Officina della Danza protesta contro lo sfratto, ma il Comune replica: «Iter trasparente e soluzione offerta»

Domani pomeriggio, mercoledì 25 giugno, le allieve della scuola di danza “Officina della Danza”, insieme a genitori e istruttori, manifesteranno davanti a Palazzo Cabrino per protestare contro la decisione del Comune di Novara di revocare l’assegnazione della sede di via San Rocco 1, concessa in passato all’associazione e ora destinata, all’esito di un bando, a un’altra realtà del terzo settore.

Lo sfratto, formalizzato con una comunicazione ufficiale, impone alla scuola di lasciare i locali entro il 30 giugno. Una scadenza che, secondo le insegnanti e le famiglie, rischia di compromettere seriamente le attività e la sopravvivenza stessa della scuola. «Ci è stata offerta una soluzione temporanea – denunciano – ma senza alcuna tempistica definita. Inoltre, non solo negli spazi proposti opera già un’altra scuola, ma la nuova sede ci costringerebbe a ridurre drasticamente corsi e presenze, potendo contare solo su poche ore settimanali».

I dubbi maggiori riguardano però il futuro. La possibilità di partecipare a un nuovo bando, sottolineano dall’associazione, è tutto fuorché rassicurante: «Non si sa quando sarà pubblicato, né se ci sarà davvero. E nel caso, potremmo anche non vincerlo. Il rischio concreto è di essere nuovamente “sbattuti fuori”, magari nel bel mezzo dell’anno scolastico. Questo rende impossibile programmare qualsiasi attività a medio termine».

In una nota congiunta, il sindaco Alessandro Canelli e l’assessore allo Sport Ivan De Grandis replicano rivendicando correttezza e trasparenza dell’iter. «Officina della Danza ha usufruito degli spazi di via San Rocco per sei anni – si legge – a seguito del bando del 2019. Alla scadenza della concessione, è stato pubblicato un nuovo avviso, regolarmente approvato il 4 marzo e aperto a tutte le realtà del territorio. Per quell’immobile, le proposte ricevute sono state due e la commissione ha ritenuto più aderente ai criteri previsti quella presentata da un’associazione che svolge attività di tipo sociale e volontariato».

Secondo l’amministrazione, i termini per presentare candidatura erano ampi – oltre un mese e mezzo – e la comunicazione agli interessati è avvenuta puntualmente, già il 13 marzo. «Dove sarebbe la mancanza di trasparenza? Dove il marcio?», si chiedono il sindaco e l’assessore, che respingono con forza l’accusa di aver fatto favoritismi tra associazioni.

Il Comune afferma inoltre di aver offerto una soluzione alternativa «in spazi a carattere sportivo, quindi più adeguati rispetto a una ex sede di quartiere», ma che la proposta è stata respinta dalla titolare della scuola. E aggiunge: «Abbiamo anche concesso la possibilità di utilizzare ancora i locali per lo svolgimento dei centri estivi già programmati, a dimostrazione di attenzione e disponibilità».

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Officina della Danza protesta contro lo sfratto, ma il Comune replica: «Iter trasparente e soluzione offerta»

Domani pomeriggio, mercoledì 25 giugno, le allieve della scuola di danza “Officina della Danza”, insieme a genitori e istruttori, manifesteranno davanti a Palazzo Cabrino per protestare contro la decisione del Comune di Novara di revocare l’assegnazione della sede di via San Rocco 1, concessa in passato all’associazione e ora destinata, all’esito di un bando, a un’altra realtà del terzo settore.

Lo sfratto, formalizzato con una comunicazione ufficiale, impone alla scuola di lasciare i locali entro il 30 giugno. Una scadenza che, secondo le insegnanti e le famiglie, rischia di compromettere seriamente le attività e la sopravvivenza stessa della scuola. «Ci è stata offerta una soluzione temporanea – denunciano – ma senza alcuna tempistica definita. Inoltre, non solo negli spazi proposti opera già un’altra scuola, ma la nuova sede ci costringerebbe a ridurre drasticamente corsi e presenze, potendo contare solo su poche ore settimanali».

I dubbi maggiori riguardano però il futuro. La possibilità di partecipare a un nuovo bando, sottolineano dall’associazione, è tutto fuorché rassicurante: «Non si sa quando sarà pubblicato, né se ci sarà davvero. E nel caso, potremmo anche non vincerlo. Il rischio concreto è di essere nuovamente “sbattuti fuori”, magari nel bel mezzo dell’anno scolastico. Questo rende impossibile programmare qualsiasi attività a medio termine».

In una nota congiunta, il sindaco Alessandro Canelli e l’assessore allo Sport Ivan De Grandis replicano rivendicando correttezza e trasparenza dell’iter. «Officina della Danza ha usufruito degli spazi di via San Rocco per sei anni – si legge – a seguito del bando del 2019. Alla scadenza della concessione, è stato pubblicato un nuovo avviso, regolarmente approvato il 4 marzo e aperto a tutte le realtà del territorio. Per quell’immobile, le proposte ricevute sono state due e la commissione ha ritenuto più aderente ai criteri previsti quella presentata da un’associazione che svolge attività di tipo sociale e volontariato».

Secondo l’amministrazione, i termini per presentare candidatura erano ampi – oltre un mese e mezzo – e la comunicazione agli interessati è avvenuta puntualmente, già il 13 marzo. «Dove sarebbe la mancanza di trasparenza? Dove il marcio?», si chiedono il sindaco e l’assessore, che respingono con forza l’accusa di aver fatto favoritismi tra associazioni.

Il Comune afferma inoltre di aver offerto una soluzione alternativa «in spazi a carattere sportivo, quindi più adeguati rispetto a una ex sede di quartiere», ma che la proposta è stata respinta dalla titolare della scuola. E aggiunge: «Abbiamo anche concesso la possibilità di utilizzare ancora i locali per lo svolgimento dei centri estivi già programmati, a dimostrazione di attenzione e disponibilità».

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