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Palio di Cameri saltato, la minoranza: «Annullato per un’ordinanza ministeriale? Solo bugie»

Il gruppo con a capo Daniele Messina racconta la sua versione dei fatti sull'evento sospeso lo scorso 12 settembre

«È ora di dire la verità – esordiscono così il gruppo consigliare di minoranza di Cameri, con a capo Daniele Messina, sulla questione Palio degli asini, annullato all’ultimo momento lo scorso 12 settembre (qui il nostro articolo). «Abbiamo finalmente capito cosa è accaduto veramente dopo aver messo mano su uno scambio di email avvenuto tra l’amministrazione, il ministero per le Politiche agricole e l’Asl».

A poche ore dall’inizio del tradizionale Palio degli asini – il primo dopo la pandemia – il Comune aveva infatti comunicato l’annullamento dell’edizione 2022 per «colpa di una disposizione ministeriale che è stata pubblicata a mezzogiorno di oggi in Gazzetta Ufficiale».

«La scusa dell’ordinanza Marini che ha tirato in ballo il sindaco Pacileo non regge, non può reggere, – proseguono i consiglieri – perché abbiamo letto il contenuto delle email che hanno inviato e ricevuto sia dal Ministero che dall’Asl. Ebbene sì, già dal 23 giugno – data in cui sono iniziate le discussioni telematiche – il Ministero aveva messo in guardia il Comune sulle procedure da attuare e quali sarebbero stati gli step da seguire. Com’è possibile che Pacileo si aggrappi ancora all’ordinanza che sì, è vero che è stata rinnovata il 10 settembre, ma che era comunque in atto già da prima di giugno quando appunto l’organizzazione del Palio era già in corso? L’amministrazione possedeva già tutti gli strumenti per far sì che l’evento andasse a buon fine, ma, probabilmente, non è stata capace di portarlo a termine. Gli organizzatori hanno dimostrato incompetenza e malafede, ma soprattutto scorrettezza visto che decine e decine di volontari hanno lavorato gratuitamente per il Palio, arrivando addirittura dalla Sardegna per poi sentirsi dire all’ultimo che se ne potevano tornare a casa. Bastava dire la verità e dimostrare un po’ di democrazia partecipativa e avremmo sicuramente aiutato l’amministrazione ad attuare un piano B. Peccato che non c’era nemmeno un piano A, dunque di cosa stiamo parlando?»

«Non siamo sul piede di guerra, non è mera polemica, siamo qui a cercare un confronto e un punto di incontro per far sì che avvenimenti gravi come questo non accadano più – aggiungono i consiglieri -. Chi ha sbagliato è giusto che si faccia da parte e, per il futuro, occorre istituire un comitato del Palio affinché non accada più quel che abbiamo visto a settembre. Infine, siamo convinti che per organizzare un evento così centrale per la comunità di Cameri, sia opportuno coinvolgere anche il gruppo di opposizione».

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Paolo Pavone

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