
Siamo tutti esuli
Domenica 27 Marzo 1300, siamo ancora nell’antipurgatorio ed è l’ora del tramonto, l’ora in cui il ricordo riaccende in chi è in viaggio il desiderio

Domenica 27 Marzo 1300, siamo ancora nell’antipurgatorio ed è l’ora del tramonto, l’ora in cui il ricordo riaccende in chi è in viaggio il desiderio

L’atmosfera luminosa che accoglie Dante appena uscito dall’inferno, la certezza di aver ritrovato la diritta via che conduce all’Eden, gli incontri nel segno dei dolci

E’ noto che Dante non è stato soltanto un poeta, ma ha partecipato in prima persona all’amministrazione della cosa pubblica, restando invischiato nelle lotte politiche

All’inizio del V canto del “Purgatorio” risuonano le note del “Miserere”, il salmo penitenziale con cui le anime affidano la loro salvezza unicamente alla misericordia

Il racconto del “Purgatorio” entra subito nel vivo. Dopo un incipit solenne e colto di natura astronomica arricchito di elementi mitologici, con cui Dante indica

In questi due anni di pandemia inferno e purgatorio sono diventati per noi una metafora delle nostre paure, oltre che di smarrimento, confusione e speranza:

La fine del viaggio terreno di Dante avviene nella notte tra il 13 e il 14 Settembre di 700 anni fa. Il poeta si trova

“Tutta la città ne canta” è in programma domenica 12 settembre. Al termine delle letture ritrovo nel cortile del castello. Scarica il link con tutti

Virgilio avverte Dante, ancora attonito davanti alla mostruosità di Lucifero, che è giunto il momento di lasciare l’inferno: sta sopraggiungendo la notte e tutto è

E’ da quando è precipitato nella selva oscura che Dante sa che per recuperare la diritta via e lasciarsi alle spalle le tenebre della cattiveria

Domenica 27 Marzo 1300, siamo ancora nell’antipurgatorio ed è l’ora del tramonto, l’ora in cui il ricordo riaccende in chi è in viaggio il desiderio della patria lontana. L’incipit del canto VIII è tra i più celebri del poema: “Era già l’ora che volge il disio /ai navicanti e ‘ntenerisce

L’atmosfera luminosa che accoglie Dante appena uscito dall’inferno, la certezza di aver ritrovato la diritta via che conduce all’Eden, gli incontri nel segno dei dolci ricordi terreni non devono trarre in inganno i lettori dei primi canti dell’antipurgatorio: le anime che il poeta vede sono pur sempre quelle di peccatori

E’ noto che Dante non è stato soltanto un poeta, ma ha partecipato in prima persona all’amministrazione della cosa pubblica, restando invischiato nelle lotte politiche tra fazioni e anche coinvolto in battaglie campali. Tendenzialmente combatteva a cavallo, le rendite della famiglia gli consentivano infatti di procurarsi l’occorrente, destriero e armi.

All’inizio del V canto del “Purgatorio” risuonano le note del “Miserere”, il salmo penitenziale con cui le anime affidano la loro salvezza unicamente alla misericordia di Dio. Lo cantano tutte insieme, perché nel secondo regno l’esperienza del singolo diventa esemplare all’interno di un percorso in cui l’individuo non ritrova solo

Il racconto del “Purgatorio” entra subito nel vivo. Dopo un incipit solenne e colto di natura astronomica arricchito di elementi mitologici, con cui Dante indica semplicemente che è l’alba, il poeta e Virgilio incontrano il primo gruppo di anime appena sbarcate sulla spiaggia: sono indecise, ignorano tutto del luogo, sono

In questi due anni di pandemia inferno e purgatorio sono diventati per noi una metafora delle nostre paure, oltre che di smarrimento, confusione e speranza: ci siamo affacciati ai balconi, affidando la nostra attesa di riscatto allo slogan “Andrà tutto bene” e confidando nella redenzione attraverso la promessa “di uscirne

La fine del viaggio terreno di Dante avviene nella notte tra il 13 e il 14 Settembre di 700 anni fa. Il poeta si trova a Ravenna, ospite del suo mecenate Guido Novello da Polenta. Giovanni Boccaccio racconta che il signore della città romagnola aveva più volte insistito nel corso

“Tutta la città ne canta” è in programma domenica 12 settembre. Al termine delle letture ritrovo nel cortile del castello. Scarica il link con tutti i luoghi di Novara interessati dall’evento

Virgilio avverte Dante, ancora attonito davanti alla mostruosità di Lucifero, che è giunto il momento di lasciare l’inferno: sta sopraggiungendo la notte e tutto è già stato visto. Il Maestro si carica il poeta sulle spalle e si aggrappa al corpo peloso del demonio: si cala fino all’altezza dell’anca e

E’ da quando è precipitato nella selva oscura che Dante sa che per recuperare la diritta via e lasciarsi alle spalle le tenebre della cattiveria e della corruzione umana dovrà misurarsi con il Male assoluto. E noi con lui, attendiamo di vederlo da vicino. E’ Virgilio a presentarcelo: “Ecco Dite…ed