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Dagli Alpini mezzo quintale di castagne per sostenere Abio

Due giorni con le “penne nere” novaresi, oggi e domani in piazza del Duomo. Il ricavato sarà devoluto all'associazione che aiuta i bambini ospedalizzati. Ma anche gli organizzatori hanno bisogno di una mano: «L'abolizione della naja ha impedito un ricambio generazionale, limitando alcune nostre attività»

Cinquecento chili di castagne. Sono quelle che al momento in cui scriviamo stanno preparando gli alpini in piazza Duomo a Novara. Le operazioni di cottura delle caldarroste è iniziata nella tarda mattinata di oggi, sabato 14 ottobre, per poi proseguire sino alle 20,30 di stasera e anche nella giornata di domani, sino all’esaurimento delle scorte.


Ma non solo castagne. Si potranno gustare anche panini, accompagnati dal vin brulé, tanto nella versione tradizionale quanto in quella… analcolica. Il tutto, come sempre, con uno scopo benefico: il ricavato di questa giorni sarà infatti devoluto all’Abio di Novara, l’associazione che offre un sostegno ai bambini ricoverati in ospedale.


La “castagnata”, un po’ inusuale non tanto per il calendario quanto per le temperature ancora registrate in questi giorni, è purtroppo destinata a rimanere l’unico appuntamento per un po’: «Siamo rimasti in pochi e non riusciamo più a fare diverse cose – ha spiegato Gianpaolo Bertaglia – L’abolizione della naja ha impedito un naturale ricambio generazionale all’interno dei vari gruppi Ana e sempre meno giovani si avvicinano a noi, per iniziative come questa o in quelle di soccorso. Anche noi abbiamo bisogno di una mano».

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Luca Mattioli

Luca Mattioli

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