Generazione La Voce | L’Italia da bere con Mario Piantanida

Una nuova puntata della rubrica Generazione La Voce

È nato a Novara ma guarda già oltre i confini nazionali. Mario Piantanida è il fondatore di Belpaese Gin, un distillato tutto italiano che porta nel bicchiere i sapori del nostro Paese. La bottiglia, che richiama la Cupola di San Gaudenzio, è un omaggio alla città in cui il progetto ha preso vita.

Mario, come è nata questa passione?
«È nata circa cinque anni fa, per scherzo, durante una serata al bar con degli amici. Chiacchierando con dei camerieri, raccontai che un mio amico distillava gin in cantina. Una cameriera, divertita, mi chiese se poteva comprarne una bottiglia. Da lì mi sono incuriosito: come si fa un gin? Ho iniziato a studiare, frequentare corsi, sperimentare. Dopo tanto lavoro, sono arrivato alla ricetta di Belpaese Gin. Mi sono reso conto che mancava un vero gin italiano: molti si definiscono tali, ma restano legati solo al loro territorio. Io volevo invece un gin che rappresentasse tutto il Paese. Mi sono chiesto: cos’è per me l’Italia? Ho deciso di racchiudere questa risposta in un distillato, per creare, appunto, un’Italia da bere.»

Ci sono dei gusti particolari in questo gin, vero?
«Sì, è una ricetta unica: è il primo gin al mondo con Parmigiano Reggiano stagionato 30 mesi. Oltre al ginepro, contiene oliva, pomodoro secco, timo e rosmarino. Il gin non sa di formaggio, il Parmigiano serve solo a dare sapidità e a legare gli altri ingredienti. Solo un palato molto allenato può riconoscerlo. Il mio gin, più che di formaggio, sa d’Italia.»

Quanti siete in Belpaese Gin?
«Ufficialmente ci sono solo io, ma ho tanti amici che mi sostengono. Siamo circa una quindicina di persone che collaborano in modi diversi, incluso quel mio amico che, per primo, distillava il gin in cantina.»

Voi siete nati a Novara, ma avete ambizioni importanti. Quali sono i vostri obiettivi futuri?
«Il sogno nel cassetto è vincere i mondiali degli alcolici e del gin, per affermare Belpaese sul mercato internazionale. Mi piacerebbe crescere fino a diventare una realtà importante, come Campari, ed espanderci in tutto il mondo. Voglio che quando si parli di Belpaese Gin, si dica con orgoglio: è nato a Novara. Per ora lo vendiamo online, ma anche in alcuni punti vendita della città e in diversi bar. La bottiglia, che richiama la Cupola di San Gaudenzio, è un omaggio a Novara. Il mio sogno è che un domani, parlando di questo gin, si parli anche della città che gli ha dato i natali.»

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Immagine di Luca Galuppini

Luca Galuppini

24 anni, laureato con lode in Politics, Philosophy and Public Affairs presso l'Università degli Studi di Milano, lavora come addetto stampa.

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È nato a Novara ma guarda già oltre i confini nazionali. Mario Piantanida è il fondatore di Belpaese Gin, un distillato tutto italiano che porta nel bicchiere i sapori del nostro Paese. La bottiglia, che richiama la Cupola di San Gaudenzio, è un omaggio alla città in cui il progetto ha preso vita.

Mario, come è nata questa passione?
«È nata circa cinque anni fa, per scherzo, durante una serata al bar con degli amici. Chiacchierando con dei camerieri, raccontai che un mio amico distillava gin in cantina. Una cameriera, divertita, mi chiese se poteva comprarne una bottiglia. Da lì mi sono incuriosito: come si fa un gin? Ho iniziato a studiare, frequentare corsi, sperimentare. Dopo tanto lavoro, sono arrivato alla ricetta di Belpaese Gin. Mi sono reso conto che mancava un vero gin italiano: molti si definiscono tali, ma restano legati solo al loro territorio. Io volevo invece un gin che rappresentasse tutto il Paese. Mi sono chiesto: cos’è per me l’Italia? Ho deciso di racchiudere questa risposta in un distillato, per creare, appunto, un’Italia da bere.»

Ci sono dei gusti particolari in questo gin, vero?
«Sì, è una ricetta unica: è il primo gin al mondo con Parmigiano Reggiano stagionato 30 mesi. Oltre al ginepro, contiene oliva, pomodoro secco, timo e rosmarino. Il gin non sa di formaggio, il Parmigiano serve solo a dare sapidità e a legare gli altri ingredienti. Solo un palato molto allenato può riconoscerlo. Il mio gin, più che di formaggio, sa d’Italia.»

Quanti siete in Belpaese Gin?
«Ufficialmente ci sono solo io, ma ho tanti amici che mi sostengono. Siamo circa una quindicina di persone che collaborano in modi diversi, incluso quel mio amico che, per primo, distillava il gin in cantina.»

Voi siete nati a Novara, ma avete ambizioni importanti. Quali sono i vostri obiettivi futuri?
«Il sogno nel cassetto è vincere i mondiali degli alcolici e del gin, per affermare Belpaese sul mercato internazionale. Mi piacerebbe crescere fino a diventare una realtà importante, come Campari, ed espanderci in tutto il mondo. Voglio che quando si parli di Belpaese Gin, si dica con orgoglio: è nato a Novara. Per ora lo vendiamo online, ma anche in alcuni punti vendita della città e in diversi bar. La bottiglia, che richiama la Cupola di San Gaudenzio, è un omaggio a Novara. Il mio sogno è che un domani, parlando di questo gin, si parli anche della città che gli ha dato i natali.»

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Luca Galuppini

24 anni, laureato con lode in Politics, Philosophy and Public Affairs presso l'Università degli Studi di Milano, lavora come addetto stampa.