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La scuola Bollini raccoglie per il riqualificare il cortile storico

La raccolta nell’ambito del progetto Donoscuola, realizzato da Fondazione CRT. L'obiettivo è arrivare a 23.500 euro entro il 30 giugno

Rendere il cortile il cuore pulsante della ripartenza scolastica, dopo due anni di attività limitate dalla pandemia: è questo l’obiettivo della scuola primaria Bollini dell’stituto comprensivo Duca d’Aosta, che mira a raccogliere le risorse necessarie a riconvertire uno spazio oggi in pessime condizioni in un luogo di aggregazione, inclusione e formazione.

La campagna di raccolta fondi nasce nell’ambito del progetto Donoscuola, realizzato da Fondazione CRT in collaborazione con CPD – Consulta per le Persone in Difficoltà, che offre un percorso di formazione e affiancamento delle scuole di Piemonte e Valle d’Aosta di ogni ordine e grado sulla raccolta fondi, la cultura della donazione e della solidarietà.

Dopo una prima fase di formazione sul fundraising, che ha coinvolto ben 45 istituti, Donoscuola entra nel vivo con il lancio delle campagne di raccolta fondi delle dieci scuole vincitrici – tra le quali la Primaria Bollini –, “guidate” da tutor speciali: gli ex Talenti per il Fundraising “diplomati” nei corsi di alta formazione della Fondazione CRT. A Novara “scende in campo” Giulia Mascadri.

«Contribuiamo a riportare la scuola al centro della comunità e a consolidare questo legame, oggi doppiamente importante per lo sviluppo dei territori dopo gli anni difficili della pandemia – affermano il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia e il Segretario Generale Massimo Lapucci –. Con questa iniziativa pionieristica, il mondo della scuola potrà disporre di nuovi strumenti strategici di progettazione, promuovere sinergie con una pluralità di attori, valorizzare il proprio capitale umano con l’acquisizione di ulteriori competenze e perseguire gli obiettivi nel segno di una maggiore sostenibilità economica».

L’obiettivo della campagna è raccogliere 23.500 euro entro il 30 giugno per riqualificare il cortile storico in diverse fasi. L’idea di partenza prevede di ricoprire l’intera superficie polverosa con erba sintetica, e predisporre una scacchiera, un tris gigante e un’area baskin in cui anche i bambini con difficoltà possano allenarsi. Successivamente nel cortile verranno inseriti una pista di salto in lungo, un vialetto multisensoriale, un’area lettura e una zona con ghiaia tonda; infine verranno sistemati orto e fioriere.

Il progetto verrà definito nel dettaglio grazie alla collaborazione con l’Assessore ai Lavori Pubblici Rocco Zoccali e dell’Assessora all’Istruzione Giulia Negri del Comune di Novara che hanno visitato la scuola e il cortile.

«Tutti noi abbiamo vissuto inscatolati e reclusi per mesi – dice Claudia Tacchini, coordinatrice del plesso – e anche ora a scuola le interazioni tra i bambini sono limitate: abbiamo sospeso o fortemente ridotto i lavori di gruppo, le classi aperte, i progetti sul territorio. Mai come in questi momenti, però, abbiamo sentito l’esigenza di riappropriarci il più possibile degli spazi esterni, dove le restrizioni erano meno rigide e dove si poteva ancora tentare di far scuola in modo attivo e interattivo».

Alcune realtà locali hanno già dato la loro disponibilità a collaborare al progetto, come l’Unione Ciechi, la Società Scacchistica Novarese, la Polisportiva San Giacomo e Legambiente; ma ora, grazie alla formazione e al tutoraggio ricevuti tramite il progetto Donoscuola, la raccolta fondi si apre al contributo di tutta la comunità.

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