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Confcommercio Piemonte: «Disoccupazione in calo ma cresce la quota di inattivi»

Ad agosto il tasso di disoccupazione scende al 7,8%. Rispetto ad agosto 2021, gli occupati sono aumentati di oltre 400mila unità. Il tasso di inattività sale al 34,8%. Confcommercio: «ulteriore conferma del rallentamento dell’economia».

Le stime preliminari dell’Istat sul mercato del lavoro (guarda il link in pdf indicano che ad agosto, rispetto al mese precedente, diminuiscono occupati e disoccupati, mentre crescono gli inattivi. Il numero di persone in cerca di lavoro diminuisce (-1,6%, pari a -31mila unità rispetto a luglio) tra i maschi e i minori di 35 anni. Il tasso di disoccupazione totale scende al 7,8% (-0,1 punti), quello giovanile al 21,2% (-1,9 punti).  L’aumento del numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (+0,7%, pari a +91mila unità) è trasversale per genere ed età. Il tasso di inattività sale al 34,8% (+0,3 punti). Rispetto ad agosto 2021, diminuisce il numero di persone in cerca di lavoro (-14,1%, pari a -319mila unità) e il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-2,6%, pari a -344mila). 

Popolazione per genere e condizione professionale 

Agosto 2022, dati destagionalizzati

«Le prime stime sull’andamento del mercato del lavoro nel mese di agosto confermano i segnali di rallentamento che l’economia manifesta da qualche mese. Infatti, la riduzione per il secondo mese consecutivo del numero di persone occupate, fenomeno che non si registrava da gennaio 2021, rappresenta un indubbio campanello d’allarme che non può essere mitigato dalla contemporanea ulteriore riduzione delle persone in cerca di occupazione e dalla conseguente discesa del tasso di disoccupazione. La contrazione delle forze di lavoro non è mai un indice di salute del sistema. A preoccupare è anche la progressiva crescita degli inattivi tra coloro che hanno tra i 35 ed i 49 anni». È il commento dell’Ufficio Studi Confcommercio, secondo il quale «tra le poche indicazioni da accogliere favorevolmente c’è l’incremento degli autonomi, testimonianza di una confortante vivacità della nostra economia. Che si avvia, comunque, verso una moderata recessione, come anche la Nadef ammette con chiarezza. Il problema sarà costituito dalla lunghezza della fase di ripiegamento dell’attività economica».

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