Cgil e Uil scendono in piazza per protestare contro il Ddl sicurezza

Cgil e Uil scendono in piazza per protestare contro il Ddl sicurezza. A dieci mesi dalla sua presentazione in Consiglio dei ministri, il disegno di legge è stato approvato alla Camera lo scorso 18 settembre con 162 voti favorevoli, 91 contrari e 3 astensioni. 

«Un provvedimento pericoloso per la vita democratica del Paese – affermano in una nota i segretari provinciali di Cgil, Attilio Fasulo, e Uil, Roberto Vittorio -. Riteniamo doveroso contrastare una norma che ha il chiaro intento di azzerare la libertà e il diritto di manifestare il proprio dissenso, introducendo nuovi reati penali, prevedendo il carcere per chi occupa spazi pubblici e privati. Un DDL che limita l’iniziativa e le mobilitazioni sindacali per difendere i posti di lavoro e contrastare le crisi aziendali e occupazionali. Che chiude in carcere le donne in gravidanza o con figli entro un anno di età, introducendo il reato di resistenza passiva, rendendo impossibile ogni forma di dissenso pacifico. Introduce nuovamente interventi ad impronta securitaria e di criminalizzazione quando si parla di migranti. Tutto questo mentre il Governo decide di abolire i crimini contro la pubblica amministrazione, spesso reati spia di infiltrazioni mafiose».

In concomitanza con altre in Italia, la manifestazione è in programma mercoledì 2 ottobre dalle 17.30 alle 19. in piazza Matteotti.

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Cgil e Uil scendono in piazza per protestare contro il Ddl sicurezza. A dieci mesi dalla sua presentazione in Consiglio dei ministri, il disegno di legge è stato approvato alla Camera lo scorso 18 settembre con 162 voti favorevoli, 91 contrari e 3 astensioni. 

«Un provvedimento pericoloso per la vita democratica del Paese - affermano in una nota i segretari provinciali di Cgil, Attilio Fasulo, e Uil, Roberto Vittorio -. Riteniamo doveroso contrastare una norma che ha il chiaro intento di azzerare la libertà e il diritto di manifestare il proprio dissenso, introducendo nuovi reati penali, prevedendo il carcere per chi occupa spazi pubblici e privati. Un DDL che limita l’iniziativa e le mobilitazioni sindacali per difendere i posti di lavoro e contrastare le crisi aziendali e occupazionali. Che chiude in carcere le donne in gravidanza o con figli entro un anno di età, introducendo il reato di resistenza passiva, rendendo impossibile ogni forma di dissenso pacifico. Introduce nuovamente interventi ad impronta securitaria e di criminalizzazione quando si parla di migranti. Tutto questo mentre il Governo decide di abolire i crimini contro la pubblica amministrazione, spesso reati spia di infiltrazioni mafiose».

In concomitanza con altre in Italia, la manifestazione è in programma mercoledì 2 ottobre dalle 17.30 alle 19. in piazza Matteotti.