
Uccise l’amico a coltellate, il pm chiede 17 anni
Rito abbreviato per Alberto Pastore, il 23enne di Cureggio che nella notte tra il 25 e il 26 agosto dell’anno scorso accoltellò Yoan Leonardi, l’amico

Rito abbreviato per Alberto Pastore, il 23enne di Cureggio che nella notte tra il 25 e il 26 agosto dell’anno scorso accoltellò Yoan Leonardi, l’amico

Era entrato come un normale cliente in un negozio di parrucche di Novara; aveva chiesto di poterne visionare qualcuna, poi, trovata quella che gli pareva

Si erano frequentati per un po’ di tempo, il rapporto sembrava funzionare bene e così avevano deciso di andare a vivere insieme. Ma poco più

Due anni e 8 mesi ciascuno per circonvenzione di incapace. La sentenza è stata emessa oggi pomeriggio in Tribunale a Novara nei confronti di due

Una lunga requisitoria durata poco meno di tre ore nel corso della quale il pubblico ministero Ciro Caramore ha ripercorso tutta la vicenda ed analizzato,

Un anno e 8 mesi, pena sospesa. Questa la condanna per un ragazzo di nazionalità marocchina a processo con l’accusa di essere uno degli spacciatori

Si era convinto che il legame che c’era tra di loro fosse una relazione sentimentale e non una semplice, anche se profonda, amicizia. E così,

Quattro anni: questa la sentenza emessa questa mattina dal Collegio del Tribunale di Novara per un ventenne chiamato in aula a rispondere dell’accusa di violenza

Tribunale di Novara, prima direttissima in video conferenza. Grazie al protocollo stipulato tra Tribunale, Procura, Camera Penale, Ordine degli Avvocati, Questura e Carabinieri, questa mattina

I giudici della prima sezione della Corte d’Assise d’Appello di Torino hanno confermato la sentenza di condanna a 30 anni per Antonio Lembo e per

Rito abbreviato per Alberto Pastore, il 23enne di Cureggio che nella notte tra il 25 e il 26 agosto dell’anno scorso accoltellò Yoan Leonardi, l’amico di sempre, al culmine di una lite, sulla strada tra Borgo Ticino e Comignago. Il pubblico ministero Giovanni Castellani ha chiesto 17 anni di reclusione

Era entrato come un normale cliente in un negozio di parrucche di Novara; aveva chiesto di poterne visionare qualcuna, poi, trovata quella che gli pareva andasse bene, aveva chiesto di provarla e potersi vedere allo specchio. Era andato in bagno ma quella che avrebbe dovuto essere una faccenda da sbrigare

Si erano frequentati per un po’ di tempo, il rapporto sembrava funzionare bene e così avevano deciso di andare a vivere insieme. Ma poco più di un anno dopo l’inizio della convivenza erano emersi i primi problemi e le prime incomprensioni. «Era possessivo, mi controllava» aveva raccontato la donna in

Due anni e 8 mesi ciascuno per circonvenzione di incapace. La sentenza è stata emessa oggi pomeriggio in Tribunale a Novara nei confronti di due quarantenni, marito e moglie. Parti civili nel processo due coniugi sessantenni, con l’avvocato Paolo Mastrosimone. «Avevamo conosciuto lei per caso – avevano raccontato in aula

Una lunga requisitoria durata poco meno di tre ore nel corso della quale il pubblico ministero Ciro Caramore ha ripercorso tutta la vicenda ed analizzato, punto a punto, tutti gli elementi sui quali si fonda l’accusa e che ha portato il sostituto a formulare la richiesta di condanna alla pena

Un anno e 8 mesi, pena sospesa. Questa la condanna per un ragazzo di nazionalità marocchina a processo con l’accusa di essere uno degli spacciatori che rifornivano il mercato locale dando appuntamento ai clienti nel folto dei boschi nella zona fra Borgomanero e Gozzano. Il ragazzo, 23 anni, era stato

Si era convinto che il legame che c’era tra di loro fosse una relazione sentimentale e non una semplice, anche se profonda, amicizia. E così, ritenendo che lei non potesse frequentare altre persone o, peggio, avere un fidanzato, aveva iniziato a perseguitarla: non solo frequenti messaggi, a tutte le ore

Quattro anni: questa la sentenza emessa questa mattina dal Collegio del Tribunale di Novara per un ventenne chiamato in aula a rispondere dell’accusa di violenza sessuale su una ragazza, all’epoca dei fatti, ancora minorenne. Per l’accusa, che ha concluso con la richiesta di condanna alla pena finale di 6 anni,

Tribunale di Novara, prima direttissima in video conferenza. Grazie al protocollo stipulato tra Tribunale, Procura, Camera Penale, Ordine degli Avvocati, Questura e Carabinieri, questa mattina a Novara, prima città del Piemonte, è stata fatta la prima udienza di convalida in video conferenza per un arresto per il quale non è

I giudici della prima sezione della Corte d’Assise d’Appello di Torino hanno confermato la sentenza di condanna a 30 anni per Antonio Lembo e per Angelo Mancino, rispettivamente esecutore materiale reo confesso del delitto di Matteo Mendola, e il complice che quella sera si trovava con Lembo e Mendola nei