Durante la presentazione del nuovo parco dedicato alla biodiversità tra viale Roma e viale Massimo d’Azeglio, finanziato dalla storica azienda Comoli Ferrari, il sindaco di Novara Alessandro Canelli ha colto l’occasione per condividere due annunci che, se venissero davvero realizzati, punterebbero a ridisegnare il volto verde della città.
«Abbiamo quasi raddoppiato il patrimonio verde di Novara negli ultimi dieci anni – ha dichiarato Canelli – ma molti si chiedono dove siano tutti questi alberi. È vero: non si vedono tanto nel centro abitato, perché la maggior parte degli interventi ha riguardato l’area periurbana. I benefici, però, si vedranno fra qualche anno, quando le nuove piantumazioni diventeranno alberi alti, stabili, veri e propri elementi strutturali del paesaggio urbano.»
Il primo sogno che il sindaco ha voluto raccontare è quello di trasformare l’ingresso alla città da corso Vercelli in un corridoio verde. Un filare di alberi che, come una spina dorsale naturale, accompagni chi entra in città lungo via papa Giovanni XXIII, passando per viale Allegra, fino quasi al centro. «Pensateci: un aumento dell’ombra, una sensazione di benvenuto, una città che respira appena ci si avvicina. Un biglietto da visita naturale ed elegante – ha spiegato Canelli -. Il progetto è già stato presentato e siamo in cerca dei finanziamenti. Speriamo che questa e le future amministrazioni portino avanti questa visione».
Il secondo grande annuncio riguarda invece il tanto atteso parco dell’Agogna, una riqualificazione che per il sindaco ha anche un valore simbolico e personale. «Nel 2006, quando ero presidente del quartiere Ovest, già si parlava del parco dell’Agogna. Sono passati quasi trent’anni. Ora forse, davvero, ci siamo».
Il progetto punta a intervenire su tutta l’area che dal ponte dell’Agogna arriva fino al ponte nei pressi del centro commerciali San Martino. «Riqualificare quel tratto significa curare le essenze arboree autoctone esistenti, creare percorsi ciclopedonali, valorizzare la biodiversità. In una parola: restituire ai novaresi un’area verde viva, fruibile e sana».
Il sindaco ha sottolineato come questa riqualificazione sarà resa possibile grazie alle compensazioni ambientali richieste alle aziende della logistica che si stanno insediando sul territorio novarese: «Ho chiesto espressamente che il progetto di compensazione ambientale si concretizzi proprio lì, lungo l’Agogna. È un’occasione per trasformare una promessa lunga decenni in un’opera concreta».