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Apparentemente Renzi e la Meloni sembrano due politici agli antipodi .

Renzi è un uomo, un toscano, è stato il leader del maggior partito di sinistra, ha fondato poi un partito di centro, ha fatto il Presidente di provincia e poi il Sindaco per non pochi anni. 

Meloni è una donna di Roma, viene dall’estrema destra, prima di Presidente del Consiglio aveva fatto solo il parlamentare, anche se vicepresidente della Camera e per un breve periodo il ministro dei Giovani.

Tutti e due cattolici ,una più conservatrice ma non sposata e uno sposato con tre figli ma più progressista.

Cosa però li accomuna profondamente oltre ad essere quasi coetanei , una generazione arrivata in politica solo negli ultimi venti anni? 

Innanzitutto questa smania di riformare la Costituzione, mettere al primo dei propri obbiettivi la sua riforma nel senso di un rafforzamento del Governo a scapito del Parlamento, il voler passare alla storia soprattutto per questo, l’essere pronti a farlo anche da soli, con o senza l’accordo degli altri partiti soprattutto di opposizione.

Non perdere tempo in chiacchiere ma riformare la Costituzione, dice la Meloni e sembra di risentire parlare Renzi nel 2016.

Non importa se la sinistra non è d’accordo sono pronta a farlo lo stesso dice la Meloni , non importa se la destra non è d’accordo sono pronto a farlo lo stesso diceva Renzi. 

Tutto questo con un’ ampia spruzzata di ottimismo e di orgoglio nazionale oggi per la Meloni e ieri per Renzi. 

Sembra un film già visto , un remake, un rifacimento, già la riforma di Renzi rievocava il tentativo fallito di riforma costituzionale di Berlusconi .

Non importano i tanti problemi del Paese: debito pubblico altissimo, ripresa dell’inflazione, occupazione giovanile , crescita della povertà , sanità in affanno , costo dell’ energia , problemi aperti e non risolti già ai tempi di Berlusconi, poi di Renzi e oggi di Meloni , l’unica urgenza e priorità sembra quella di mettere mano alla Costituzione.

Come è andata a finire con Renzi si è visto , vedremo Meloni o Melenzi che spera che il presidenzialismo abbia maggiore fortuna quando l’unica cosa che in Italia funziona veramente è l’attuale Presidente della Repubblica, visto che funziona bene non si vede l’ora di peggiorare anche questa istituzione.

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Pier Luigi Tolardo

Pier Luigi Tolardo

54 anni, novarese da sempre, passioni: politica, scrittura. Blogger dal 2001.

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