrerà due misure chiave previste dal testo: l’istanza di cancellazione dei contenuti lesivi e l’ammonimento del Questore, che danno risposta immediata alle esigenze di protezione dei minori coinvolti in episodi di cyberbullismo.

Tra le buone pratiche che verranno condivise nel corso dell’evento internazionale, spicca la “Patente dello smartphone”, iniziativa nata in Piemonte con il contributo dell’Associazione Contorno Viola e successivamente adottata in altre regioni italiane. Il progetto, sostenuto dalla legge regionale 2/2018, a prima firma di Domenico Rossi, ha già coinvolto oltre 100.000 studenti piemontesi e formato 4.000 docenti, distribuendo 140.000 “patenti digitali” nell’ambito di percorsi di educazione all’uso consapevole dei dispositivi tecnologici.

Durante il simposio interverrà anche Rosanna Di Gioia, del Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea, con la presentazione di Happy Onlife, un gioco educativo finalizzato a sviluppare il pensiero critico dei bambini e promuovere il dialogo famiglia-scuola sui rischi digitali. Non mancherà uno spazio dedicato alla giustizia riparativa, introdotta dalla legge italiana come modalità educativa e rielaborativa per i casi di bullismo e cyberbullismo. Attraverso il progetto MERCI, le giudici onorarie Guillermina Nora Carnicina e Cristina Baldi presenteranno la micropedagogia del disagio, un approccio basato sull’autobiografia per accompagnare vittime e autori in percorsi di consapevolezza e responsabilizzazione.

Chiuderà l’incontro l’intervento di Andrea Donati con un’esperienza di educazione di comunità avviata a Canegrate (MI): un progetto partecipativo che coinvolge scuole, famiglie e realtà del territorio nella costruzione condivisa di buone pratiche digitali. La presenza italiana al World Anti-Bullying Forum 2025 conferma l’impegno del nostro Paese, e in particolare del Piemonte, nel promuovere un modello educativo avanzato e inclusivo, in grado di affrontare con strumenti efficaci le sfide dell’era digitale. Un modello che, come sottolineato nelle linee guida della Commissione Europea 2024–2029, può e deve essere condiviso a livello internazionale.

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